lunedì 30 agosto 2010

Delle cose da fare al rientro dalle ferie.

Ferie finite. Depressione tendente ad infinito. Ritorno nei ranghi. Umore sotto le scarpe.

Bisogna reagire, quindi asciughiamo i lacrimoni, rimbocchiamoci le maniche e sotto con un po'di cose da fare prima di riprendere le nostre attività al 100%.

Check delle finanze (avevo scritto sull'appunto "Check in"!!!): controlliamo il nostro status economico finanziario, conti, investimenti, polizze, debiti. Fa bene farlo almeno due volte l'anno, per darci una regolata.

Iniziamo a pianificare le prossime vacanze: facciamo un budget basandoci su quanto abbiamo speso e tentiamo di iniziare a mettere i soldi da parte.

Un bel back up dei computer: tutti. Speriamo di no, ma forse un domani mi ringrazierete per il consiglio.

Verifica del guardaroba in vista dell'autunno: possiamo vedere cosa c'è, cosa non c'è e per cosa possiamo aspettare i saldi.

Beneficenza: facciamo una donazione "fuori stagione" ad una causa che ci sta a cuore. A Natale lo fanno tutti, ora potrebbe essere più utile.

Pulizia del portafoglio e della borsa da roba inutile: foglietti, fogliacci, scontrini, biglietti usati.

Iniziamo a chiedere gli scontrini ai commercianti? Così, per equità.

Iniziamo a stendere la lista dei regali di Natale: un bel foglio con il nome delle persone, la cifra indicativa e 4 o 5 jolly. Se vediamo qualcosa di adatto da qui a Dicembre, o vogliamo darci al fai da te, abbiamo tutto il tempo.

Prenotare una visita medica di controllo che rimandiamo da troppo tempo: il dentista, ad esempio.

Aprite l'armadio delle medicine e controllate le scadenze: buttate tutto ciò che è scaduto.

Organizzate l'ufficio di casa (è l'anticipazione di un post, questa....).

Altre idee?

sabato 28 agosto 2010

Cucina semplice: la pasta alla Carbonara

Il nostro super Turz commentando questo post ha dato un consiglio veramente buono: imparare a cucinare piatti semplici per evitare di dover comperare semi preparati o piatti pronti.

Dopo l'esperienza della Carbonara sulle Dolomiti, mi sono resa conto che questa ricetta è un jolly per il cuoco non proprio... ehm.... sì, diciamo per il cuoco dilettante che è meglio.

Ho già detto quali siano le precauzioni da usare per le uova crude (in sostanza: comperatele al supermercato in confezioni e usatele il prima possibile, lavandovi le mani prima e dopo averle maneggiate), quindi passiamo alla ricetta della.....

Pasta alla Carbonara

Ingredienti

  • Spaghetti: 80/100 grammi per persona
  • Olio EVO: 2 cucchiai per persona
  • Pancetta (meglio guanciale) a dadini: 40/50 grammi per persona.
  • Uova: 1 ogni due persone, per una persona dispari si consideri il solo tuorlo.
  • Parmigiano o pecorino grattugiati: un cucchiaio a persona.
  • Cipolla: a piacere (con mezza di Tropea ho fatto una dose per 4 persone).
  • Sale q.b.

Facoltativi

  • Pepe
  • Peperoncino
  • Vino bianco secco

Partiamo con i due NO fondamentali: nella Carbonara non ci va la panna da cucina e non va ripassata in padella.

Detto questo partiamo.

Mettete a bollire l'acqua per la pasta (salatela subito, così ci leviamo il pensiero, per i dettagli vedere qui). In un padellino buono, mettere a soffriggere la cipolla e l'eventuale peperoncino nell'olio, e toglierli quando l'una sarà imbiondita e l'altro scurito. A questo punto mettere la pancetta a dadini e far cuocere a fuoco vivace, la pancetta dovrà divenire croccante, se possibile; quando lo sarà, sfumare con l'eventuale vino. Se l'acqua è ad ebollizione, buttare la pasta. In una terrina di terracotta o ceramica o vetro da cucina (non di plastica, insomma) sbattere le uova con il formaggio grattato finemente, e salare un poco. Se la pancetta è cotta, spegnere il fuoco.

Ora viene il difficile.

Non appena la pasta sarà stata scolata "morbida", metterla immediatamente e caldissima nella terrina con le uova e mescolare energicamente per unire ben bene pasta e uova. Aggiungere poi l'olio con la pancetta e mescolare di nuovo. Coprire con un coperchio per un paio di minuti. In questo modo le uova rapprenderanno in maniera ottimale. Prima di servire, se non avete messo il peperoncino, mettete se vi piace del pepe grattugiato al momento.

Ci siete? Bene. Vi ho appena scritto UNA ricetta della Carbonara. Perché, vedete, la Carbonara ha una bella storia, che vi racconterò domani....

venerdì 27 agosto 2010

Lettera aperta a Denis il ragazzo boomerang

Ieri l'altro vi ho descritto la mia rabbia per questo articolo. Ho scoperto dai commenti che non sono stata la sola ad esprimere il mio disappunto (grazie Turz per il link a Mattia Butta).

I commenti a quel post sono stati tutti più o meno dello stesso tono: il blogger medio infatti è un 28/38 enne che descrive la sua vita di giovane adulto, con più o meno responsabilità. Allora ho deciso, da persona che rientra in questi parametri, di rispondere al signor Denis (e ai suoi genitori).

Lettera aperta

Gentilissimo signor Denis,

ho letto con sommo interesse la descrizione della sua attuale esistenza di "combattente". Combattente contro chi e cosa? Contro la forfora? Contro la soppressione dalla raccolta punti Barilla? Contro le truppe di Vega? No, perché la sua, caro ventottenne bambinone, mi sembra più che altro una vita da mediano, senza infamia e senza lode.

Vuole essere un carrierista? Bene, io alla sua età con una laurea in lettere avevo già messo le zampe sul lavoro "per la vita" che mi mantiene egregiamente, dopo essere passata per le esperienze descritte da La Noisette con gli stessi risultati economici. Anche Turz e Mattia Butta potrebbero darle delle belle indicazioni su questo aspetto. E poi, suvvia, con quel super titolo da barista non mi dica che non trova lavori saltuari migliori... o non le va, per caso, di faticare troppo?

Vuole essere un alternativo? Parta, vada in Inghilterra o in Australia e si mantenga con lavoretti saltuari per qualche anno (esperienze di miei amici, attualmente grandi professionisti nel loro campo). Usi la sua laurea in Filosofia per qualcosa di produttivo, o riprenda l'attività di barista (ah, no, avevo ipotizzato prima perché non lo fa...).

Soprattutto, dato che la sottoscritta Economa Domestica paga le tasse che finanziano i servizi che lei sfrutta, signor Denis, si metta una mano sulla coscienza e inizi a pagare le tasse anche lei, caro il mio bambinone, perché penso che si sia reso conto che i suoi coetanei un po'più posati o avventurosi la considerano solamente la quintessenza del bambino viziato.

La seconda laurea? La sto prendendo anche io, se vuole proprio saperlo, pagando con i miei redditi regolarmente tassati per libri e tutto il resto. Quindi caro il mio lottatore (?), si renda conto che quando avrà ottenuto il secondo "pezzo di carta" avrà più di 30 anni, un curriculum non invidiabile e uno stile di vita che non è né carne né pesce.

Rifletta anche su questa frase, e veda un po'se non si rende conto che è ora di darsi una svegliata.

Cordialmente vostra, L'Economa Domestica

mercoledì 25 agosto 2010

Denis il ragazzo boomerang e il Corriere della Sera

Oggi sulla versione on line del Corriere della Sera è apparso un articolo "di costume" riguardante Dennis, un ventottenne milanese che si vanta di vivere con 14 euro al giorno.

Poteva farselo sfuggire la vostra Economa? No, ovviamente. Se però non l'avesse letto si sarebbe risparmiata un bel travaso di bile. Ora vi consiglio di leggere attentamente l'articolo e qualcuno dei commenti.

Perché secondo voi l'Economa è furiosa con Dennis e con la giornalista che ha ben pensato di scriverci un articolo?

lunedì 23 agosto 2010

Soddisfazioni 2

Oggi ho preparato una carbonara per 10 persone. Le suddette sono tutte vive ed in buona salute.

venerdì 20 agosto 2010

Windfall. Cosa è successo di tanto notevole?

Sapete che l'hobby dell'Economa è partecipare a concorsi a premio.

Sapete anche che l'Economa ha vinto qualcosa.

Però non sapete tutta la storia, ed è giunta l'ora di raccontarvela. Pronti?

Ricordate la Follia dell'Economa? Durante quel fatale maggio la mia attività concorsistica per il 2010 ha iniziato a dare i suoi frutti: avevo vinto 400 euro (buoni acquisto) in un concorso. Dato che però non ci avevo messo ancora le zampe sopra, ovviamente non potevano entrare in alcun modo nel budget, ma sapevo che sarebbero prima o poi arrivati (pensavo a settembre). In realtà sono arrivati a luglio, assieme ad altri 200 che avevo vinto nel frattempo.

A luglio ho portato a casa altri 350 euro di premi, ed altri 600 fino ad adesso. Caspita. Fanno 1550 euro di premi, quasi tutti spendibili come danaro. Sono tanti, mannaggia la pupazza. Windfall, somma di denaro inaspettata.

Cosa ho deciso di fare con questa somma letteralmente caduta dal cielo?
Li spenderò. Tutti. Dal primo all'ultimo centesimo. Tuttituttituttissimi. Aggiornamento guardaroba, regali, viaggi, donazioni, Natale. Tutti.

Ok. Prima che chiamate la neurodeliri vi espongo la parte seconda del ragionamento.

I buoni hanno scadenza luglio 2011, quindi me li posso giocare a termine medio/lungo secondo la necessità. Non è che domani vado, entro in un negozio e ripeto la scena di Pretty Woman (abbiamo sognato tutti di farlo, ammettiamolo). Potrò togliermi parecchi sfizietti e completare cose necessarie: però vincolerò il corrispettivo della vincita in modo tale da renderlo "visibile".

Spiegone: non so ancora in che modo (pronti contro termine, buoni postali, bot...), ma bloccherò 1550 euro in qualche modo, per costruire con la mia windfall un fondo/pensione.

Che ne dite di questa idea? Aspetto suggerimenti.

giovedì 19 agosto 2010

Come risparmiare sul cibo

Vi avevo annunciato che con un certo stupore ho trovato tra le chiavi di accesso più frequenti al blog quella "come risparmiare sul cibo". E'un argomento che abbiamo trattato più di qualche volta, e che continua ad essere uno di quelli gettonatissimi; mi preoccupa un po' invece trovarlo così spesso come chiave d'accesso.

I consigli basilari sono quelli che vi ho dato, e ne potrete trovare altri sotto il tag "alimentazione".

Piuttosto, quali sono le vostre richieste e i vostri consigli? Sono prontissima a discuterne.

mercoledì 18 agosto 2010

Preoccupazioni

Quelle che ha un'Economa quando guardando i referral del blog scopre che parecchie persone entrano cercando "come spendere poco per il cibo"

martedì 17 agosto 2010

Soddisfazioni

Quelle che ha un'Economa quando una persona conosciuta on line per altre ragioni confessa di essere già stata sul tuo blog e di averlo trovato interessante.

lunedì 16 agosto 2010

Inglese per economi: Windfall

Windfall: somma di denaro che ci giunge inaspettatamente. Può essere un'eredità, un premio della lotteria o un ritrovamento.

I veri economi si preoccupano in primo luogo di come gestirla.

giovedì 12 agosto 2010

Le scarpe di Mordo Nahum

Quando c'è la guerra, a due cose bisogna pensare prima di tutto: in primo luogo alle scarpe, in secondo alla roba da mangiare; e non viceversa, come ritiente il volgo: perché chi ha le scarpe può andare in giro a trovar da mangiare, mentre non vale l'inverso.
"Ma la guerra è finita" obiettai: e la pensavo finita, come molti in questi mesi di tregua, in un senso molto più universale di quanto si osi pensare oggi.
"Guerra è sempre" rispose memorabilmente Mordo Nahum.
Primo Levi, "La Tregua"
Chi ha letto Primo Levi conosce bene questo dialogo: dopo la liberazione dal campo di sterminio, Levi compie un viaggio molto lungo per tornare in Italia. A Cracovia conosce un greco (un "supergreco"), Mordo Nahum, con cui stringe un legame di qualche giorno; Primo ha scarpe non adatte e soffre molto, Mordo lo aiuta e gli fa notare la sua sventatezza.
La filosofia di Mordo Nahum è concentrata in quelle tre parole "Guerra è sempre" con cui avverte Primo: bisogna sempre essere pronti, soprattutto al peggio, e farsi trovare preparati.
Oggi stavo leggendo sui giornali l'allarme degli economisti: la ripresa di inizio 2010 è stata solamente un timido riprendersi e non c'è sicurezza che dopo l'estate le cose vadano meglio. Sono passati tre anni dall'inizio della crisi (tre anni, sembra una vita), da quell'agosto 2007 in cui dagli USA arrivavano strani termini come "Subprime" e "Credit crunch".

In Italia in un primo momento la maggior parte delle persone come Primo Levi non aveva capito bene la necessità di trovare le scarpe prima del cibo: la propensione al risparmio, la certezza di un lavoro fisso per alcuni (statali e parastatali), il risiedere in zone ricche della nazione per altri, un'assistenza statale comunque molto diffusa, caratteristiche che rendono gli italiani diversi dagli statunitensi, ci hanno resi sicuri che le nostre scorte di cibo fossero comunque sufficienti per una breve guerra.

Qualcuno è stato Mordo Nahum. Qualcuno ha capito in tempo che bisognava preparare le scarpe.
Ho iniziato il blog un anno e mezzo fa e, nonostante allora l'ottimismo regnasse sovrano, ci avevo visto giusto quando sostenevo che la crisi non fosse ancora finita, anzi, che dovesse ancora iniziare. Questo inverno sarà lungo per tutti: spero che il Mordo Nahum che è nascosto in tutti noi ci permetta di avere le scarpe. Qualcuno le ha messe da parte negli ultimi tre anni, alle prime avvisaglie, chi un paio, chi di più. Altri stanno mantenendo il più possibile quelle che anno, magari portandole dal calzolaio a riparare. Altri si troveranno con i sandali in pieno inverno, come successe a Levi.
Sì, ma quali possono essere le scarpe invernali? E quali sono i metodi per conservarle? Cosa farebbe al posto nostro Mordo Nahum?

mercoledì 11 agosto 2010

Ritrovamenti domestici negli armadi

La Noisette (una delle 3 prof a cui affiderei un fanciullo per essere sicura che le sue conoscenze in italiano saranno di ottimo livello) ha pubblicato nel suo splendido blog un post intitolato "Archeologia dell'armadio quattro stagione" in cui ha descritto cosa abbia trovato nel suddetto nel corso delle sue pulizie estive.

Effettivamente ci ha trovato di tutto, e non mi stupisco, perché anche io nei miei armadi ho trovato manufatti assolutamente incredibili (tra cui i miei vecchi quaderni). Il problema è che il mio repulisti è iniziato un anno e mezzo fa (apertura blog...) e non è ancora finito.

La casa non ruba, nasconde, quindi negli angoli più impensati troverete della roba che Lord Carnarvon creperebbe di invidia.

Mi spiego meglio.

Ad esempio, ricordate le saponette degli alberghi che mi ero ripromessa di utilizzare? Sì? Lo stock è in avanzato stato di consumo, ma ogni tanto da qualche borsa spuntano nuove cuffie da doccia e nuovi kit di cucito (e spazzolini da denti usa e getta con dentifricio ideogrammato di corredo). Quindi il mucchio non cresce e non crepa, con mia grande rabbia.

In compenso il mio armadio dei vestiti contiene solamente abiti che posso indossare (nulla di troppo stretto, troppo largo, troppo ggiovane, troppo vecchio, troppo appariscente...) e che, effettivamente, indosso. Lo stipetto delle borse mi dà più problemi: abbondo di invernali e scarseggio di estive, ho tanto sportivo e poco da ufficio, ho gettato borse in seta e rimesso sotto una in tela e pelle di cui avevo scordato l'esistenza, ma ancora il tutto non va.

Delle scarpe sono orgogliosa: dopo ventordici anni non c'è nemmeno un paio di espadrillas, ma solo scarpe di pelle, belle, comode e mettibili (a parte un paio di tacchi alti che devo alternare a quelle utilizzabili).

Sull'armadio-libri scolastici stendo un velo pietoso, vi dico solo che dopo moooolti anni ho rinvenuto un libro del quinto che ritenevo disperso nella nebbia. Eppure era sempre stato lì, al posto suo, ma sepolto da tutti gli altri i suoi allegri compagnucci. In compenso non trovo più quelli del terzo e del quarto, mimetizzati tra quelli universitari.

E'stato l'armadio delle scorte in cucina a darmi la botta finale. Tra bottiglie di detersivo e detergente per superfici sono state rinvenute 3 confezioni di assorbenti (e li avevo appena ricomprati) e 5 confezioni di piastrine per macchinette antizanzare di 4 marche diverse. Tutte aperte. Tutte. Per fortuna che non avevamo ancora fatto la spesa, altrimenti avremmo sicuramente acquistato doppioni.

La storia comunque ha un lieto fine: tutto è stato avviato al suo destino consumistico, per la gioia dell'Economa super efficiente. Ma sono sicura che quando meno me lo aspetto da qualche cassetto spunterà un altro kit da cucito. Garantito al limone.


martedì 10 agosto 2010

Tormentoni e tormentate

Questo è un post polemico/di costume. Non è mia abitudine, ma questa volta lo scrivo.

Parleremo delle Ragazze di Ostia, o meglio, di Debora e Romina, le Calippe. I fatti sono più o meno noti: il 18 luglio SkyTg24 manda in onda un'intervista "balneare", una di quelle che si fanno d'estate come riempitivo, girata ad Ostia (la "spiaggia dei romani" per antonomasia).
Le solite domande: "Cosa fate qui, venite tutte le domeniche, come passate la giornata". Ma. C'è il "Ma". Rispondono alle domande "du'pischelle", con una cadenza romana abbastanza spiccata (romana, non romanesca), che descrivono la loro giornata al mare con un po'di imbarazzo e molta allegria.

Il giorno dopo vengono sottotitolate in un video di youtube in italiano "aulico" e scoppia la mania: centinaia di migliaia di visualizzazioni, tormentone istantaneo, le "Calippe" diventano in due giorni un fenomeno web.

Ecco. Questo post è in assoluto favore di Debora e Romina: due adolescenti (15 e 17 anni!), che si erano andate a fare una giornata di mare e si sono trovate in mezzo all'uragano. Perché nei giorni successivi le due ragazze si sono dimostrate molto più assennate (penso consigliate anche dalle loro famiglie) di quanto quei 52 secondi potessero far pensare se male interpretati. Stupite dell'accaduto, onorate, ma in fondo imbarazzate, della loro fama improvvisa, hanno fatto vedere ai media la loro gioventù normale, la loro spensieratezza, il loro volersi divertire come tutti.

Più innocenti e sicuramente meno snob di tanti commenti letti sul web.

Anche perché diciamocelo: tornando indietro alla nostra adolescenza lontana, mettiamoci nei loro panni. Come avremmo reagito noi, davanti alla telecamera, a 15 anni? Con un filo di imbarazzo e la risarella: esattamente come loro due.

Speriamo solo che Debora e Romina non siano travolte dal loro insolito destino nell'azzurro mare di luglio (che a Ostia il mare non sia proprio azzurrissimo è un dato di fatto, ma passiamola per buona) e che nel 2011 si godano finalmente il Calippo e la BiRa in santa pace, senza microfoni invadenti e sottotitoli astrusi.

venerdì 6 agosto 2010

Gioie di RaiStoria

Servizio del 4 ottobre 1977 sul fenomeno punk.
Riprese di una festa piena di ggiovani del tempo.
Uno dei ggiovani era Bob Geldof.