venerdì 12 settembre 2014

Zzub e #noncelapossofare: il bucato

Io me lo ricordo lo sguardo di mia madre, quando mi lasciò nelle mani del Radioamatore: gli occhi dicevano "Poveretto, come sei capitato male".

Quando dopo qualche tempo, per scherzo, le dissi che avevo bruciato una camicia del Radioamatore con il ferro da stiro, non dubitò un attimo che non fosse vero.

#noncelapossofare

Insomma, non è che si fidasse molto delle mie doti da casalinga, e forse qualche ragione ce l'aveva, ma a tre anni e fischia di distanza posso dirlo con orgoglio: danni con il bucato, non ne ho fatti.
I primi tempi il dover caricare una lavatrice era un dramma: lavavo solamente i colori identici assieme, a trenta gradi, con i foglietti. Ora sono molto più elastica, ma qualche consiglio posso darlo a ragion veduta. 

Il detersivo: niente scorciatoie, più i detersivo è "di marca", meglio lava. Il malefico (e meraviglioso) Dash Ecodosi Pods 3 in 1 per cui feci una campagna in cui si prevedeva la distribuzione dei campioni ha creato un'orda di dipendenti. Costa un casino, ma ne val la pena. Le pods le uso solamente a pieno carico ed ho imparato ad inserirle in un capo da lavare (in un calzino, nella tasca dei pantaloni...). A volte la "pastigliona" tende ad incastrarsi alla guarnizione dell'oblò, con ovvie conseguenze sul bucato. Per il mezzo carico uso il detersivo liquido, e la mamma del Radioamatore, grazie ad una serie di offerte, è tornata anche ad usare il fustino in polvere per le alte temperature. Da vera esperta dice che per i panni "robusti" e bianchi è ancora migliore.

L'ammorbidente: non lo uso, mi è capitato di provarne uno dall'ottimo profumo, ma non ne vedo i veri vantaggi. Idem per i vari additivi (sbiancanti, igienizzanti...); uso invece i foglietti acchiappacolore, anzi, ne uso tre. Uno per i bianchi, uno per i colorati, uno per i neri; ah già, scordavo, li faccio asciugare e li riuso (nell'ordine in cui li ho scritti) fino a saturazione del colore.

La lana la lavo a mano con il detersivo per delicati e, a volte, con lo shampoo. Acqua gelida (soprattutto se è cachemire), strizzatura e non torcitura ed un bel po'di tempo a sgocciolare con il capo il più raggomitolato possibile. Stendere, possibilmente, in orizzontale.

Poi c'è il mio migliore alleato: il sapone da bucato. Alcune persone non ne amano l'odore, io non ne posso fare a meno. Polsini e collo della camicia? Pretrattare con sapone da bucato. Canovaccio della cucina? Prelavare con sapone da bucato. Calzettoni macchiati dalle scarpe? Sapone da bucato e ammollo. Stracci in microfibra? Guanti in gomma robusti (i panni in microfibra oltre tutto tagliano!) e sapone da bucato. Macchie? Indovinate un po'.... 

Ho accennato all'ammollo: un bagnetto prolungato in acqua (la temperatura dipende dal capo, se è possibile l'acqua deve essere molto calda) e detersivo o sapone da bucato può avere risultati insperati sui capi molto, molto, molto sporchi. 

Quali sono i vostri "trucchi" per il bucato? Ne avete da condividere? Parleremo poi di altri consigli per i capi!

Vi ricordo inoltre la campagna ZZUB "Invita un amico" grazie alla quale potreste farmi vincere un buono Amazon da cinquanta euro!

Nessun commento:

Posta un commento