Qualche mese or sono sono stata attratta da alcuni articoli sul web che parlavano dell'impresa di Kath Kelly.
E'un'insegnante inglese di circa 40 anni che a causa di una scommessa fatta mentre era sbronza (e meno male che io non bevo, ho subito pensato), ha vissuto per un anno spendendo una sterlina al giorno (escluse le spese per l'affitto e le bollette). Il suo scopo era quello di fare un memorabile regalo di nozze per il fratello con i soldi risparmiati.
Per Natale, mi sono autoregalata il suo libro (non è stato ancora tradotto in italiano); è una lettura non solo piacevole, ma anche interessante per capire le differenze tra Regno Unito ed Italia per alcuni aspetti della vita quotidiana.
La prima riguarda i supermercati; per la prima volta ne sono venuta a conoscenza più di 20 anni fa da persone che avevano vissuto a Londra. I supermercati hanno una sezione a prezzo ridotto per i prodotti deperibili vicini alla scadenza, o ammaccati, o un po'rovinati. E'valido per tutte le tipologie di prodotto, dai formaggi ai detersivi, passando per il pane e i prodotti da forno. A fine giornata, chi vuole, può risparmiare molto frequentando questi reparti. In Italia ne ho visto qualcuno in alcuni supermercati, ma penso che si diffonderanno presto.
La seconda è che le ditte quando pubblicizzano nuovi prodotti mandano campioni gratuiti a chiunque ne faccia richiesta (anche di mozzarelle, l'ho visto nel sito belga di una celebre casa produttrice di latticini italiana).
La terza è che i prodotti "primo prezzo" dei supermercati sono veramente "primo prezzo": esiste lo shampoo a 29 pence al litro, il sapone a 19 pence per tre pezzi e via così.
Inoltre, le librerie hanno un angolo di lettura in cui si possono sfogliare con calma i libri in vendita.
Questi esempi testimoniano sia una mentalità più propositiva da parte delle aziende, sia il fatto che gli anglo sassono sono meno "furbetti" degli italiani, che quando leggono "gratis" sono capaci di nefandezze inique.
Proprio sulla scia di questo, sto lavorando ad una traduzione culturale di alcuni consigli per risparmiare che ho trovato su siti inglesi e americani, per adattarli alle esigenze italiche.
Ah, Kath Kelly ha vinto la scommessa, ed ha regalato al fratello un'iscrizione a vita al National Trust (io avrei scelto altro, ma vabbé, ho una mentalità diversa....).
Quindi non vi sorprendete se sentirete di nuovo parlare di Kath Kelly su questo blog!
Da Verona, con Dolcezza
5 anni fa
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