sabato 31 marzo 2012

Come organizzare un budget

Il budget è fondamentalmente semplice: è un preventivo di spesa, quindi se ci entrano 100 euro, non dobbiamo farne uscire che 100.

Vi piacerebbe che il post si concludesse qui, eh? Invece no. E'solo l'inizio: dobbiamo decidere come ripartire i nostri 100 euro in maniera tale da non rimanere in mutande.

Ci sono due punti fermi da mettere: quanto possiamo permetterci di spendere in un dato lasso di tempo e come dividere le spese.

Essendo io Economa, economa e tirchia, sono partita dalla quantità di denaro disponibile peggiore: prendete il bilancio dell'anno scorso (vero che l'avete tenuto????). Mettetelo lì da una parte, zitto zitto, in maniera che non dia troppo fastidio. Poi prendete le buste paga dell'anno scorso e riducetele all'osso: moltiplicate lo stipendio base (se ce l'avete) senza straordinari e/o incentivi o la somma mensile più bassa che avete percepito in un mese e moltiplicate per 12. Questo totale sarà quello su cui baserete il vostro budget: le somme extra non vanno contabilizzate perché di solito sono voci che subiscono spesso dei tagli (usatele per gli investimenti, per il fondo d'emergenza, per quello che volete ma consideratele sempre un di più).

Ora fate un piano di spesa almeno semestrale: le bollette hanno, ad esempio, la cattiva abitudine di arrivare tutte assieme un mese sì e un mese no. Capite bene che un piano di spesa mensile non può considerare questa uscita in maniera equilibrata (stessa cosa per le spese della macchina quali bollo, assicurazione eccetera).

Come suddividere la cifra a vostra disposizione? Una popolare formula è: 50 % necessità, 30 % desideri, 20% risparmi.

  • Le necessità sono le cose di cui avete bisogno: casa, cibo, bollette, trasporti, assicurazioni.
  • I desideri sono il resto delle spese: mangiar fuori, divertimento, libri (per me sono necessità ma...), gli sfizi, insomma.
  • I risparmi sono la somma che mettete da parte per ogni necessità futura.

Come giostrarsi? Bene: quando ricevete la vostra somma mensile (paga, pagamento....) immediatamente mettete da parte il 20% dedicato ai risparmi (pay yourself first).

Poi, iniziate a ragionare sul resto: se nel mese in considerazione non avete bollette, mettete da parte la somma per il mese in cui dovrete pagarle (il metodo delle buste, abbastanza popolare presso le nostre mamme e tornato di prepotente attualità), idem per assicurazioni e utenze.

Quello che rimane sarà a vostra disposizione: il gioco è nel riuscire a spendere sempre di meno (è difficile, ma non impossibile).

Come stare nel budget? Il seguito alla prossima puntata.

venerdì 30 marzo 2012

Un uomo bellissimo

Un uomo bellissimo ha pubblicato un efficace riassunto visivo dei telegiornali italici.

Aggiungo solamente un mio dubbio amletico.

Perché quando si parla di bollette, crisi, aumenti, spesa, reddito, i TG propongono sempre un filmato di pochi secondi in cui un signore conta una mazzetta di banconote da 100 euro?

lunedì 26 marzo 2012

La nuova campagna di Buzz Marketing dell'Economa

Come già preannunciato, nuova campagna di Buzz Marketing sul blog pubblicitario! Stavolta, mi hanno fatto un piacere ;)

Signori, è con estremo piacere che vi annuncio la campagna Zzub Lindt!!!

giovedì 22 marzo 2012

Il budget, questo sconosciuto

Ho aspettato un anno a scrivere questo post. L'ho aspettato con una ragione: è facile parlare se non si deve tenere un bilancio familiare, ma quando si vive da soli e si devono affrontare le spese quotidiane, bhé, il gioco si è fatto duro.

Ho tenuto i conti per un anno, ho un bilancio annuale, so quali sono le voci di spesa: quindi posso stilare un budget, che, di questi tempi, è basilare.

Il budget, come ho titolato, per molti è uno sconosciuto: eppure studiandoselo bene si riescono ad evitare tanti, tanti, tanti problemi, perché si studiano le uscite in base alle entrate.

Ma qual è l'esatta definizione di budget? Wikipedia ci dice che: Il budget (inglese, derivato dal francese bougette, borsa; la voce è poi rientrata in francese come "budget" ) è il bilancio di previsione e rientra tra gli strumenti fondamentali di programmazione e controllo dell'azienda. Noi non abbiamo un'azienda, ma un nucleo familiare, quindi per noi servirà a programmare le nostre spese di casa.

Lancio il sasso: avete mai stilato un budget? Se la risposta è "No", perché? Se la risposta è "Sì", come vi siete regolati?

martedì 20 marzo 2012

La crisi e i concorsi

Se siete assidui lettori del mio blogghino, sapete che l'Economa ha la passione per i concorsi a premio e che ogni tanto ci ricava qualche soddisfazione. Già dall'anno scorso, però, i concorsi si sono ridotti di numero ed hanno premi di minor valore: il "concorso dei gelati" che deliziava l'estate Economa era assai meno ricco del solito e la Coca Cola aveva meno premi.

Il 2012 (grazie Maya!) è ancora peggio: una marca leader ha un concorso minore, l'altra addirittura nessuno perché ha ridotto le spese di marketingInserisci link per il canale bar. Coca Cola invece ha lanciato un concorso per gli Europei (ne dovrebbe fare anche per le Olimpiadi, è sponsor di tutti e due gli eventi), ma anche qui a parte il premio grosso (viaggi per la finale) ci sono felpe e poco altro.

Per l'Economa, non è un gran danno: i concorsi sono un hobby e le eventuali vincite vanno in una specie di fondo pensione autocostruito. Per altri invece è più dura, poiché utilizzano le vincite per concedersi qualche sfizio, una vacanza o per affrontare spese impreviste.

Voi avete notato qualcosa?

PS per chi volesse saperlo: L'Economa si è dedicata di più al Buzz marketing ed ai sondaggi anche per questo.

domenica 18 marzo 2012

Ricette furbe: salatini velocissimi

Avevo letto anni fa la ricetta su un forum di cucina. Poi li avevo riposti in un angoletto della memoria. L'anno scorso, da neo padrona di casa, per una cena sono andata ad acquistare dei salatini in una rinomata pasticceria: un disastro, i rustici erano vecchi e poco saporiti.

Pochi giorni fa, complice una cena tra colleghi e un rotolo di pasta sfoglia in freezer, ho tirato fuori l'anima Economa e Furba e mi sono messa al lavoro.

Risultato? Millemila volte meglio di quelli comprati!

Ingredienti

1 rotolo di pasta sfoglia da banco frigo
2-3 cucchiai di passata di pomodoro
Origano q.b.
Facoltativo: parmigiano, fontina o Galbanino a dadini

Procedimento difficillimo

Preriscaldare il forno a 200° centigradi. Aprire il rotolo di sfoglia, con sotto la carta forno della confezione, cospargerlo con il pomodoro e gli altri ingredienti in uno strato uniforme. Piegarlo a mezzaluna ed inciderlo con un coltellino affilato creando forme di vostro gusto (rombi, quadrati, rettangoli...) o secondo la vostra abilità artistica (i miei erano dei trapezi scaleni).
Adagiare delicatamente la carta forno con il vostro quadro di Mondrian sulla placca del forno o su una teglia e cuocerlo per 10-15 minuti a metà altezza (così si cuocerà bene sia sopra che sotto) o fino a coloritura della pasta sfoglia.

Fare intiepidire e separare i salatini.

Quando passate davanti alla pasticceria rinomata, sogghignare soddisfatti.

sabato 17 marzo 2012

Avrei voluto scrivere un post di cucina ma...

Oggi il Corriere on line mi ha servito su un piatto d'argento questo. Era da un po'di tempo che mi frullava in mente l'argomento "downshifting estremo" e finalmente ci siamo arrivati: l'articolo parla di un ragazzo friulano, Devis, che a 23 anni ha deciso di mollare il suo lavoro e dedicarsi alla vita di campagna.

Premetto che la casa prefabbricata dove abita è di proprietà della sua famiglia (giusto per precisare). Ora Devis ha 28 anni e guadagna 200 euro al mese, vendendo le eccedenze dei prodotti del proprio orto; questa volta però il giornalista alla fine del pezzo ha lanciato una domanda intelligente: Devis, quanto durerà?

Il downshifting estremo non è un fenomeno nuovo: qualcuno conosce esperienze passate? Come si sono concluse? Inserisci link

martedì 13 marzo 2012

Buone notizie

Sul blog commerciale!

I prestiti per il credito al consumo. Dinamiche e sviluppi.

Ho gettato l'amo con un post. Il quesito era "Perché oramai vanno così di moda i prestiti di consolidamento?".

Ora voglio esporvi i miei due cent sull'argomento, e ci sarà da riflettere.

Vi ricordate le cambiali con cui Fantozzi paga il suo soggiorno a Capri? Si sono evolute. Fino a qualche anno fa le finanziarie per il credito al consumo favorivano in ogni modo l'acquisto a credito. Si pagava di meno con la finanziaria che mettendo i contanti (o la carta di credito, o il bancomat) in mano al negoziante al momento della transazione. Il gioco era abbastanza semplice: per 9 persone che pagavano regolarmente, una non lo faceva e le penali che doveva scontare facevano guadagnare alla società che prestava abbastanza da rendere gli altri acquisti vantaggiosissimi (spesso negoziante e finanziaria coincidevano, soprattutto se si comprava in grandi catene).

Con le prime avvisaglie della crisi, i cordoni della borsa si sono stretti ed il credito al consumo si è rivolto a chi aveva una busta paga o una pensione. Per la prima categoria, però, i tassi cambiavano a seconda del datore di lavoro, e venivano favoriti coloro i quali lavoravano nel settore pubblico. Il prestito passava spesso per una cessione del quinto. Cos'è una cessione del quinto? E'un particolare tipo di prestito in cui il prelievo viene fatto direttamente in busta paga, quindi dà alla finanziaria il vantaggio non da poco di essere sicura di avere i soldi, anche perché se il dipendente viene licenziato la società (o la banca) può rivalersi sul TFR.

Una chicca: se la cessione del quinto avviene sulla pensione, è quasi obbligatoria un'assicurazione sulla vita che permette alla società di recuperare il dovuto in caso di decesso del creditore.

Tutto questo fino ad un paio di anni fa era la norma. Oggi siamo arrivati alla perversione del prestito di consolidamento, cioé un prestito che incorpora tutte i prestiti di una persona, li chiude, e crea un nuovo prestito unico con rate più basse e durata allungata.
Invece di pagare 4 rate per un totale di 1000 euro (e magari avere l'ultima rata dell'ultimo prestito tra 5 anni), l'indebitato arriva ad avere una sola rata di 900 euro, e l'ultima rata tra 10 anni.

Questo meccanismo è molto conveniente nel caso di stipendio sicuro; ah, ovvio, conveniente per chi presta! Fidelizzare in questo modo una persona permette alla finanziaria (o alla finanziaria della banca, sia chiaro, Compass ad esempio è quella di Mediobanca-Che Banca!), di "spremere"a tempo indeterminato il cliente. Sono queste persone, quelle senza rischio, quelle con stipendio "sicuro", insomma, dipendenti pubblici (sempre di meno) e pensionati (sempre di più) che riescono, nei limiti delle loro entrate mensili, ad ottenere prestiti e prestiti di consolidamento.

Avete notizie o esperienze a riguardo?

domenica 11 marzo 2012

Cose che ti fanno riflettere

I am prepared for the worst, but hope the best. – Benjamin Disraeli

Hoping for the best
But expecting the worst - Forever young, Alphaville

L'Economa è una lettrice onnivora (un tipetto che quando frequentava le elementari leggeva le Enciclopedie), penso che l'abbiate capito tutti.

Strana caratteristica dell'Economa è quella di avere delle.... delle... uhm, come possiamo chiamarle? Sinestesie letterarie? Allucinazioni economiche?
Insomma tendo a collegare citazioni e brani letterari con l'argomento del blog (vi ricordate di Mordo Nahum?).

Per caso qualche giorno fa mi sono imbattuta nella citazione di Disraeli mentre sentivo la canzone degli Alphaville.

I due neuroni cerebrali di cui sono ancora in possesso (Emisfero Destro ed Emisfero Sinistro, colloquialmente chiamati ED ed ES) si sono connessi ed hanno stabilito che la frase di Disraeli è una buona definizione della filosofia dell'Economia Personale. Quella degli Alphaville invece è un tantinello più pessimista.

Allora, mi devono portare alla neuro o c'è un fondo di verità?

giovedì 8 marzo 2012

Poscia, più che il dolor...

L'altro ieri mi sono accorta che la tessera punti quasi colma del supermercato da noi più frequentato era a zero punti.

Non avevo preso nota della scadenza della raccolta.

Ho perso 10 euro.

Il Radioamatore mi sta sfottendo a morte.

lunedì 5 marzo 2012

Cucina furba: rotolo di pollo e radicchio

Avvertenza: non è un piatto light, ma accompagnato da un'insalata risolve, come piatto unico, un pranzo o una cena. E'una ricetta che viene dai rotoli di pasta sfoglia di una nota marca, e l'ho solamente modificata un pochino. Con queste dosi, rimane un po'di ripieno, fruibile come secondo (riscaldato era ancora più buono).

Ingredienti

1 confezione di pasta sfoglia da banco frigo (già stesa)
200 grammi di petto di pollo
2 cespi di radicchio
200 grammi di panna liquida
150 grammi fontina o formaggio simile (io avevo sotto mano un "latteria")
1 porro
172 bicchiere vino bianco
Olio EVO
Sale q.b.

Preparazione

Pulire il porro e far imbiondire nell'olio. Aggiungere il radicchio pulito, lavato e tagliato a striscioline e far stufare. Nel frattempo tagliare il petto di pollo a cubetti, aggiungere al radicchio, sfumare con il vino e poi mettere la panna. Far cuocere una decina di minuti e far freddare; aggiustare di sale.
Al momento di "montare" il rotolo, tagliare il formaggio, aggiungerlo al composto e farcire con lo stesso il foglio di sfoglia, ripiegando per formare uno strudelone.

Mettere su una teglia ricoperta di carta forno e cuocere in forno a 180° fino a cottura della pasta.

Servire tiepido o freddo.

domenica 4 marzo 2012

Sabato pomeriggio. Sole.


Ore 13,30 del pomeriggio di sabato. Un sole primaverile in anticipo riscalda la pelle e l'animo di un'Economa alla finestra del bagno nella casa del Radioamatore a Paesello. I tetti hanno perso tutta la neve che la scorsa settimana ancora biancheggiava sorniona.

Il bagno è inondato di luce. Ed è lì che ti fregano. Perché hai scoperto dove è LUI. La tua perversione segreta, l'odore a cui non puoi resistere. Hai una maglietta bianca da lavare e che potresti benissimo sottoporre ad un bel ciclo di lavatrice, ma quegli aloni di deodorante...

Ci ho provato a far finta di nulla, ve lo giuro. Ci ho provato veramente.

Ma l'odore della maglia lavata a mano con il sapone da bucato, bhé, ragazzi, dà dipendenza!!!



PS: angolo dei referral nuovo sul blog commerciale!

sabato 3 marzo 2012

Ditemi perché...

... se un'Economa ha in contemporanea un cambiamento lavorativo e qualche intoppo nella vita quotidiana si ritrova con la mail piena, il blog trascurato e chilotoni di cose da fare in casa (tipo la spesa).

Comunque sono qui, viva e vegeta, eh.