sabato 31 dicembre 2011

domenica 25 dicembre 2011

Buon Natale

... hi, hi, hi !!!

Auguri a tutti, speriamo che sia per voi un Natale Sereno. Un abbraccio dall'Economa

venerdì 23 dicembre 2011

Dicembre 2011: venti minuti in banca

L'Economa ogni tanto ci tiene a fare la 'ggiovane, quindi da tempo ha optato per una gestione ollain delle sue attività bancarie. Per una serie di circostanze, ieri si è recata lallera in una delle filiali fisiche di una banca ollain: da qualche tempo nelle città medio-grandi ne stanno aprendo alcune, e con una scusa ci si è presentata.

Premessa: lì le operazioni con soldi "fisici" sono poche, quindi non ci sono porte blindate o armadietti per le borse. Si apre la porta a vetri e si entra. C'è un divanetto con i giornali del giorno per ingannare l'attesa, il distributore dell'acqua come nei film americani e la macchina per il caffé (gratis!!!). Non ci sono i tradizionali sportelli, ma dei mini salottini aperti in cui ci si siede accanto al consulente.

Molto smart, molto 'ggiovane. In apparenza. Perché appena entrata e per tutta la sua breve permanenza, l'Economa è stata l'unica under 40 (oltre ai consulenti) nella banca. C'erano solo umarells e zdaure.

Insomma, l'Umarell, baluardo del risparmio postale e dei titoli di stato, si sta convertendo al conto deposito.

Che ne pensate?

PS ovviamente, un umarell ha tentato di superarmi in coda ed ovviamente non c'è riuscito.


domenica 18 dicembre 2011

Ricette furbe, dai lemon meltaways ai....

L'ho fatto. Ho creato una ricetta. Ho stravolto i meltaways dell'Araba felice in modo feroce ed ho creato qualcosa di totalmente diverso. Verrò punita dai protettori dei cuochi, che mi costringeranno ad ingurgitare un'intera cena stile antica Roma, con garum a volontà. Ho trasformato una ricetta di Martha Stewart in un qualcosa di molto "Italia del Nord Est", quindi fiato alle trombe, Turchetti, partiamo con...

Biscotti rustici al mais


  • 85 grammi di burro freddo
  • 20 grammi di zucchero al velo "compero"
  • 5/6 cucchiai di latte
  • 140 grammi di farina di mais "fioretto" (qui il ringraziamento va tutto al Radioamatore, che ha avuto l'idea)
  • 50 grammi di cioccolato fondente spezzettato
  • Sale
  • Altro zucchero al velo

Sbattere burro freddo a pezzetti e zucchero al velo finché non si ha un composto bianco e gonfio. Aggiungere la farina, il sale ed il latte, mescolare pian pianino con una spatola leccapentole fino ad ottenere un impasto morbido. Infine aggiungere il cioccolato spezzettato, poi dare un'ultima bottarella di spatola. Mettere la ciotola in frigo per un'oretta, scaldare il forno e coprire di carta forno una teglia. Con l'aiuto di un cucchiaio, fare delle palline d'impasto che schiaccerete a forma di biscotto (di circa 4/5 cm di diametro); cuocere in forno a 180° per circa 15-20 minuti, o finché i bordi non sono dorati.
Cospargere di zucchero al velo (quello "non compero" ha dato un eccellente gusto rustico).

Aspetto inerte i vostri strali.

Compito a casa

Compitino della domenica: andate al vostro armadietto dei liquori. Avete un armadietto (stipetto, anta dell'armadio) dei liquori? Sì? Bene.
Analizzatene il contenuto: ci saranno bottiglie mezze piene, mezze vuote, aperte e svuotate pochissimo, e una o più bottiglie intatte.

Se la bottiglia intatta è Chivas Regal, allora segnalatemelo sul blog. Perché in tutti gli armadietti in cui ho sbirciato, sul fondo svetta sempre e solo lui.

mercoledì 14 dicembre 2011

Buzz marketing: i risultati

Gaudio magno nuntio vobis: mi sono classificata buon ultima nel buzz marketing Intesa San Paolo Superflash/ZZub, guadagnandomi un buono Amazon da 5o euro.

Soddisfatta? Abbastanza, ma non per il buono: ho evitato di spammare il mio blog (che sarà anche un po'"casa mia", ma insomma, non mi piace tartassare gli ospiti modello MLM), i forum altrui ed ho anche fatto qualcosa di carino in un social network nel perfetto stile dello stesso.

Ne è valsa la pena? NI. Non ho affrontato la campagna dall'inizio ed ho dovuto correre un po'in salita, impegnandomi al massimo per un paio di fine settimana (che poi, impegnarsi al massimo... Vabbé, ho postato un po'di roba). Ho preso l'ultimo premio, ma stavolta mi basta.

Voi avete mai fatto qualcosa del genere on line o fuori? Se sì, quando e come?

lunedì 12 dicembre 2011

domenica 11 dicembre 2011

Voices, another sound

Quando ero piccola a Natale trasmettevano i film di Asterix. Era un po'un rituale, la vigilia di Natale c'era Asterix il Gallico, poi a seguire gli altri (facevano anche West and Soda di Bruno Bozzetto, un capolavoro, ma è un'altra storia).

Asterix per me era una delusione: leggevo gli albi a fumetti di Asterix da anni (ne ho alcuni che girano a casa mia da almeno 30 anni) ed avevo idealizzato le voci. Dentro di me Asterix aveva una voce ben precisa, che non era quella del doppiatore (nello specifico, Asterix aveva la voce di Woody Allen, perché doppiato da Oreste Lionello).

Quando ho iniziato a frequentare la blogosfera, ho di nuovo creato dentro me delle voci. Per me ogni blogger aveva una voce, di cui immaginavo le intonazioni dialettali, la musicalità, persino dei "vizi".

Quindi è stato strano: a settembre, ho incontrato una blogger (in quel posticino tranquillo che risponde al nome di Stazione Termini), e più o meno era come me la immaginavo. Qualche giorno fa ne ho sentita un'altra per telefono, ed anche lei aveva la voce che pensavo avesse.

Le cose sono due: o mi sono affinata in questo giochetto, o internet è più preciso di Asterix.

sabato 10 dicembre 2011

Buzz marketing 6: Zubb e Intesa San Paolo, altre iniziative

Concludiamo i topic sulla campagna San Paolo Intesa Superflash/Zzub con l'altra iniziativa nelle filiali, cioè i Bonus Deals di Natale! Vi copincollo (e qui le Prof mi uccideranno) il testo sull'iniziativa.


Con Groupalia e SuperFlash arrivano i bonus deals di Natale!

Tutti i titolari di carta Superflash al 30 novembre potranno acquistare sul sito www.superflash.it al prezzo di 10 € il coupon di Natale Superflash, del valore di 40 € spendibili su Groupalia. Il coupon è in edizione limitata di 5.000 pezzi.

Non vi basta? A partire dal 5 dicembre, se attivate una carta Superflash presso le Filiali Superflash, riceverete in regalo un coupon di Natale del valore di 10 € spendibili su Groupalia . Il coupon è in edizione limitata di 2.000 pezzi.

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giovedì 8 dicembre 2011

Come muore un paesello

Il paesello del Radioamatore è un classico paese di montagna. C'è un buon turismo estivo, grazie anche ad una squadra di serie A che in luglio l'ha scelto come sede del ritiro, ma d'inverno la mancanza di piste da sci (ce n'è una sola) lo rende meno attraente.

Il paesello, da bravo paese di montagna alpino, è un paese sorto accanto ad un fiume e ad un lago artificiale: si sviluppa in lunghezza per parecchi chilometri.

Ci sono varie frazioni, con la chiesa, il bar, i negozi. Vicino a casa del Radioamatore c'era una bella piazzetta, con un bar pasticceria molto buono, una succursale delle Poste, una pizzeria, un centro estetico e un gioielliere.

Un anno fa, le Poste sono state rapinate da un balordo che ha ferito l'impiegata; dopo un paio di mesi, sono state chiuse per motivi di sicurezza. Il fatto che fosse una succursale ne ha accelerato la fine, ma il plesso principale è a circa 3 chilometri (eh, il paese è lungo); tre mesi fa, il bar ha chiuso.

Gli affari andavano benone per chi lo gestiva, intendiamoci, ma l'affitto preteso e i servizi offerti dalla proprietaria dell'immobile non lo rendevano più un buon investimento. Tanto che seppure alcune persone avessero dimostrato interesse per rilevare l'attività, ancora le vetrine sono sconsolatamente deserte e vuote (e noi non sappiamo dove andare a prendere il cappuccino).

Il mese scorso ha chiuso il centro estetico (affitto troppo alto) che si è spostato in un paese a 15 chilometri in un'altra sede della stessa società. Sono state licenziate due persone. Rimangono la pizzeria (che vivacchia in inverno) e il gioielliere (tentativo di furto con destrezza scampato 4 mesi fa).

Oltretutto, il turismo qui è prevalentemente basato sulle doppie case: con l'aumento dell'ICI/IMU parecchie saranno vendute. I servizi offerti dal paesello sono sempre meno (anche nelle altre frazioni stanno succedendo fenomeni simili), e la vicinanza con le verdi vallate Sudtirolesi sta facendo il resto.

C'è però una buona notizia: un albergo della piazzetta è nel pieno della ristrutturazione. Il proprietario, un giovane in gamba con esperienza in tutta Italia, vuole aprirlo per tutto l'anno, con tanto di bar.

Quella che vi abbiamo trasmesso è una storiella zen.

Buzz marketing 5: Zzub e Intesa San Paolo Superflash, le iniziative nelle filiali.

Vi ricordate Kath Kelly? Sì, dai, l'insegnante di inglese per stranieri che ha scritto un libro sulla sua esperienza (pre Crisi mondiale) di un anno vissuto spendendo una sola sterlina al giorno.

Ho riletto il libro un paio di sera fa, e ho annotato alcune delle sue tecniche per passare pomeriggi e serate gradevoli e senza spendere nulla. Una delle varie avventure era quella di vedere se le banche organizzassero qualche evento (!) o inaugurazione (!!!), in cui c'era uno spuntino, qualcosa da fare e magari qualche gadget. Il libro risale al 2008 e queste cose in Italia sono considerate fantascienza.

O meglio, lo erano fino a qualche tempo fa...

Tra le iniziative di San Paolo Intesa Superflash vi segnalo infatti che:

A Milano il 10 dicembre è prevista una lezione di flamenco con Rosy Aina.


Filiale Superflash Milano, Via Torino 21. Ore: 15:00 – 18:00.

A Torino il 10 dicembre è prevista una lezione di Aerobica.

A lezione con David Stauffer:

  • G.A.G.
  • Power Mind
  • Joy fit.

Filiale Superflash Torino, Via Garibaldi 45/A. Ore: 15:00 – 18:00

Le lezioni sono aperte al pubblico e non sono richieste attrezzature particolari.


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lunedì 5 dicembre 2011

Ricette furbe: i lemon meltaways dell'Araba Felice

Un giorno mi denuncerà per appropriazione indebita e modifica di ricette. Il fatto è che le sue sono così sfiziose da farmi venir voglia di cucinare, e poi accorgermi della carenza di qualche ingrediente. Questa volta mi sono impossessata dei Lemon Meltaways e li ho maltrattati ben bene. Il fatto che siano spariti in tempo ridottissimo è una dimostrazione che, anche se maltrattate, le ricette dell'Arabafelice sono sempre una garanzia.

Ingredienti

  • 85 grammi di burro freddo
  • 20 grammi di zucchero al velo (il mio era "fatto in casa" frullando lo zucchero semolato nel bicchiere del Kenwood Triblade)
  • Due cucchiai di succo di limone
  • La scorza grattugiata di un limone
  • 120 grammi di farina ed un cucchiaio di maizena (trasformati magicamente in 140 grammi di farina per carenza di maizena)
  • Sale
  • Altro zucchero al velo

Procedimento

Sbattere burro freddo a pezzetti e zucchero al velo finché non si ha un composto bianco e gonfio. Aggiungere il limone, la farina, il sale, la scorza e mescolare pian pianino fino ad ottenere un impasto morbido. Versare su carta forno e litigare con il composto finché non si ottiene un salsicciotto compatto e morbido. Mettere in freezer per almeno un'ora, tagliare i biscotti a fette di un centimetro e cuocere in forno a 180° per circa 13-15 minuti, o finché i bordi non sono dorati.

Far freddare un poco e inondarli allegramente di altro zucchero al velo. Quando saranno del tutto freddi mettere in una scatola e sperare che non vengano divorati dalla cuoca in meno di 10 minuti.

Il problema è che questa volta i due neuroni che ogni tanto si scontrano nel vuoto pneumatico della mia scatola cranica sono stati interpellati dal Radioamatore che ha proposto una sua idea per modificare ulteriormente la ricetta. Ho già comperato gli ingredienti. Vediamo quando mettere in opera il piano diabolico.

sabato 3 dicembre 2011

Buzz marketing 4: Zzub e Intesa San Paolo Superflash

Per la prima volta il Buzz Marketing dell'Economa si occupa di un prodotto bancario. Avevamo già parlato di Zzub.it, uno dei siti di buzz più diffusi in Italia; su questo sito da qualche tempo è attiva una campagna di Intesa San Paolo per il prodotto Superflash. Complice la campagna natalizia con un incentivo in buoni libro (e qui l'Economa non ha saputo resistere, perché per lei la parola "libro" è peggio delle Sirene di Ulisse) la vostra vecchia Economa (che NON rientra nel target del prodotto, ahinoi) vi descrive un po'come funzioni questa serie di prodotti. Dato che, oltre ad essere Economa, sono anche pignola, mi sono fatta un giro per il sito (dopo esser stata bombardata di messaggi pubblicitari al bancomat, non potendo urlare quindi direttamente "Sono troppo vecchia per il vostro target!!!"), e pur non essendo cliente qualcosa che mi piace c'è: una campagna incrociata con Groupalia (lo sapete che l'Economa adora questo tipo di raccolte punti/benefit), uno stile chiaro nel sito, prodotti per "ggiovani", qualche concorso per "ggiovani" (eh sì, è una carta per "ggiovani"), tre filiali (Milano, Torino, Napoli) per "ggiovani".
Insomma, uno svecchiamento del concetto di banca ed una maggiore flessibilità di prodotti per persone finanziariamente "fragili" (precari, studenti ecc.). Speriamo soprattutto che questo concetto di multicanalità eviti alcuni incidenti capitati a bloggers amici in banche "fisiche".
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domenica 27 novembre 2011

Marketing multilivello: non ci avrei mai pensato ma....

... ho dato un'occhiata su Analytics. E'uno dei post più letti del blog, nonostante la sua pubblicazione recente. Ergo, penso che sia interessante rispondere ai vostri commenti con un nuovo post, in modo tale da continuare la discussione in modo più agevole.

Fiordicactus

Proprio ieri ho visto, dalla vetrina, che in un negozio di pesce (con un reparto di pesce cotto o pronto per la cottura) avevano approntato un tavolino, con la sua tovaglia sponsorizzata e tanti bei barattoli dai tappi colorati (gli stesse che io ho comprato per anni per "aiutare" un amica a raggiungere il "Budget" mensile e che adesso il PiccoloLord, incurante del loro prezzo e delle loro superiori caratteristiche, impila e usa per giocare) un nuovo modo per intendere l'idea di "vendita tramite "Party" e forse, un modo più sicuro di vendere! :-) Per il resto il mio pensiero è che ormai questi prodotti non sono più concorrenziali, tra l'altro, sempre parlando di barattoli, io ho per casa alcuni che aveva comprato mia madre ben oltre 45 anni fa, e sono integri (a parte qualche macchia per colpa dei carciofi), alcuni di quelli che ho comprato io, tutti sotto i 30 anni li ho dovuti eliminare perchè la plastica interna, benché speciale, si cominciava a sfaldare!:-) Ciao, Fior

Di questa caduta di qualità mi hanno parlato parecchi, e rilancio sui Party: qualcuno recentemente ci è stato? Io ne ho evitato uno con piacere un mesetto fa.

Mattia

Oh sì, oh sì, oh sì... Il punto del MLM è proprio quello, che ci abboccano (perché di abboccare si tratta) persone che oltre ad essere un po' ignoranti non capiscono neanche come ci si comporta con gli altri, parenti o amici che siano. Sono persone che non hanno il tatto, l'educazione, o semplimente non sono abbastanza svegli per capire che stanno stessando il prossimo. Non capiscono che la zia che ti compra il profumo lo fa per farti contento. Pensano davvero che lo compri perché "è un prodotto di ottima qualità ad un prezzo conveniente" oppure "perché non gli stai vendendo niente ma gli offri un'opportunità". E' quello che insegnano loro ai meeting con tecniche da lavaggio di cervello e loro ci credono. Ci credono perché, brutto da dire, sono tontorelli e si beveno tutte le panzane che raccontano. Per dire, ho letto il blog di un tizio che faceva il capocordata per una ditta di MLM, e le argomentazioni che usava erano davvero infantili. Si smontavano in due secondi. Ma fanno presa su persone che non hanno basi di matematica, statistica (e per questo dico che dovrebbero essere insegnate di più a scuola) e nemmeno di economia. Ma economia base base... economia personale. Quella che mi hanno insegnato i miei genitori con la scuola dell'obbligo, mica roba da Bocconi. La cosa più brutta? Quando usano argomentazioni di tipo fideistico, ad esempio: non hai guadagnato abbastanza perché non ci credi veramente, perché non investi tempo nel progetto, perché non hai fiducia... Eh, grazie al cazzo. Se devo investire 12 ore al giorno per tirare fuori 30 euro non significa che sono uno che è bravo perché si impegna molto. Significa che sono un pirla che butta via il tempo. Ché anche a fare le pulizie o lavare i piatti si guadagna di più. E non stressi l'anima al prossimo.

Uno dei concetti base del MLM è quello di diventare imprenditore/commerciante con facilità. Quando lo racconto a mio padre (vecchio commerciante in pensione) si rotola dalle risate. Sul fatto delle argomentazioni fideistiche, vi consiglio "Tutta la vita davanti" di Virzì. Pensavo esagerasse, poi ho sentito due rappresentanti parlare delle loro riunioni...

Kermitilrospo

quoto in pieno mattia. Io che per carattere non compro nulla che non mi serva ho deciso di non farmi stressare da nessuno di questi venditori mandando a quel paese amici e parenti che "hanno questo hobby". Per contro, mia moglia ha riempito DUE cucine con simpatiche, colorate e utilissime scatole di plastica col tappo ermetico. Io le userò per foderare la sua bara!

o_O'... Povera signora Kermitilrospo.... ;)

Sportelloutenti

Penso che il sistema per chi compra è antieconomico, rende tantissimo al capocordata e a chi lo ha inventato. Oggi poi con internet è ancora più antieconomico. L'unico MLM dove compravo da ragazzina era la Avon, esiste ancora? Elisa

Esiste ancora, esiste ancora.

La Prof


Guarda, io sto già lì a farmi i conti di quanto tempo perdo con i sondaggi e di quanto mi rientrerebbe (quando decidessi di riscattare i punti), ed è già fin troppo.
Figurati se dovessi anche vendere roba agli altri.
No, no...

(anche se le scatole di plastica col tappo ermetico -quelle originali- sono davvero meglio delle altre, in genere ;-)

Intanto incassa i sondaggi ;)
Le scatole di plastica con il tappo ermetico -quelle originali- sono sempre le migliori (almeno lo erano), come sono buonissimi i prodotti di una nota casa di detersivi (quella che finisce con -home).

jenga

son sempre d'accordo con Mattia (e questo comincia un po' a preoccuparmi :-)) e anche stavolta non posso che convenire.
le cremine che mi vende mia cognata le compro per solidarietà, non perché mi servano...

IgorB

Grazie, confermi quanto sospettavamo....

la 'povna

come direbbero a Roma, mai coperto. però una mia amica inaugurò una volta una cosa intelligente per il Kirby. quando la chiamarono la prima volta, prese tempo. ci scrisse e ci chiese chi era interessato a farsi pulire un divano/materasso etc, che lei quando li chiamava dava quei nomi lì. così fece. e io ho fatto la pulizia del divano e del materasso gratis. poi l'ho salutato cordialmente e l'ho mandato a quel paese


Per la 'povna Hip, Hip, Hip...

Se qualcuno avesse altre testimonianze, è il benvenuto.

sabato 26 novembre 2011

Siete andati a fare la spesa? Colletta alimentare 2011.

Come vi ha già scritto una carissima amica blogger, oggi è il giorno della Colletta Alimentare. Se andate a Scandicci beccate lei di persona e siete molto fortunati.

Se invece siete nel resto dello Stivale e dovete ancora fare il vostro tour del sabato al supermercato, quando adocchiate degli strani tipi con pettorina e busta gialla depliant munita davanti alle casse non ignorateli.

La Colletta Alimentare permette a tante, troppe persone di tirar avanti e mettere insieme pranzo e cena, grazie alle organizzazioni che distribuiscono i beni alimentari non deperibili ad una platea sempre più ampia e variegata.
Ergo, rinunciate all'aperitivo, ad una sigaretta, ad un gratta e vinci e comperate qualcosa da consegnare a questi pazzi scatenati (in senso buono) che passano un giorno di riposo aiutando gli altri.

L'Economa e il Radioamatore hanno fatto la loro spesa per gli altri stamattina ed hanno una domanda da porvi:"Ma quanto @<""+ costa la carne in scatola?"

Quindi fate i bravi, mi raccomando!!!

giovedì 24 novembre 2011

Eh son momenti

Situazione del sabato pomeriggio

Temperatura esterna: -2° Celsius

Temperatura interna: 20° Celsius
Voglia di uscire: > 0.

Soluzione

CD di Franco Battiato
Partitone di briscola
Sacchetto di pistacchi (per lui)
Desiderio di un sacchetto formato famiglia di mandorle pralinate (per me)
Acqua minerale

Eh sono momenti, altro che Happy Hour!

lunedì 21 novembre 2011

Il marketing multi livello: una riflessione.

Avevamo introdotto l'argomento qualche giorno fa: il Marketing Multi Livello. Questo tipo di vendita sta tornando prepotentemente di moda dopo un periodo di appannamento; è visto come un mezzo per "integrare" uno stipendio un po'troppo magro, o per guadagnare qualcosa quando si è disoccupati.

The Simple Dollar ha ben trattato il MLM due anni fa, descrivendo il rischio maggiore di questo lavoro: rovinarsi le amicizie:

"Quite often, you put the friends in the uncomfortable position of feeling obligated to buy an item that they don’t want in order to please you. You’re directly exchanging the value of your friendship for the small commission you get for your sale."

Ben presto, mettereste i vostri amici nella scomoda posizione di sentirsi obbligati a comperare un oggetto che non vogliono per farvi piacere. State direttamente scambiando il valore della vostra amicizia per la piccola commissione che avete per la vendita.

Lo stesso articolo sostiene che il guadagno orario, a meno che non si abbia un giro enorme ed ottime capacità di vendita, è minimo. Il grosso viene dall'affiliazione di altre persone e dal guadagno che si ha sulle loro vendite: mi sembra logico supporre che il prodotto sia quindi venduto ad un prezzo alto per sostenere questo meccanismo.

Una volta su un forum, ad una persona che cercava nuovi affiliati, ho fatto la domanda diretta: quanto guadagnasse con questo lavoro "facile e divertente" e quanto tempo passasse al giorno per dimostrazioni, fatturazioni eccetera. Bhé, il risultato era cinque euro netti al giorno per almeno un'ora e mezza di lavoro.

Mettendosi di impegno in concorsi gratuiti, scambio punti e sondaggi per un'ora al giorno, posso garantirvi che il guadagno è maggiore e non si stressano amici e parenti con richieste di acquisto e possibilità di far riunioni.

Vorrei di nuovo avere i vostri commenti sull'argomento, e fare una riflessione. Spesso i prodotti venduti con il MLM sono di ottima qualità: sopravviverebbero sul mercato concorrenziale o si sostengono solo per il prezzo alto imposto dal sistema di vendita?

sabato 19 novembre 2011

Ricette furbe: la purea di zucca.

Questo è un post fuori tempo massimo. Una brava Economa lo avrebbe postato prima di Halloween per mostrare quanto sia facile utilizzare l'interno della zucca intagliata. Dato che non ho intagliato zucche quando era il tempo, lo posto ora. Ho comperato ad un mercato di prodotti locali una zucca da un chilogrammo e mezzo.

Nettata, svuotata dai semi (un giorno li tosterò, prometto) e ridotta a dadini era comunque tanta. Fatta la solita
zuppa, ne ho surgelata un po' come esperimento e poi mi sono dedicata ad eseguire la....

Purea di zucca

Ingredienti

  • Zucca
  • Acqua
  • Latte
  • Parmigiano grattugiato
  • Sale
  • Se si vuole, burro

Attrezzatura

  • Una pentola
  • Un cucchiaio in legno
  • Un frullatore ad immersione

Procedimento

Mondare, svuotare dei semi e lavare la zucca. Ridurla a dadini e metterla in una pentola; coprire con acqua (diciamo un dito sopra al livello della zucca), portare ad ebollizione e far cuocere per 20 minuti. Togliere l'acqua, aggiungere latte fino a coprire appena la zucca. Salare e riportare ad ebollizione. Togliere dal fuoco, frullare fino ad ottenere una purea omogenea. Mantecare con il parmigiano ed eventualmente con un fiocchetto di burro e portare in tavola.

E'semplice, veloce e si può fare "ad occhio". Diciamo che con una scodella di zucca a dadini sono venute due porzioni.

lunedì 14 novembre 2011

Buzz Marketing 3: Orzo Bimbo e the Insiders


L'Economa ha un thermos nuovo nuovo da riempire di roba calda, dolce e gratificante. Quale migliore occasione quindi per provare un nuovo prodotto?

Il Buzz Marketing di questa settimana infatti è sull'Orzo Bimbo! Il sito che ha promosso questa campagna è The Insiders, anche questo abbastanza nuovo sul web italico.

Il pacco di prodotti arrivato è molto allettante, come si vede bene dalla foto: buoni sconto, campioni da distribuire, la guida alla campagna e soprattutto due barattoli formato vendita di Orzo Bimbo Gran Solubile ed Orzo Bimbo Cappuccino d'Orzo.

Due prodotti nuovi, adult oriented, fatti proprio apposta per soddisfare le necessità della vostra Economa che non ne può più di ingurgitare caffé e non ama particolarmente thé e tisane.

Per di più, ha la vaga impressione che parecchi figli di colleghi, e qualche collega stesso, apprezzeranno i "campioncini" di orzo solubile e i buoni sconto (ho già testato che alcune persone consumano abitualmente prodotti di questa linea).

Ergo, un'altra occasione per distribuire ottimi prodotti a tante persone.
Se servissero inviti ad iscriversi ed altre info, non esitate a contattarmi con le usuali modalità!


domenica 13 novembre 2011

The winter of our discontent / L'inverno del nostro scontento

Questa è una pagina pedante, vi avverto subito.

Per una serie di ragioni che non sto qui a riepilogare, questa frase è diventata molto popolare in Italia da 3/4 mesi.

A casa Economa/Radioamatore lo è da circa un anno, perché il poveretto viene investito dalle mie considerazioni pessimistiche un giorno sì e l'altro pure.

Ma da dove viene questa frase, cosa significa esattamente e perché viene citata così spesso?

Come al solito, in origine aveva un altro significato e solo recentemente ha preso quello per cui viene esclamata oggi.

La frase è del nostro caro amichetto Guglielmino Crollalancia, o, se non siamo autarchici, William Shakespeare; è nel primo atto del Riccardo III, quello del regno e del cavallo (re che inoltre in nostro caro autore ha contribuito ad infangare storicamente e non poco). E'proprio il primo verso dell'opera, ma è interessante leggerlo con il secondo.

Now is the winter of our discontent, made glorious summer by this sun (o son) of York.

Ora è l'inverno del nostro scontento, divenuta gloriosa estate grazie a questo sole (o figlio) di York.

Orpo. Pare che la cosa non abbia proprio il significato che siamo abituati ad attribuirle, anzi, originariamente esprimeva proprio il contrario.

Quando allora c'è stato il ribaltone? Cinquanta anni fa, nel 1961 quando John Steinbeck pubblicò il suo ultimo romanzo "The winter of our discontent", è creò il suo titolo prendendo parte dei versi del Riccardo III e decontestualizzandoli.

L'inverno dello scontento a cui si fa riferimento è quello del 1956, quando gli USA vennero colpiti da uno scandalo riguardante i quiz televisivi (recuperate il film "Quiz Show" di Robert Redford, se potete) ed in cui viene delineata la caduta morale di Ethan Allen Hawley, che anticipa le inquietudini del buon cittadino statunitense alla fine degli anni sessanta.

Il senso traviato della citazione viene quindi da questo romanzo.

Adesso, se vi citano la frase, potete stupire amici, colleghi e conoscenti con questa spiegazione assolutamente inutile, ma didatticamente esatta.



sabato 12 novembre 2011

Il nostro immediato futuro

Eccolo.

Ode ad una negoziante

Oh signora del negozio di cappelli dove ero entrata a dare un'occhiata, lei che mi ha:

  • Trovato tutti i modelli copri-fronte per la sinusite
  • Fatto provare quelli che riteneva più adatti alla mia faccia ed alla mia carnagione
  • Sistemato i capelli per ogni modello
  • Centrato quelli che mi piacevano
  • Sedato fino a farmene acquistare due modelli, proprio carini, e di cui sono soddisfattissima
  • Convinto allo stesso modo altre dieci persone dall'apertura alla chiusura di mezzogiorno, a detta del numero progressivo dello scontrino

Perché non va a tenere qualche lezione di come si vende alle commesse la cui unica frase è "E'tutto esposto"?

Grazie.

sabato 5 novembre 2011

Ricette furbe: Ceci n'est pas une pureé

L'Economa è una cattiva persona. Sapevatelo. Ogni tanto viene presa da raptus culinari dai risultati variabili. A volte segue le ricette trovate sui blog di riferimento (grazie Araba!) e le cose vanno benino. Altre fa di testa sua, ed il Radioamatore fa da cavia (chiamate Amnesty, vi prego, salvatelo); per le ricette più audaci, preferisce tutelare la salute del povero compagno.

L'altra sera guardavo le due patate che giacevano nel portaverdure, povere e neglette. Avevo voglia di puré, o di qualcosa di simile, ma di tirar fuori il Kenwood non se ne parlava, anche per carenza di tempo. Allora ho creato. Impedite ai deboli di cuore di leggere quanto ho fatto, ne va del loro bene.

Patate al latte

Ingredienti

  • 2 patate medio piccole
  • Latte parzialmente scremato
  • Parmigiano grattugiato (una cucchiaiata abbondante)
  • Sale
  • Noce moscata

Attrezzatura

  • Pentolino bollilatte antiaderente o in ceramica
  • Pelapatate, altrimenti detto economo
  • Cucchiaio di legno

Procedimento

Lavate le patate, asciugatele sommariamente e sbucciatele ben bene con l'economo; mettete in acqua per non fare annerire. Lavate e sciacquate benissimo l'economo. Prendete le patate ed affettatele con l'economo, sottilissime, facendo cadere le fette direttamente nel pentolino (ci vorranno pochissimi minuti). A questo punto coprite con il latte, salate e mettete a fuoco medio finché il latte non sarà assorbito (eventualmente assaggiate e se le patate fossero troppo "al dente" aggiungetene un altro po'). Mantecate con il parmigiano.
Se piace, una grattatina di noce moscata è adatta; io non ne vado matta ed evito. Il sapore del composto è gradevole, molto morbido, un po'più forte del puré.

E'vero che sono una pessima persona (e lasciamo perdere come cuoca)?

martedì 1 novembre 2011

Il marketing multi livello: vale la pena o no?

In tempo di crisi molte persone cercano nuovi modi per arrotondare le entrate. C'è chi si dedica ai concorsi, chi ai sondaggi, chi fa qualche lavoretto extra; ultimamente, sono tornate prepotentemente di moda le vendite porta a porta e le multilivello.

Cosa sono le vendite multilivello? Wikipedia italiana le definisce come

"Un metodo di distribuzione di prodotti e servizi che ha la finalità di permettere ad un distributore o venditore di crearsi una rete di distributori senza consistenti investimenti in denaro.

Solitamente, i singoli individui acquistano una licenza identificativa, un "codice" al quale vengono collegate provvigioni e sotto-distributori, possono svolgere attività di vendita indipendente per conto dell'azienda principale."

Uhm. Non chiarissimo, vero?

Vediamo cosa dice la versione inglese dell'articolo. Ve la traduco per semplicità: "Il marketing multi livello è una strategia di marketing nella quale la forza di vendita è compensata non solo per le vendite che genera personalmente, ma anche per le vendite delle altre persone che reclutano, creando una linea di distributori e una gerarchia di multipli livelli di retribuzione".

Questo mi piace di più. Se masticate l'inglese, leggete tutta la voce, è parecchio interessante. Il multi livello quindi comporta questa doppia possibilità di retribuzione: quella delle vendite dirette e quella delle vendite fatte dalle persone che avete reclutato.

Sia chiara una cosa: non scenderò nell'argomento qualità dei prodotti. Alcuni sono mediocri, altri buoni, altri veramente ottimi. Possibilmente eviterò anche di scendere nei particolari per quanto riguarda le cosiddette convention e la veridicità di alcune affermazioni fatte nel corso delle stesse.

Quello di cui voglio parlare e discutere con voi è quanto possa essere conveniente, sia per la vostra salute economica che per quella sociale, questa scelta.

Il fatto che in poco tempo sia stata però in qualche modo contattata da vari nuovi venditori (o venditrici) mi ha resa propensa a cercare un confronto sull'argomento, per poi trarre un po'di conclusioni.

Quindi vi chiedo: siete stati mai coinvolti personalmente in questo tipo di vendite? Qual è la vostra esperienza? Conoscete persone rappresentanti di questo tipo di ditte?

Spero che rispondiate numerosi.

lunedì 31 ottobre 2011

L'Economa in bottiglia due.


Collezione autunno inverno, grazie al Radioamatore.

domenica 30 ottobre 2011

... e adesso?

Qualche tempo fa, sul bel blog dell'Idraulico in delirio, ho avuto una rivelazione. Come capita spesso (in un botta e risposta di commenti ad un post il cui argomento non era inerente a quello di cui di solito tratto), qualcuno (grazie, Gabor_) ha dato il "La" ad una riflessione.

Riporto il commento per comodità

Lo sto leggendo tutto d'un fiato anche per compiacere il mio ego col trovare artifici che applico già con successo evidenziati da altri.

Purtroppo la mia palestra è mangiare e divertirmi con 50€/settimana, chi ha detto che l'università è una palestra per la vita aveva pienamente ragione ma ha dimenticato di specificare che le vere lezioni si tengono dalle 13 alle 23 e non dalle 9 alle 13 in aula.

Mi sono sentita un verme. Già, perché per casi strani della vita (dei quali il principale è l'esser nata in una zona "fortunata" riguardo al lavoro e l'istruzione), mi sono ritrovata ad affrontare la gestione di una casa "mia" ad un'età veneranda, con una certa sicurezza economica, con un Radioamatore tuttofare e con un bel po'di esperienza in ambiente protetto (leggi il paterno ostello).

Insomma, mi è mancata tutta la fase "di esperimento", quella che di solito si fa durante l'età universitaria, ed in cui, come diceva Gabor_ si campa con 50 euro a settimana.

Quando parlammo del Superstudente Risparmioso Denis (chissà che fine ha fatto?) un po'l'argomento lo abbiamo sfiorato, ma mi rendo conto che la dura palestra universitaria è un argomento clou (per esempio nei blog americani di finanza personale se ne discute tantissimo).

Insomma, volevo i vostri commenti sul momento in cui, soli o in compagnia, avete chiuso la porta di una casa non vostra e vi siete detti:"E adesso?".


Mi sono allora messa in moto. Ed ho trovato cose interessanti anche per noi "vecchietti"....

sabato 29 ottobre 2011

Gli economi tartufini dell'Arabafelice.

Sapete che l'Economa ha il debole per le ricette di un blog in particolare.

Quello che non sapete è che l'Economa è sempre stata una di quelle alunne perfettine, con i compiti sempre fatti nello zaino, con tutti i libri da sfoderare al momento della lezione, che copiava gli appunti in bella grafia perché altrimenti il quaderno era brutto.


Eppure questa volta no. Questa volta l'Economa ha tradito la maestra: leggendo la divina ricetta dei tartufini furbi bicolore agli Oreo della grandissima Arabafelice, l'Economa ha fatto l'anarchica.

O meglio, diciamola tutta, ha fatto una grandissima ca.... ops, cavolata, ecco.

Si è sbagliata a comperare il cioccolato e ha preso il fondente Lidl, forse ignorando totalmente il significato della parola "bicolore". Ecco. Allora, dato che aveva iniziato a sbagliare, ha perseverato. Aveva una confezione di Philadelphia al Milka in freezer, riposto causa "forse è meglio mangiare cose un pochino meno caloriche" e un tubetto di Doricrem al cioccolato. Nel senso: biscotti al cioccolato + ripieno al cioccolato.

Ergo, come ricetta anarchica svuotafrigo del sabato oggi proponiamo i...

Tartufini furbi delirio al fondente

Per una dose di prova (circa 6/8 tartufini)

  • 75 grammi Doricrem al cioccolato
  • 40 grammi Philadelphia al Milka
  • Cioccolato fondente Lidl al 72% (sono delle tavolette molto sottili, credo svizzere o tedesche)
  • Un pizzico di sale (che ho regolarmente scordato)

Tritare nel tritatutto i biscotti, aggiungere il Philadelphia al Milka ed il sale e mescolare fino ad ottenere una pasta omogenea. Con l'aiuto di un cucchiaino formare delle palline da far raffreddare in freezer per circa 10 minuti. Sciogliere il cioccolato a bagnomaria e passarvi i tartufini ben freddi. Metterli su un piatto coperto di cartaforno a solidificare.

Allora questa versione è per amanti del fondente: il gusto è veramente unico.

Se invece volete una versione meno delirante, usate i Doricrem tradizionali con il Philadelphia al cioccolato o i Doricrem al cioccolato con il Philadelphia normale (la prima versione ha riscosso un grande successo, posso assicurarvelo).

Ovviamente, non appena realizzate le due versioni con i Doricrem, sono riuscita a trovare il tubo di Oreo.... Indovinate che fine farà (l'opzione "finirà tutto nel latte a colazione" è già stata sfruttata)?

Ah, un ultimo avvertimento: il prodotto è soggetto a calo ponderale naturale. Nel senso che a partire dagli ingredienti ed in tutte le fasi di lavorazione spariscono vari grammi (biscotti interi, quadretti di cioccolato, rimasugli di composto, biscotti sbriciolati, porzioni di Philadelphia, tartufini di prova che tanto di prova non sarebbero dovuti essere....). Tenetene conto quando comperate ciò che vi serve.



lunedì 24 ottobre 2011

Ricette furbe: spezzatino di tonno e zucchine, ma anche...

.... sugo al tonno e zucchine.

L'Economa aveva comperato in offerta al supermercato del tonno al naturale di ottima marca (la catena Billa è una delle poche ad avere gli scaffali delle offerte, ed ho beccato un favoloso 50%).

L'Economa aveva delle zucchine.

All'Economa piacciono il tonno, le zucchine e il sugo con il tonno. Ergo, l'Economa si è inventata una ricetta (applausi, grazie).

Ingredienti per una persona

Due scatolette di tonno al naturale da 80 grammi
Due/tre zucchine
1 cucchiaio di olio EVO
Peperoncino
Salsa di pomodoro in bottiglia

Attrezzatura

1 padella
1 cucchiaio in legno

Procedimento

Tentare di aprire le due scatolette. Usare delle espressioni turpi non riuscendoci. Chiamare il Radioamatore in aiuto. Essere derise dal Radioamatore. Essere insultate dal Radioamatore che detesta il tonno, ma in compenso ha aperto le trappole infernali. Sgocciolare il tonno.

Tagliare a rondelle sottili le zucchine mondate e lavate. Scaldare l'olio con peperoncino a piacere, versare le zucchine e cuocerle "al dente". Aggiungere a questo punto il tonno e la salsa di pomodoro.


Qui vi si aprono due opzioni.

a) Opzione "piatto unico": usare poca salsa e cuocere modello spezzatino (ci vorranno pochi minuti) e servire con del cous cous precotto o patate lesse.

b) Opzione sugo al tonno: usare più salsa (eventualmente aggiungere un po'di acqua se il tutto fosse troppo denso), portare il magma risultante a cottura e condirci la pasta.

La prima è divina. La seconda anche. Non ho menzionato il sale perché il tonno è bello carico di suo, nulla vi vieta di aggiungerlo se vi piace. Secondo me potrebbe essere anche un pranzo da ufficio in una versione senza salsa, ma con il cous cous (un'insalata di cous cous, tonno e zucchine, insomma). Poche calorie, poco tempo e poca spesa, ah, che bello.

Che ne dite? Mi merito il cappello da cuoca?

domenica 23 ottobre 2011

sabato 22 ottobre 2011

Buzz marketing 2: Zzub.it


Come preannunciatovi, ecco a voi il sito di Buzz Marketing che ha fattoInserisci link felice l'Economa, il Radioamatore ed un po'di persone tra parenti, amici e colleghi.

Zzub.it è un sito che pubblicizza prodotti ed aziende grazie al Buzz Marketing, cioè fungendo da tramite fra le industrie ed i consumatori per incrementare la conoscenza di un marchio o prodotto tramite il passaparola.

Il primo esperimento dell'Economa è andato bene, ed ha ricevuto un pacco di prodotti della... Ta daaaa (tipica esclamazione tesa a creare sorpresa): MrDay!

Chi non ricorda le mitiche monete finto romane Mr.Day, gioia di tanti futuri archeologi degli anni ottanta (sì, loro ed Indiana Jones hanno ispirato tantissime persone)?

Ecco, i loro prodotti sono entrati in maniera entusiasmante tra le mura di casa Economa sotto forma di un pacco contenente una confezione di Plum Cake, una di Ciambelle al miele, una di Muffin (i muffin!!! Uno dei miti dell'Economa), due confezioni monouso per tipo da distribuire (già fatto), un tappetino per mouse arancione delizioso (nel senso, è arancione e ritrae merendine, ergo è delizioso), e due quadernoni brandizzati che hanno fatto la gioia di due fanciulle frequentanti le scuole elementari.

Le merendine hanno invece fatto la gioia di due persone che le elementari le hanno frequentate al tempo delle monete romane. Non quelle della Mr.Day. Purtroppo ;)

Parlerò di questo sito ancora nei prossimi giorni! Se avete richieste o voglia di iscrivervi, io sono qui per darvi qualsiasi chiarimento.


Ed eccovi la foto del pacco ricevuto!





Inserisci link

venerdì 14 ottobre 2011

Inglese per economi: Buzz Marketing

Vi ricordate quando circa un anno fa all'Economa arrivò un mare di cioccolata? Era un'operazione a cura di un sito di Buzz Marketing. Vi copio la definizione di Wikipedia a riguardo, perché domani vi renderò edotti di un nuovo arrivo a Casa Economa/Radioamatore grazie ad una nuova iniziativa di Buzz.

Il buzz marketing è quell'insieme di operazioni di marketing non convenzionale volte ad aumentare il numero e il volume delle conversazioni riguardanti un prodotto o un servizio e, conseguentemente, ad accrescere la notorietà e la buona reputazione di una marca. Consiste cioè nel dare alle persone motivo di parlare circa un prodotto o servizio e nel facilitare quelle conversazioni.

domenica 9 ottobre 2011

Credevate che avessi dimenticato il Money for Nothing.....

Lo avevamo introdotto qui. Ne avevamo espanso i concetti qui. Lo avevamo ribadito qui. Ci aveva dato una mano Donna Freedman e ci avevo messo del mio.

Sta di fatto che tomo tomo quacchio quacchio il Poccellino del Money for Nothing ed il libretto postale ad esso collegato stanno ingrassando in maniera invereconda. Nell'ultimo mese alcune delle tecniche di microguadagno hanno dato i loro frutti; alcune hanno avuto una maturazione di un anno, altre di meno, ma in sostanza ho:

  • Venduto degli oggetti vinti su ebay
  • Ritirato dei punti di due carte supermercato ed una benzina
  • Ritirato i punti di una carta fedeltà alberghiera e ricavato dei buoni da vendere on line
  • Ricevuto due buoni da siti di sondaggi
  • Vinto una campagna prova su un sito di buzz marketing (e presto saprete quale)
  • Ricevuto 3 pacchi di detersivi per Valoresicuro (e ne manca ancora uno più due che arriveranno ad un paio di amichetti)
  • Vinto (stamattina!!!) una somma in ricarica telefonica con un concorso gratuito del mio gestore che mi basterà per parecchio
  • Vinto con un altro gestore 5 euro, che si sommano a quelli di uno scambio di qualche giorno prima

Quindi in settimana andrò alle poste a versare nel libretto tutto il ricavato di queste attività. Dato che il mio libretto- Money for Nothing è dedicato ai viaggi, vi posso dire che per il momento potrei permettermi un bel week end in Italia abbastanza di lusso (e che non cerco l'offerta anche lì?) o un low cost all'estero. Altrimenti potrei permettermi di riparare la macchina, o di andare dal dentista per un intervento non grosso, o comperare una bella lavatrice.
Insomma, il metodo funziona, basta un po'di costanza. Voi che mi dite?

domenica 2 ottobre 2011

Come organizzare attività economiche e divertenti per il fine settimana

La fine dell'estate segna di solito il ritorno alla routine quotidiana, dettata dagli impegni di lavoro e sociali; prima di farsi prendere dallo sconforto, ricordiamoci che settembre è un mese meraviglioso per godersi le città d'arte. Il tempo ancora mite e la fine del caldo afoso permettono infatti di girare con un po'di calma tanti piccoli gioielli urbanistici.

Se vogliamo, possiamo organizzare qualche fine settimana fuori casa, ma se le finanze, la voglia di risparmio o semplicemente un po'di pigrizia non ci rendono entusiasti all'idea di affrontare anche un breve viaggio, allora semplicemente potremmo scoprire le ricchezze della città che di solito ce le nasconde di più: la nostra.

Molto spesso non conosciamo le bellezze a cui passiamo davanti ogni mattina andando in ufficio, o mentre, di corsa, ci rechiamo al supermercato. Possiamo allora organizzarci per una visita guidata fai da te, andando all'ufficio del turismo a chiedere qualche depliant e studiandocelo con un po'di calma. Già che ci siamo, è una buona idea informarsi sul calendario degli eventi gratuiti in città: spesso ci sono concerti, letture, presentazioni che si rivelano graziosi modi di passare il tempo imparando qualcosa.

Per quanto riguarda cibo e bevande, possiamo regalarci qualche decina di minuti di relax gustando un caffé in un bar del centro, leggendo il giornale ed osservando la vita quotidiana che ci corre davanti, o possiamo fare i super economi, portando con noi acqua, panini e quanto altro possa esserci di conforto ed utilità. Spesso i musei hanno orari o giorni di apertura gratuita; le Chiese conservano a volte quadri o sculture di un certo pregio. Una scorribanda con internet nel sito del comune sarà utile a fornirci un'infarinatura anche su questi aspetti culturali.

Amici ferrati in storia e storia dell'arte sono delle preziose guide viventi; se siete voi gli esperti, organizzate un piccolo tour con 3-4 persone. Se avete la fortuna di vivere in una grande città, i vostri fine settimana culturali potrebbero durare molto a lungo, e divenire una piacevole ed economica abitudine.

sabato 24 settembre 2011

Da casello a casello

Isola di Gran Sasso - Ginevra in pochi nanosecondi. Comodi, 'sti tunnel.

martedì 20 settembre 2011

La regola di Buffett: sì, ma chi è costui?

Qualche giorno fa, discutendo della riforma delle aliquote fiscali, Barak Obama ha iniziato a parlare della "Buffett rule". In Italia ci siamo quindi fondamentalmente posti due domande, una conseguente all'altra.
1) Cosa sarebbe 'sta Buffett rule?
La Buffett rule è in realtà un semplice concetto: un miliardario non può avere un'aliquota fiscale inferiore rispetto a quella del suo domestico. Il termine viene da un editoriale pubblicato dal New York Times il 14 agosto 2011 e che vi consiglio vivamente di leggere. In questo brano Warren Buffett biasima il fatto che negli anni ottanta e novanta i miliardari americani abbiano beneficiato di una progressiva riduzione dell'aliquota fiscale e di un incremento delle deduzioni, contribuendo, grazie ad un Congresso fin troppo benevolo per loro, ben poco alla spesa pubblica.
Abbiamo stabilito cosa sia e perché sia nata l'espressione Buffett rule; ora arriviamo alla seconda domanda.
2) Chi (parola volgare a vostra scelta) è Warren Buffett?
Warren Buffett è una vecchia conoscenza dell'Economa Domestica e di tutti i bloggers di economia e finanza personale. Warren Buffett è, a seconda delle annate, primo, secondo o terzo nella lista degli uomini più ricchi del mondo. Lo è diventato investendo, con strategie assolutamente originali, tanto da essersi guadagnato il simpatico soprannome di "Oracolo di Omaha". Ha iniziato ad investire da piccolo: con i soldi guadagnati consegnando quotidiani comprò un flipper usato per 25 dollari, in società con un amico. Piazzò il flipper in un salone da barbiere e con i ricavi comperarono altri flipper, fino ad averne un numero consistente che dava un ottimo ritorno. Ah, aveva avuto il primo rimborso delle tasse l'anno precedente "scaricando" l'usura mezzo della bicicletta usata per consegnare i giornali... Ma non è per questo che è famoso nel mondo dei bloggers: Buffett è celeberrimo per la sua frugalità. Vive in una casa comperata negli anni cinquanta, una bella casa borghese, e non in una mega villa con piscina foderata d'oro. Dona decine di milioni di dollari in opere di beneficenza (ogni anno, sì, avete letto bene, decine di milioni ogni anno). Non ha un cellulare, non ha un computer e non ha autista (ha però un aereo privato, chiamato "L'indifendibile"). Ha uno stipendio annuo di 100.000 dollari e campa allegramente con quello, mangiando hamburger davanti al televisore.

Per lui il successo è potersi godere le cose che piacciono, non stare al passo con i Jones. Insomma, il contrario di qualche rampante imprenditore di cui sono piene le pagine dei giornali recentemente.
Mi è anche molto piaciuta un'altra sua celebre frase sul segreto della ricchezza per i giovani: "Di solito dico loro due cose. Una è stare lontano dalle carte di credito... la seconda è di investire su sè stessi".
Insomma, diciamo che grazie ad Obama una persona molto interessante è stata resa nota anche in Italia.

PS una leggenda metropolitana narra che di domenica mattina Warren Buffett ritagli i buoni sconto dai giornali....

domenica 18 settembre 2011

Sì, ma.... come organizzare un patrimonio?

Qualche giorno fa mi è stata fatta una domanda da un milione di dollari, che ha un po'messo in crisi la vostra Economa Domestica: "Quali sono le basi dell'investimento?".

Caspiterina, mi sono detta, ecco qui sciorinato uno dei dubbi principali di qualsiasi persona che voglia avere almeno un'idea di come proteggere il proprio patrimonio, o parte di esso. D'altra parte, se ci pensiamo bene, nessuno, se non i genitori illuminati e chi segue corsi di studi specifici, in età adolescenziale e giovanile riceve un'istruzione sia sulla gestione delle spese sia sulle basi dell'investimento.

Stranamente, anche il Corriere Economia della scorsa settimana affronta questo argomento: evidentemente, le notizie che arrivano dai tg stanno convincendo tante persone di buon senso ad affrontare in maniera mirata la gestione dei propri soldi, pochi o tanti che siano.

Dopo un'accurata analisi in giro per il web e sui libri che la mia capoccia dura mi ha portato ad analizzare dopo averci sbattuto il naso (e, fidatevi, partire da zero in questo argomento è dura), ho verificato che secondo gli esperti esiste un preciso schema di suddivisione dei nostri liquidi.

Esso è formato da:

1) Un fondo d'emergenza
2) Il grosso degli investimenti
3) Gli investimenti casinò

Del primo abbiamo già parlato più volte, ma oggi inizieremo a dare delle indicazioni ben precise, per poi passare successivamente agli scogli duri del secondo e del terzo.

Il Fondo d'emergenza

Chiamatelo cuscino, chiamatelo coperta di Linus, ma fatelo il prima possibile, soprattutto se avete un mutuo e/o prestiti da restituire. Deve essere il vostro primo pensiero quando ritirate la busta paga, dovete incrementarlo con le varie tecniche del Money for Nothing, insomma, fatelo.

Secondo i bloggers americani, monitorate per almeno sei mesi le vostre spese, e fate un budget di previsione: il fondo di emergenza dovrà essere pari a tre mesi di spese (comprensive di rate e mutuo) aumentando di un mese per ogni figlio.

Decidete quanto togliere dalle vostre entrate per iniziare il fondo, e quando vi arriva lo stipendio, o in un giorno preciso del mese, mettete la somma da parte.

Dovrà essere la vostra prima preoccupazione.

Dove mettere i soldi? Devono essere accessibili, ma non troppo. Io per il fondo ho iniziato così: primi 50 euro in Poccellino, poi libretto postale (fino a 1000 euro), infine conto deposito a zero spese.

Inoltre, siate rigidi sull'utilizzo di questo cuscino, scrivendo dei campi precisi per cui ammettete l'utilizzo: mi vengono in mente salute (per prima), riparazione casa, elettrodomestici, auto, bollette più care del previsto causa aumenti, multe.

Se doveste svuotare per una di queste ragioni il fondo, reintegratelo il prima possibile.

Una volta fatto questo, bhé, siamo ad ottimo punto: la maggior parte delle persone non può affrontare spese impreviste di 500 euro, noi saremmo pronti a rovesci ben peggiori.

Si passerà quindi al grosso degli investimenti: quelli che ci serviranno per la casa, la pensione, i rovesci maggiori, le spese per i figli.

domenica 11 settembre 2011

mercoledì 31 agosto 2011

Notizia fresca fresca dal Corriere....

Non ho resistito a girarvela. In Gran Bretagna due banche inizieranno a chiamare i loro clienti in ritardo con le rate del mutuo, ma solo a date condizioni.

Analizzando le loro spese voluttuarie, li...ehm... faranno loro una ramanzina mettendoli davanti al fatto che continuando a spendere e spandere in modo inutile potrebbero perdere la casa.


Se succedesse da noi (fatta salva la legge sulla privacy), secondo voi cosa succederebbe?

Ho fatto la brava Economa e....

... come consigliano i vari economisti veri, per pianificare un budget ho stilato i conti del semestre. In realtà, il periodo di osservazione dovrebbe essere più lungo (al Nord i costi per il riscaldamento invernale sono abbastanza salati per evidenti ragioni climatiche, quindi incidono parecchio), ma già questo primo abbozzo ha portato a dei bei risultati.

Il primo è che il Radioamatore e la sottoscritta tutto sommato si sono dimostrati bravetti, nonostante i prevedibili piccoli disastri domestici caratteristici dei primi mesi di autogestione.

Il secondo è che Turz aveva stra ragione: vivere senza macchina è una gran bella cosa. Se ne sente la mancanza solo per gli spostamenti vacanzieri e per far la spesa nei supermercati fuori città (più forniti, convenienti e spesso abbinati a centri commerciali).

Il terzo è che vedi le spese sotto i tuoi occhi, ed è incredibile notare come quelle voluttuarie e/o d'impulso incidano sul volume totale. Ad esempio ho deciso di botto di non comperare più gratta e vinci, perché con quanto ho speso avrei potuto acquistare beni o servizi più utili e soddisfacenti (anche la semplice cena fuori...).

Quindi anche se è un'operazione abbastanza noiosa, il tenere un quaderno dei conti (o un foglio di calcolo, o tutti e due) effettivamente ha il suo perché. Ora passeremo al budget vero e proprio, tentando un bilanciamento.


lunedì 29 agosto 2011

Ricette furbe: strudel salato di pasta sfoglia

Ovvero, come preparare una cena in 10 minuti, cuocerla in 30 e far contenti due golosoni.

Ingredienti

  • Un rotolo di pasta sfoglia da banco frigo (la preferisco a quella surgelata, ho l'impressione che monti meglio, a volte la compero e la surgelo).
  • 150 grammi di mozzarella
  • 150 grammi di prosciutto cotto
  • 1 pomodoro da insalata o tre cucchiai di passata di pomodoro
  • Origano
  • Poco latte

Attrezzatura

  • Una placca da forno
  • Un coltello
  • Un colino
  • Una scodella e/o ciotola
  • Se non c'è nella confezione della pasta sfoglia, carta forno

Procedimento

Almeno due ore prima tagliare a fette sottili la mozzarella, metterla nel colino con sotto la ciotola e lasciar scolare in frigo.
Stendere il rotolo (di solito nella confezione c'è un foglio di carta forno) appiattirlo delicatamente con le mani, alzarlo e rovesciarlo (non si appiccicherà al momento di arrotolarlo).
Al centro, lasciando un paio di centimetri ai lati, comporre il ripieno con prosciutto cotto (a fettine o a dadini), mozzarella scolata, pomodoro e origano a piacere. Eventualmente, pochissimo sale. Arrotolare il tutto e ripiegare i bordi della pasta sfoglia verso l'alto; spalmare con poco latte e sigillare i bordi, forando in tre-quattro punti la sfoglia dalla parte del ripieno. Riporre in frigo fino al momento di cuocere.
Mettere in forno preriscaldato a 190 gradi per 25-30 minuti o fino a doratura.

Dosi per tre persone normali o due molto, molto, molto affamate.

sabato 27 agosto 2011

Ricette furbe: gli hamburger di tonno

Ci sono persone che anche nel variegato mondo dei blogger destano un'ammirazione infinita. Perché sono argute, ci appassionano con le loro avventure, ci suggeriscono dritte e ricette e sopportano i nostri dubbi e le nostre richieste di consigli via mail.

Io ho avuto la fortuna di incontrarne alcune, tra cui lei, l'Arabafelice, deliziosa food blogger tanto divertente da leggere quanto maestra in ricette originali e deliziose.

Vi ricordate l'albume dell'altra volta? E'finito dritto dritto in una delle sfiziosissime delizie "Made in Arabafelice". Bhé, un consiglio: se vi piace il tonno, questa è la ricetta per voi.

Ingredienti

  • 300 grammi di tonno sgocciolato (io ho usato quello al naturale perché il secondo ingrediente è...)
  • Un cucchiaio di majonese
  • Un albume (eccolo!)
  • Prezzemolo tritato
  • Succo di mezzo limone
  • Scorza grattugiata di un limone (mi piace il limone, la ricetta dell'Arabafelice ne prevede di meno)
  • Pangrattato (circa 4 cucchiai)

Per la salsa

Una confezione di yogurt greco
Scorza grattugiata di limone
Sale

Attrezzatura

  • Una capace ciotola
  • Una forchetta
  • Un cucchiaio
  • Le vostre mani ;)

Mettere i vari ingredienti nella ciotola, aggiungendo il pan grattato pian pianino fino ad ottenere un impasto sodo ed omogeneo attraverso un'accurata lavorazione con un meraviglioso elettrodomestico a basso consumo: le mani. Fare 4 polpette, schiacciarle e dar loro la forma di un hamburger. Impanatele nel pan grattato, spennellatele d'olio e mettete in frigo fino al momento di cuocerle (in padella o in forno a 190°). Mescolate lo yogurt greco con sale e limone. Cuocere gli hamburger e servire con la salsetta.

Note

Non ho messo sale nell'impasto, perché a nostro gusto era già abbastanza saporito; voi assaggiatelo e regolatevi di conseguenza.
Non mangiate la salsa da sola: ha un sapore stranissimo, che invece si esalta nel connubio con l'hamburger, o con le patate lesse che abbiamo servito come contorno.

Grazie Arabafelice!!!

giovedì 25 agosto 2011

Ricette furbe: la mozzarella in carrozza

Ingredienti:

Un'Economa in ferie
Un Radioamatore in ferie
Una cucina grande e ben fornita
Una mamma di Radioamatore in soccorso

... e poi

  • Una confezione di pane per tramezzini che giaceva in frigo
  • Un uovo e un tuorlo
  • Latte q.b.
  • Due mozzarelle (diciamo 200 grammi)
  • Sale
  • Acqua
  • Poca farina
  • Pangrattato
  • Olio per friggere
  • Facoltativi: salumi a vostra scelta

Attrezzatura

  • Un piatto per panare
  • Una scodella per l'uovo
  • Un piatto per la "colla"
  • Forchetta
  • Paletta per fritto
  • Carta assorbente
  • Coltello
  • Colino

Procedimento

Tagliare la mozzarella a fette di mezzo centimetro circa, metterle nel colino con sotto un piatto, coprire con un coperchio e lasciare in frigo a scolare (dalle due alle 24 ore). Tagliare in due le fette di pane per tramezzini. Sbattere l'uovo con un po'di latte ed un pizzico di sale (a piacere, mettere una grattatina di noce moscata) e mettere in frigo. Distribuire la mozzarella su metà delle fette di pane (se volete, aggiungete anche qualche fetta di salume a vostra scelta), coprire con l'altra metà; in un piatto, fare una "colla" di acqua e farina, e passala sui bordi del tramezzino di pane e mozzarella. La colla impedirà alla mozzarella di fuoriuscire in cottura. Lasciare asciugare per cinque minuti, poi immergere rapidamente nel composto di uova e latte. Panare con il pan grattato e riporre in frigo fino al momento di friggere in abbondante olio caldo per 3-4 minuti, o fino a doratura.
Asciugare con carta assorbente. Buon appetito!

Precisazioni

Di solito la mozzarella in carrozza NON andrebbe fatta con il pane per tramezzini, poiché è troppo morbido e "regge" poco. L'ideale sarebbe il pan bauletto; abbiamo constatato anche che il pane per tramezzini lascia un retrogusto dolce, per noi abbastanza gradevole. Insomma, dovevamo far fuori quello, e l'esperimento è ben riuscito.

PS avete notato che è avanzato un albume? Secondo voi l'Economa lo ha buttato? Naaaa.....

domenica 21 agosto 2011

Dal quotidiano di ieri....

La maggior parte delle famiglie under 35 non riesce a risparmiare, e tende ad indebitarsi.

domenica 14 agosto 2011