venerdì 31 agosto 2012

Imu Game/Riduzione del reddito: benzina (e due!)

E se non vi bastasse la promozione Colgate, ecco quella Ajax/Soflan/Fabuloso

Acquista almeno 3 prodotti delle linee Ajax, Fabuloso o Soflan
in regalo 1 Buono Carburante da 10 €

Compila la cartolina che trovi nel punto vendita o sul sito
www.complicincasa.it e spedisci entro 7 giorni a:
"FAI IL PIENO DI PRODOTTI-BUONO DA 10 €
C/O ICTlabs
UFF. POST. TERNI SUCCURSALE 1 C.P. 28
05100 TERNI

Massimo 2 premi richiedibili per singolo scontrino e massimo 4 premi per nucleo familiare.


Regolamento su
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Ps, date un'occhiata al regolamento, sono un po'più complicate le regole!

giovedì 30 agosto 2012

IMU game/Riduzione del reddito: Benzina!!!

E non si parla di un uomo bellissimo e sposato.
Avete uno Schlecker vicino casa? Avete il volantino dello Schlecker vicino casa? Sì? Per caso è segnalata un'offerta della Colgate in cui comprando 1 coppia di spazzolini in offerta a 1,19 euro e 1 dentifricio allo stesso prezzo si ha un buono benzina Total Erg da 5 euro? 
Bene, è solo la prima delle iniziative che danno buoni benzina che girano in questo periodo.

Vi scrivo le istruzioni per questa Schlecker, ma occhio, ce n'è una sugli esapacchi in cui il buono benzina è da 10 euro (non li ho ancora trovati).

Prodotti promozionati

Dentifrici Colgate Protection Caries/Antitartar + Whitening/Triple Action

Bisogna comperare 1 dentifricio e a scelta:

a) Colgate spazzolino Extra clean 2 pezzi (1,19 euro)
b) Colgate Plax colluttorio (2,49 euro)

Ogni coppia dà diritto a un buono, massimo 4 buoni per nucleo familiare

Si debbono spedire scontrino originale + i codici a barre (io ho fatto 1 scontrino per 4 coppie, speriamo bene) a:

"Fai il pieno di sorrisi - Buono da 5 euro"
c/o Ict Labs Ufficio Postale Terni Succursale 1 casella postale 28 
05100 Terni 
Entro 7 giorni dall'acquisto (validità dal 15 agosto al 31 dicembre 2012)

Spesa totale 9,52 (scontrino) + 0,60 di bollo. Se arrivano 20 euro di buoni mi vesto da ballerina brasiliana...

A domani per la seconda manche ;)

lunedì 27 agosto 2012

To whom it may concern

Quando Enrico Mattei arrivò nel 1945 ad essere nominato commissario liquidatore dell'Agip (Azienda Generale Italiana Petroli), questa era un carrozzone di stato fondato nel 1926 dal regime fascista. 

Nei successivi 18 anni Mattei trasformò il "carrozzone" in una delle aziende più moderne al mondo; tra le innovazioni più sconvolgenti dell'epoca ci fu quella di creare un sistema di welfare per i dipendenti e i loro parenti, attraverso assicurazioni, dopolavoro, colonie per bambini (in realtà la prima colonia Agip risale al 1936, quella di Cesenatico) e villaggi vacanze. 
Nel 1954 iniziò ad acquistare una serie di terreni a Borca di Cadore, a pochi chilometri da Cortina, in provincia di Belluno. I terreni erano su un pendio franoso, con un valore scarsissimo, e gli impiegati della sede centrale di Roma dovettero faticare non poco per cercare tutti i proprietari, alcuni dei quali emigrati ai quattro lati del mondo.

Affidò ad Edoardo Gellner il progetto per il Motel Agip di Cortina e, soddisfatto del risultato, creò assieme a lui il concetto di un villaggio vacanze per i dipendenti.

Gellner pianificò delle villette le cui fondamenta permettevano loro di "galleggiare" sulla frana. Piantò un bosco, in modo tale da rendere le strutture invisibili dalla strada ed integrate con un paesaggio alpino stupendo. Creò strutture comuni, come le colonie ed il campeggio per i figli dei dipendenti. In collaborazione con Carlo Scarpa, eresse una chiesa, Nostra Signora del Cadore, che rappresenta probabilmente il più importante esempio di architettura sacra in Italia nel secondo dopoguerra. Fu la prima chiesa con l'altare verso i fedeli, per dirne una. 

Sono passati cinquanta anni dal progetto, delle 600 villette previste ne sono state effettivamente costruite 260. Dopo la morte di Mattei, il villaggio è stato di proprietà dell'Agip fino agli anni novanta, quando le ville sono state vendute a privati (e, grazie al Cielo, vincolate sotto tutti gli aspetti storico artistici e paesaggistici), mentre le strutture comuni hanno avuto un destino di abbandono. 

Ogni tanto, le troupes televisive documentano questo sogno meraviglioso, soffermandosi su quanto sia stato visionario e innovativo.

Sabato l'Economa è andata a Borca. Voleva vedere la chiesa. Voleva vedere quella chiesa, di cui tanto aveva sentito parlare da chi aveva acquistato i terreni e aveva ricevuto il legno dall'Africa che ne costituisce il pavimento. Voleva vedere il luogo dove era Micha l'orso, col vizio di allungare le zampe sugli operai che lavoravano al villaggio e aveva avuto una dermatite difficile da curare. Voleva dar vita alle parole di tante persone che quel villaggio lo hanno tirato su, con le carte burocratiche, con i contratti d'acquisto, con le mani nude, i lavori da carpentiere e fabbro, con le litigate con Gellner per il trattamento del legname.

Sapeva che le villette sono proprietà privata, ma sperava nella chiesa. 

Risposta dell'ufficio turistico di Borca: "Il frate custode non c'è più, non sappiamo chi abbia le chiavi".

Per chi fosse interessato, questa è la situazione del più importante bene artistico prodotto dall'uomo sulle Dolomiti patrimonio dell'Umanità.

domenica 26 agosto 2012

martedì 21 agosto 2012

Come affrontare una riduzione del reddito: parte prima

L'argomento "riduzione del reddito" è abbastanza caldo in questi giorni. Anche perché oltre a quella effettiva c'è anche la riduzione percepita del reddito (sì, i prezzi aumentano, e tanto, per di più nei prossimi mesi si prevede un'ondata speculativa sui prezzi dei cereali).

Ad una riduzione del reddito, solitamente si risponde in due modi principali

a) Riduzione della spesa
b) Aumento degli introiti

Che detto così sembra pure semplice. Col fischio. Ci vogliono tempo, metodo e soprattutto tanta forza di volontà: probabilmente non sarete da soli ad affrontare questo percorso (se siete soli vi dovrete fare un discorsetto assai efficace...), quindi coinvolgete tutta la vostra famiglia/i vostri cari/le persone con cui dividete le spese. 

Il discorso che farete (o vi farete) è semplice: bambole, non c'è una lira quindi dobbiamo cambiare registro. Ad esempio, se avete figli adolescenti e/o che non si mantengono da soli, date loro un budget personale e una cifra fissa per gli extra ogni mese. Dovranno cavarsela con quella e se hanno bisogno di altri soldi dovranno guadagnarseli da soli. Quindi sì al pagamento di libri e tasse universitarie, no al party di facoltà e budget per i pranzi in Università. Idem per coniugi e compagni: budget stretto, tanto entra, tanto meno un tot esce. Detratte le spese fisse (mutuo, tasse, bollette eccetera), si deve sguazzare in quanto rimane. 

Questa riduzione del reddito può avere molti aspetti: potreste aver avuto una riduzione dell'orario di lavoro, quindi un aumento del tempo a disposizione. Oppure il vostro buono pasto è stato simpaticamente ridotto del 40% e vi trovate con un centinaio di euri in meno a disposizione ogni mese per l'alimentazione. Oppure, la fine mese arriva molto prima dello stipendio per l'aumento diffuso dei prezzi. Qui bisogna scendere nello specifico, ad ogni riduzione il suo metodo di azione. Alcuni consigli sono generali, un po'come il grigio: andranno su tutto.

Il primo ve lo fornisco subito: date un'occhiata al blog commerciale, ho postato qualche dritta e qualche richiesta campioni. Per caso avete aderito? NO? Male... male... ;)

mercoledì 8 agosto 2012

Come affrontare una riduzione del reddito

Questo è un post che avrei voluto scrivere da tempo, ma motivi prettamente psicologici ne hanno ritardato la pubblicazione. Però sto sentendo tante, troppe persone della mia età che, con poco preavviso, si sono trovate ad affrontare una riduzione del reddito.

Può essere la chiusura di una fabbrica.
Può essere una riduzione d'orario.
Può essere una cancellazione di benefit.

Può essere qualsiasi cosa, insomma. 

La reazione è spesso un misto di rabbia e di panico, ed è pienamente giustificata, soprattutto se si hanno spese fisse e una famiglia da mantenere, ed è una reazione che durerà qualche tempo. L'importante è saper reagire nel modo giusto: non aspettatevi la manna dal cielo, lo Stato è alla canna del gas, le aziende chiudono e dovete guardarvi intorno da subito, perché, se decidete, come hanno fatto tanti in maniera non proprio accorta, di godervi la disoccupazione o la mobilità senza cercare da subito una nuova occupazione o senza cambiare stile di vita, potreste trovarvi in una brutta situazione. Ergo, il primo consiglio è: non fate vaccate. Non lavorate in nero se siete in disoccupazione o mobilità, perché stanno facendo controlli a tappeto e se vi beccano non è bello.

Detto questo, passiamo ai fatti: quando si ha un evento di questo genere, bisogna agire in due direzioni: diminuire le spese, cercare di aumentare le entrate, ed entrambi gli obiettivi vanno cercati in maniera lecita perché il suddetto Stato alla canna del gas e le aziende stanno cercando in tutti i modi soldi freschi ed hanno intensificato i controlli sulle anomalie.

Dovrete darvi delle priorità: le uniche cose veramente necessarie sono un tetto e del cibo, quindi mutuo o affitto, bollette e da mangiare saranno i primi obiettivi da raggiungere. Quindi nel prossimo post (diviso in due parti, come i successivi), proveremo a dare dei consigli per ridurre le spese in questi due campi.

martedì 7 agosto 2012

Stanze di vita quotidiana. Parte seconda

A causa di un volantino delle offerte particolarmente allettante due loschi figuri si recano a far spesa in un supermercato diverso dal solito.

L'Economa, lista della spesa precompilata alla mano, è un po'spaesata perchè non sa bene dove siano i vari beni di consumo prestabiliti, quindi ci mette qualche secondo di troppo a cercare i prodotti.

Ad un certo punto, nell'inserire  uno degli oggetti nel carrello, nota che dallo stesso spunta una confezione di lacci gommosi alla Coca Cola che inspiegabilmente fanno compagnia a caffé e fesa di tacchino arrosto.

Sguardo interrogativo verso il Radioamatore che, con gli occhioni da gatto con gli stivali, flautato si giustifica: "Ho carenze di affetto, mi consolo con i dolci".

Che dite, a questo punto lo affetto veramente?

PS alla cassa sono uscite fuori anche una confezione di biscotti Bahlsen e due tavolette di cioccolato.

PPS non siamo ancora come i maestri, ma insomma... 

domenica 5 agosto 2012

L'ego dell'Economa

Hanno recentemente pubblicato uno dei deliri dell'Economa. Chi volesse rovinarsi l'esistenza con la lettura dell'immortale capolavoro può contattarmi in pvt!

mercoledì 1 agosto 2012

Più fuori dal coro che mai

Stimolata da La 'Povna, che in un suo interessante post ha detto i suoi due cent sulla questione dei Tirocini per l'Insegnamento, o come si chiamano, ho voluto rispondere con un'esperienza personale, non basata sul mondo dell'insegnamento, ma su quello dei concorsi pubblici.

L'Economa, che di mestiere fa la rompi(parolavolgareavostrascelta), qualche anno fa, seppur già impiegata, si iscrisse ad un concorso per vari motivi (tra cui alcuni seriamente lavorativi, ma questa è un'altra storia). Era uno dei pochi concorsi da parecchi anni che permettesse ai laureati in materie umanistiche di partecipare con buone possibilità di riuscita (materie d'esame, tra le altre, letteratura italiana, storia dell'arte, storia della musica, e simili).

L'Economa bella bella si presenta al test preselettivo con altri 30.000 candidati effettivi circa e fa la sua prova, che non le sembrava così impossibile soprattutto perché non aveva aperto libro a parte una storia del cinema italiano dalla nascita al neorealismo sfogliata durante un viaggio verso Torino in Intercity.

L'Economa, che con gli amici al bar si vanta di aver vinto vari premi ai quiz per locali, fa l'errore della pivella e risponde a domande dubbie che le hanno abbassato il punteggio e non passa il test per una domanda. Vabbuò. Capita. 

Quello che la sconvolge, però, è che comunque il suo era il duecentocinquantesimo punteggio (passarono il test circa 220 persone), e che più di 29.000 persone erano alle sue spalle. Ora, penso che di rompi(poteteanchecambiaremalaparolamailconcettorimanelostesso) come l'Economa che era lì per studio/fannullonismo estremo/varie ed eventuali alla prova preselettiva non ce ne fossero poi tanti.

Allora qualcuno mi spieghi: i laureati in materie umanistiche soffrono di disoccupazione cronica. Se avessi affrontato il concorso in altre condizioni come minimo mi sarei chiusa in casa con i libri dal bando di concorso alla prova (con questa tecnica persone laureate in giurisprudenza di mia conoscenza hanno vinto non uno, ma due concorsi pubblici...). La prova, come quella per i TFA descritta da 'Povna, era complessa, forse, non impossibile. Almeno la preselettiva, le altre non posso giudicarle, era perfettamente alla portata di un laureato con un buon background culturale. 

Perché questa strage? Prova presa sotto gamba? Impreparazione generica? Sovrastima delle proprie capacità? Io non l'ho capito, ma sono rimasta profondamente turbata da l'esito culturale di questa vicenda.