sabato 13 settembre 2014

Zzub e #noncelapossofare: cura dei capi

Ieri abbiamo parlato del delicatissimo momento del bucato. Oggi passiamo ad una miscellanea di consigli di cura per i vestiti.

Il primo è il più difficile: siate ordinati (il che, per me, equivale al #noncelapossofare). Non c'è nulla di peggio del ritrovare una camicia che voi avevate amorevolmente stirato, e con fatica, piena di grinze dovute alla mal cura con cui era stata riposta. Purtroppo più un tessuto è sintetico meno è difficile la sua cura, ma cotone, lino, lana e tessuti naturali fanno bene alla pelle e meno sono tinti e meglio è.

Ogni mese io apro i cassetti dei vestiti, li svuoto, ripiego i capi e li ripongo in ordine (a volte si tende ad accumulare la maggior parte delle maglie nel cassetto più in alto, garantito al limone). Ad ogni cambio di stagione metto i foglietti contro le tarme. Sciarpe, guanti e cappelli sono riposti a parte; li tiro fuori solo quando è il momento (foulards e simili li uso praticamente tutto l'anno). 
Se trovate un buco su un vestito/calzino/canovaccio rammendatelo prima di metterlo a lavare: impedirete all'odioso foro di ingrandire le sue dimensioni. Usate le grucce adatte al capo quando appendete i vestiti nell'armadio: gonne, pantaloni e camice hanno esigenze differenti. Lavate le borse lavabili, spolverate quelle spolverabili secondo le istruzioni. Anzi, ogni tanto svuotate le borse, verificate che nelle tasche non ci sia più nulla e rovesciatele: non potete capire come i fazzoletti di carta riescano a rilasciare peluzzi in quantità! Di come attaccare i bottoni, abbiamo già parlato.

Le scarpe: prima di riporle a fine stagione, fatele passare dal calzolaio se ne hanno bisogno. Non c'è nulla di peggio di una scarpa malmessa al momento del bisogno; quindi riponetele anche già spolverate e lucidate. Il cuoio trattato con cura dura di più, quindi straccio, crema ludidante e nutriente e spazzola il più spesso possibile. Io sono anche maniaca dei lacci: quelli in tessuto li lavo spesso (con il sapone da bucato, ovvio); lo scamosciato è di difficile manutenzione, ma uno spray impermeabilizzante può aiutare.

I cassetti della biancheria personale sono sempre un dramma: riponete le calze in nylon nelle bustine (io le lavo a mano e le appendo con cura ad asciugare) per evitare che si smaglino. I reggiseni non dovrebbero mai essere conservati con una coppa ripiegata nell'altra (consiglio di una commessa di un negozio di lingerie). I calzettoni tendono a spaiarsi, e questo lo sappiamo: ripieghiamoli in modo tale che rimangano sempre assieme. Se ve lo chiedete no, l'elastico non si rovina. 

Io non uso profumabiancheria, ma se amate il genere scartate una saponetta e mettetela nel cassetto: quando sarà il momento trasferitela al bagno e sostituitela con una nuova. Il sapone terminerà la sua maturazione e durerà di più anche se usato spesso. I gessetti scolastici sono invece ottimi assorbi umidità. 

Quali sono le vostre dritte? 


2 commenti:

  1. Scusa, ma, in questo momento #noncelapossofare !!
    La faccenda dell'essere ordinati e del riparare tutto prima di mettere via mi stronca sempre...

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  2. Prof, se si mette in ordine tutto prima, non si arriva al #noncelapossofare

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