domenica 21 settembre 2014

Perché si diventa Econome? Gli ultimi quattro giorni.

"Economa, accidenti, il corriere ha suonato alle otto del mattino e siamo dovuti scendere a ritirare NOVE buste"

L'Economa aveva letto la strana e mail del giorno prima, anzi, le NOVE strane e mail del giorno prima; le aveva scambiate per spam, prima di capire che erano la tracciatura di una serie di pacchi. Solo che si era scordata di avvertire i Parentes che quindi si sono trovati non preparati.

"Sono buste o pacchi?"

"Buste, buste. Ieri sono arrivati due pacchi dalla Mamma del Radioamatore"

"Di che dimensioni?" 

"Sono piccoli e leggeri e vengono dalla Ferrero"


"Ah, i due palloni mancanti del concorso dei Mondiali, bene, bene. Lo sapete che con i buoni vinti con la Henkel sono riuscita a prendere i flaconi di Dixan in offerta e due confezioni di Pril?"

Vedete la busta bianca a sinistra? Contiene detersivo per piatti in superofferta

"Ancora detesivo, basta!"

"Allora non vi dico cosa contengono le buste! Dovrete aspettare."

Dopo due giorni le bustone del corriere erano nelle mie manine. Sono state aperte, differenziate con cura e messe in posa, come delle grandi dive. In realtà non si sono fatte attendere troppo ed è sempre bello averne qualcuna sotto mano. Di cosa si trattava? 

Carta acquisto da cinquanta euro!

Erano carte acquisto vinte con Nivea. Vi faccio vedere anche le altre otto sorelline. 

E son bei momenti.

martedì 16 settembre 2014

ZZUB e "Invita i tuoi amici"

Ricordo a tutti la campagna Zzub "Invita i tuoi amici", attiva fino al 22 settembre. Questo è il mio referral, per maggiori spiegoni vi rimando al post ;)

Su, che sia io che LaVostraProf siamo in ballo! Non fateci fare brutta figura!!!

domenica 14 settembre 2014

Zzub e #noncelapossofare. Winter is coming

Dieci giorni fa abbiamo iniziato a pianificare le scorte invernali; detto così, sembriamo un gruppo di persone in attesa del millennium bug, solo un pochino fuori tempo.

In realtà una favorevole congiuntura di offerte speciali e mezzo di trasporto capace disponibile ha fatto in modo che potessimo pensare all'inverno con una certa calma. Il che, se si abita in un posto con la simpatica tendenza a riempirsi di neve e ghiaccio da dicembre a marzo, ha un certo senso. 

Sarà un inverno lungo e rigido: non parlo del meteo, ma di una serie di circostanze che ci sta convincendo a prendere tutte le misure necessarie con più impegno del solito, altrimenti #noncelapossofare

Come ci siamo organizzati? Io sto monitorando i prezzi dei beni di consumo che "vanno" di più a casa nostra. Quando un prodotto è al prezzo offerta ottimale, lo compro, magari usando i buoni (buoni Foresta, buoni pasto, buoni omaggio, buoni sconto). La mia short list (si parla di prodotti di marca) è questa:

  • Quadripacco maxi rotoli carta igienica: 1,99 euro se di marca, 1,49 se a marchio del supermercato
  • Latte UHT: 69 centesimi
  • Shampoo e balsamo: 1,99 centesimi (a prezzo pieno, la marca che compro di solito costa 3,49, cumulando offerte e buoni sconto sono arrivata a prenderli a 49 centesimi alla confezione)
  • Detersivo liquido per lavatrice: tutto buono se il flacone da 22 lavaggi scende sotto i tre euro e mezzo (stesso discorso dello Shampoo: trovato a 3,40, due euro di sconto, totale 1,40 contro i cinque e fischia soliti).
  • Detersivo per delicati: flacone maxi a 2,99 euro.  
  • Bagnoschiuma: anche a 99 centesimi, di marca, confezione di docciaschiuma da 200 ml.
  • Dentifricio: dai 99 centesimi all'euro e quaranta, dipende dalla quantità.
  • Detersivo concentrato per piatti: 99 centesimi, della marca cara al Radioamatore
  • Parmigiano o Grana: stagionatura "media" (12 o 18 mesi) dagli 8,9 euro al chilogrammo in giù.
  • Coca Cola: bipacco a 1,99 euro.
  • Acqua minerale frizzante: 0,25 a bottiglia.
  • Banane: 99 centesimi al chilogrammo.
  • Mele: 1,29 al chilogrammo. 
  • Patate e cipolle: 19 centesimi al chilogrammo, in Austria (eh, questa non è per tutti).  

Eccetera. 

E'una tecnica fattibile, basta iniziare con una somma (dai cinquanta ai cento euro) per approfittare delle prime offerte, poi il resto viene da solo. Si acquistano grosse scorte in superofferta di prodotti non deperibili e si rinnovano man mano quando l'offerta riappare (ad esempio, il detersivo per piatti va in offerta in una data catena due volte l'anno). Ogni due settimane confronto on line i volantini, e cerchio ciò che fa al caso mio: verifico i coupon e vai. Se si è proprio bravibravibravi (e noi lo siamo, vero?) si mettono nel fondo-offerte i soldi risparmiati (i buoni, la differenza tra il prezzo pieno e quello pagato) e si incrementa il malloppo. Arrivati ad un tot (150 euro, più o meno), il resto andrà nel barattolo dei risparmi. 

Qualche giorno fa mi sono arrivati i due buoni vinti con questa iniziativa: sto aspettando che entri in offerta il detersivo per lavastoviglie (che regalerò a Natale) per ritentare di nuovo il colpaccio. I detersivi in generale ormai si rigenerano: a forza di iniziative e concorsi, li prendo gratis o quasi cumulando il possibile e l'immaginabile. Sto distribuendo alle mie cerchie prodotti su prodotti: una volta vinto il concorso, mi serve nuovo spazio per altri acquisti. E shampoo, bagnoschiuma e detersivi vari servono a tutti.

Sto aspettando altre carte acquisto vinte con Nivea: andranno benissimo per comperare i prodotti freschi.

Winter is coming: celadevofarcela. 

sabato 13 settembre 2014

#zzub e #noncelapossofare. No comment

Confezione di bocconcini ratticidi. Ma con ingredienti naturali. #noncelapossofare


Zzub e #noncelapossofare: cura dei capi

Ieri abbiamo parlato del delicatissimo momento del bucato. Oggi passiamo ad una miscellanea di consigli di cura per i vestiti.

Il primo è il più difficile: siate ordinati (il che, per me, equivale al #noncelapossofare). Non c'è nulla di peggio del ritrovare una camicia che voi avevate amorevolmente stirato, e con fatica, piena di grinze dovute alla mal cura con cui era stata riposta. Purtroppo più un tessuto è sintetico meno è difficile la sua cura, ma cotone, lino, lana e tessuti naturali fanno bene alla pelle e meno sono tinti e meglio è.

Ogni mese io apro i cassetti dei vestiti, li svuoto, ripiego i capi e li ripongo in ordine (a volte si tende ad accumulare la maggior parte delle maglie nel cassetto più in alto, garantito al limone). Ad ogni cambio di stagione metto i foglietti contro le tarme. Sciarpe, guanti e cappelli sono riposti a parte; li tiro fuori solo quando è il momento (foulards e simili li uso praticamente tutto l'anno). 
Se trovate un buco su un vestito/calzino/canovaccio rammendatelo prima di metterlo a lavare: impedirete all'odioso foro di ingrandire le sue dimensioni. Usate le grucce adatte al capo quando appendete i vestiti nell'armadio: gonne, pantaloni e camice hanno esigenze differenti. Lavate le borse lavabili, spolverate quelle spolverabili secondo le istruzioni. Anzi, ogni tanto svuotate le borse, verificate che nelle tasche non ci sia più nulla e rovesciatele: non potete capire come i fazzoletti di carta riescano a rilasciare peluzzi in quantità! Di come attaccare i bottoni, abbiamo già parlato.

Le scarpe: prima di riporle a fine stagione, fatele passare dal calzolaio se ne hanno bisogno. Non c'è nulla di peggio di una scarpa malmessa al momento del bisogno; quindi riponetele anche già spolverate e lucidate. Il cuoio trattato con cura dura di più, quindi straccio, crema ludidante e nutriente e spazzola il più spesso possibile. Io sono anche maniaca dei lacci: quelli in tessuto li lavo spesso (con il sapone da bucato, ovvio); lo scamosciato è di difficile manutenzione, ma uno spray impermeabilizzante può aiutare.

I cassetti della biancheria personale sono sempre un dramma: riponete le calze in nylon nelle bustine (io le lavo a mano e le appendo con cura ad asciugare) per evitare che si smaglino. I reggiseni non dovrebbero mai essere conservati con una coppa ripiegata nell'altra (consiglio di una commessa di un negozio di lingerie). I calzettoni tendono a spaiarsi, e questo lo sappiamo: ripieghiamoli in modo tale che rimangano sempre assieme. Se ve lo chiedete no, l'elastico non si rovina. 

Io non uso profumabiancheria, ma se amate il genere scartate una saponetta e mettetela nel cassetto: quando sarà il momento trasferitela al bagno e sostituitela con una nuova. Il sapone terminerà la sua maturazione e durerà di più anche se usato spesso. I gessetti scolastici sono invece ottimi assorbi umidità. 

Quali sono le vostre dritte? 


venerdì 12 settembre 2014

Zzub e #noncelapossofare: il bucato

Io me lo ricordo lo sguardo di mia madre, quando mi lasciò nelle mani del Radioamatore: gli occhi dicevano "Poveretto, come sei capitato male".

Quando dopo qualche tempo, per scherzo, le dissi che avevo bruciato una camicia del Radioamatore con il ferro da stiro, non dubitò un attimo che non fosse vero.

#noncelapossofare

Insomma, non è che si fidasse molto delle mie doti da casalinga, e forse qualche ragione ce l'aveva, ma a tre anni e fischia di distanza posso dirlo con orgoglio: danni con il bucato, non ne ho fatti.
I primi tempi il dover caricare una lavatrice era un dramma: lavavo solamente i colori identici assieme, a trenta gradi, con i foglietti. Ora sono molto più elastica, ma qualche consiglio posso darlo a ragion veduta. 

Il detersivo: niente scorciatoie, più i detersivo è "di marca", meglio lava. Il malefico (e meraviglioso) Dash Ecodosi Pods 3 in 1 per cui feci una campagna in cui si prevedeva la distribuzione dei campioni ha creato un'orda di dipendenti. Costa un casino, ma ne val la pena. Le pods le uso solamente a pieno carico ed ho imparato ad inserirle in un capo da lavare (in un calzino, nella tasca dei pantaloni...). A volte la "pastigliona" tende ad incastrarsi alla guarnizione dell'oblò, con ovvie conseguenze sul bucato. Per il mezzo carico uso il detersivo liquido, e la mamma del Radioamatore, grazie ad una serie di offerte, è tornata anche ad usare il fustino in polvere per le alte temperature. Da vera esperta dice che per i panni "robusti" e bianchi è ancora migliore.

L'ammorbidente: non lo uso, mi è capitato di provarne uno dall'ottimo profumo, ma non ne vedo i veri vantaggi. Idem per i vari additivi (sbiancanti, igienizzanti...); uso invece i foglietti acchiappacolore, anzi, ne uso tre. Uno per i bianchi, uno per i colorati, uno per i neri; ah già, scordavo, li faccio asciugare e li riuso (nell'ordine in cui li ho scritti) fino a saturazione del colore.

La lana la lavo a mano con il detersivo per delicati e, a volte, con lo shampoo. Acqua gelida (soprattutto se è cachemire), strizzatura e non torcitura ed un bel po'di tempo a sgocciolare con il capo il più raggomitolato possibile. Stendere, possibilmente, in orizzontale.

Poi c'è il mio migliore alleato: il sapone da bucato. Alcune persone non ne amano l'odore, io non ne posso fare a meno. Polsini e collo della camicia? Pretrattare con sapone da bucato. Canovaccio della cucina? Prelavare con sapone da bucato. Calzettoni macchiati dalle scarpe? Sapone da bucato e ammollo. Stracci in microfibra? Guanti in gomma robusti (i panni in microfibra oltre tutto tagliano!) e sapone da bucato. Macchie? Indovinate un po'.... 

Ho accennato all'ammollo: un bagnetto prolungato in acqua (la temperatura dipende dal capo, se è possibile l'acqua deve essere molto calda) e detersivo o sapone da bucato può avere risultati insperati sui capi molto, molto, molto sporchi. 

Quali sono i vostri "trucchi" per il bucato? Ne avete da condividere? Parleremo poi di altri consigli per i capi!

Vi ricordo inoltre la campagna ZZUB "Invita un amico" grazie alla quale potreste farmi vincere un buono Amazon da cinquanta euro!

giovedì 11 settembre 2014

Zzub e #noncelapossofare... a seguire un'altra campagna

Dovete sapere che quando il Radioamatore sente le parole "Buzz marketing" inizia a tremare.

"Devo fare Buzz marketing" a casa nostra si traduce con "Sono iperattiva, nervosa, non tentare di interagire con me mentre scrivo nel vecchio portatile del 2004, ma in compenso il bagno è pulitissimo (quando sono sotto pressione inizio a pulire compulsivamente luoghi ed oggetti, ai tempi dell'Università lucidavo i ninnoli d'argento)".

Dicevamo che il Radioamatore teme il periodo in cui sono impegnata nel Buzz marketing perché ad ogni sua parola sbagliata potrei sbranarlo. 

Ma sto divagando, arriviamo al dunque: sono nel bel mezzo della campagna #noncelapossofare e quando ricevo una mail da Zzub con un bell'avviso: un'altra campagna. 

Due campagne di Buzz contemporanee corrispondono all'Armageddon e chi mi conosce lo sa

 immaginehome

Stavolta però è diverso, perché non sono io a dover fare il lavoro, ma voi: la campagna si chiama infatti "Invita i tuoi amici" ed è una campagna di reclutamento. 

Come funziona la campagna? Questo è il mio referral. Se attraverso il referral si iscriveranno almeno dieci persone, io parteciperò all'estrazione di un buono Amazon da cinquanta euro. 

E voi cosa ci guadagnate? Se avete costanza, amore per la scrittura e i social media e tanta curiosità, ci guadagnerete tante anteprime di prodotti e, come è successo a me, parecchi premi anche importanti. Se avete seguito sul blog commerciale la campagna "Share your Zzub" avrete potuto notare i prodotti testati e i buoni vinti dall'Economa.

Vogliamo quantificare? In un anno (2012) ho vinto il corrispettivo in buoni Amazon e premi della cifra che serve per acquistare un forno (verificato) e nel 2014 spero di poter bissare. Questo è l'aspetto materiale; per quello creativo è grazie a Zzub che ho imparato a modificare le foto e a creare video, proprio per le necessità delle campagne. 

Volete mettervi alla prova? Iscrivetevi o questa volta #noncelapossofare.


Zzub e #noncelapossofare: il dramma del diluvio

L'estate non è stata delle migliori, questo lo sappiamo tutti; i temporali sono stati continui e, purtroppo, ci sono stati parecchi danni a cose e persone.

Però in casa, abitando abbastanza in alto, si sta tranquilli, eh già.

Interno, sera, ora di cena; avevamo appena finito di mangiare e non avevamo ancora sparecchiato.

"Uh Radioamatore, guarda che temporale"

"Senti l'acqua come viene giù, Economa, andiamo alla finestra"

"Sì, sì. Uhhhh la pioggia è quasi orizzontale. Cos'è quella, grandine? Ma quanta..."

"Che rumore fa l'acqua"

"E certo, scende dai tetti. Senti... sembra una cascata"

"Eh sì, sembra proprio una cascata.... ECONOMAAAAAA ci diluvia in casaaaaaaa"

Girandosi, il Radioamatore si era accorto che dalla cappa della cucina, ricavata da un vecchio camino, scendevano le cascate delle Marmore di acqua sporca e nera.

Ovviamente, scatta anche il salvavita e rimaniamo al buio.

#noncelapossofare.

In questi casi è fondamentale principalmente una cosa: non farsi prendere dal panico.

Che sembra facile, ma.....

Invece serve veramente: tenere i nervi saldi permette di studiare le operazioni da fare. Nel nostro caso: mettere la bacinella dei panni sotto il Niagara, prendere lo straccio dei pavimenti per iniziare ad asciugare il possibile ed attendere pazientemente la fine del diluvio per ristabilire la disciplina della mia casa. Il tutto alla romantica luce della pila al Led amorevolmente retta dal Radioamatore.

Nel giro di 45 minuti la mia cucina era di nuovo asciutta, ordinata e profumata di pulito, comprese le stoviglie in precedenza abbandonate sul tavolo. Poi sono crollata a letto tipo pelle d'orso o quattro a spade, ma l'ho fatto lasciando tutto immacolato.


mercoledì 10 settembre 2014

Zzub e #noncelapossofare: il mitico sondaggione

Il mondo dei sondaggisti è un mondo curioso. Vendiamo i nostri dati personali e sensibili a chicchessia, in cambio di un corrispettivo in punti trasformabili in buoni Amazon (che, ormai, sono l'equivalente del petroldollaro nell'ecumene concorsistico).

Una volta o due l'anno, nella casella di posta del bravo sondaggista arriva LUI: il Santo Graal dei sondaggi, l'unicorno delle abitudini d'acquisto, l'Avalon dei buoni Amazon. Il mega sondaggio globale su tutto, dai media agli oggetti elettronici: paga gazillioni di punti, praticamente l'equivalente di dieci sondaggi.

A me è arrivato oggi. La mia reazione



Poi ho letto la mitica frasetta: "Il sondaggio durerà complessivamente circa 60 minuti".

Un'ora.

#noncelapossofare.

Un'ora a compilare caselline per un'Economa con la diplopia è praticamente impossibile. Ma. L'esperienza non è acqua. Non potendo l'Economa fare sforzi continuativi, ha imparato che:

Dividere un lavoro pesante in tanti micro lavori eseguibili durante un lasso di tempo prestabilito permette di portare a termine anche imprese inenarrabili.

Dovete fare le pulizie di fondo della cucina? Un ripiano per volta.
Dovete stirare un Everest di panni? Una ricarica del ferro da stiro senza caldaia, poi un altro compito, poi un'altra ricarica.

Eccetera.

Ora scusate, scappo: devo finire di lavare a mano un paio di cosette. Sapete, le ho lasciate in ammollo prima di inizare a scrivere il post.... 


martedì 9 settembre 2014

Zzub e #noncelapossofare: vediamo invece chi....

Per il progetto Zzub e #noncelapossofare il blog commerciale si sta arricchendo di tante storie!

Per il momento ce l'hanno fatta:


Nei prossimi giorni tanti altri dimostreranno che non sempre è vero quando si dice #noncelapossofare 
 

lunedì 8 settembre 2014

#noncelapossofare. I pantaloni bianchi del Radioamatore

Tempo di saldi estivi, qualche anno fa. Il Radioamatore compera un bel paio di jeans bianchi di una nota marca inglese.

Piccolo problema, si sporcano solamente a guardarli di striscio e si sa che il bianco tende ad ingiallire.

La mamma del Radioamatore, di buona lena, li lava a sessanta gradi in lavatrice.

Panico.

L'etichetta in pelle li macchia in maniera evidente. Un'attenta verifica delle istruzioni di lavaggio permette di constatare che la massima temperatura consigliata era di cinquanta gradi. Orpo, che precisione.

#noncelapossofare

Fortunatamente un'immersione dei pantaloni in acqua calda e bustina di prodotto smacchiante ha restituito al Radioamatore un capo perfettamente in ordine. E a me la certezza che la qualità della pelle dell'etichetta era infima.

Il consiglio è: verificate sempre le istruzioni di lavaggio dei capi e, possibilmente, acquistate solamente capi facili da gestire. La lavanderia in alcuni casi è un vero salasso!

domenica 7 settembre 2014

#noncelapossofare. La tintura per tessuti

Il fatto è che a quella maglietta a maniche lunghe con il coccodrillo tuo fratello ci tiene da morire.

Scoprire due inequivocabili chiazze gialline nel bel mezzo del capo di vestiario non è bello, e soprattutto è un chiaro segno che il BOSS (la mamma) ha di nuovo lasciato in giro a sgocciolare la candeggina.

E la maglia è nera.

Gioco di sguardi alla Sergio Leone: 

BOSS: "Era un po'sbiadita" 
Economa: "Sì, ma ora è rovinata. Perso per perso, proviamo a tingerla"
BOSS "Si può fare"

Comperiamo il colore per tessuti, inseriamo il tutto nella lavatrice ed aggiungiamo sale grosso come fissatore.
Parte il ciclo e tutto sembra andare per il meglio. Fino a quando per il bagno (e fortuna vuole che la lavatrice sia lì) inizia a spargersi un simpatico liquido scuro.

Mia madre blocca il ciclo di lavaggio e.... APRE L'OBLO'.

Avete presente Shining

#noncelapossofare

Il provvido arrivo del babbo ha sistemato tutto: il sale grosso aveva occluso il tubo di scarico. Rimosso il tappo e ripulito il povero bagno, abbiamo potuto constatare che la maglia aveva ripreso il suo splendore e che tutto si era risolto per il meglio. Con grande gioia del mio ignaro fratello.

Ergo il consiglio è: le istruzioni d'uso delle tinture per tessuti da lavatrice dichiarano che sia il sale grosso che quello fino vanno bene come fissatore nella tintura casalinga. Per evitare problemi di occlusione voi usate sempre quello fino.

I risultati, rispettando le dosi, sono ottimi; per di più, essendo la tintura solo per tessuti organici, il coccodrillo (ricamato in tessuto sintetico) non viene attaccato dalla tinta e rimane del suo colore originale!

#noncelapossofare. E so io il perché

Gli ultimi mesi dell'Economa non sono stati rose e fiori, per motivi seri. Per un periodo voleva lasciar perdere sondaggi e concorsi, Buzz marketing e promozioni. Poi ha capito che erano attività piacevoli, che la distraevano per qualche decina di minuti dai pensieri fissi e che potevano tutto sommato essere utili (e solo recentemente ha capito quanto).

Giugno: si sperava ancora nell'estate. Telefonata: "Cuginetta, il mio cellulare non va più. Me ne vinci uno?". 

Terrore. Panico. Morte. Distruzione. 

La flautata vocetta dall'altra parte della cornetta è quella di una cugina particolarmente coriacea che ha eletto l'Economa "Fornitrice di nuovo telefonino".

Perché non sto mai zitta e parlo dei concorsi? 

#noncelapossofare

Rispondo decisa: "Amore (e se io uso la parola "Amore" in una conversazione, sono alla canna del gas), non è che un cellulare si possa vincere da un giorno all'altro, però se hai pazienza vinco un po'di buoni Amazon e contribuisco all'acquisto." 

Silenzio dall'altra parte del filo. Risposta flautata "Quanto devo aspettare?". Controbatto "Puoi arrivare a settembre?".

Sì.

E quindi io partecipo alla campagna #noncelapossofare di ZZUB con il preciso intento di aumentare il monte buoni per il telefonino di mia cugina. Soprattutto perché alla mia pellaccia ci tengo e la cugina è decisamente concreta nei suoi propositi.

venerdì 5 settembre 2014

Settembre, buzz marketing e pioggia

Ultimo giorno di ferie, e in quindici giorni non ho scritto una benemerita. Ci ho avuto da fare e fortunatamente cose piacevoli, tra cui la mitica gita in Austria a comperare merci inutili all'Hofer con la soddisfazione di farmi dare un due di picche in tedesco da una commessa a cui avevo chiesto un'informazione in tedesco (segno che il corso di lingua base ha dato i suoi frutti).

Lunedì si ricomincia, e, stiamo zitti, non vedo l'ora di riprendere il lavoro (non sono normale, ma quando il lavoro piace....). 

Però.

Ho una sfilza di impegni presi da portare a termine, alcuni anche burocraticamente complessi e che avranno bisogno di concentrazione e dedizione.

Devo fare scorte a casa perché prima di partire ho svuotato lo svuotabile.

Il giro delle visite mediche mi sta chiamando e il collo ha bisogno di un ciclo di fisioterapie.

I polmoni mi chiedono da tre mesi "Quando arriva l'estate?" e non ho il cuore di dire loro che l'estate è stata come Santa Maria di Leuca: non pervenuta. 

Ed ogni tanto penso: #noncelapossofare.

Ma anche sì. Nuova campagna di ZZUB dedicata al rientro dalle ferie, e per la prima volta i due blog diventeranno tematici. Quello ufficiale sarà dedicato a consigli, trucchetti, dritte per facilitare il rientro e la vita quotidiana. Quello pubblicitario invece diventerà la solita miscellanea di racconti di persone che pensavano di non potercela fare ed invece alla fine ce l'hanno fatta, sulla scia del successo per l'iniziativa #myselfiestory.

Il che prevede un impegno non da poco da sommare al rientro. E sicuramente #noncelapossofare.