sabato 14 aprile 2012

Volevo scrivere un altro post

Ma mi è saltato all'occhio un articolo del Corriere on line di oggi ed ho cambiato direzione.

Crisi economica, 23 suicidi nel 2012

9 suicidi su 23 in Veneto, l'ultimo di un imprenditore agricolo. I dati sono della Cgia di Mestre, e possiamo parlarne a lungo, sia sul piano umano che economico. Volevo però riportarvi una parte del breve articolo

"Secondo i dati diffusi dall'osservatorio mestrino, il 49,6% delle aziende chiude i battenti entro i primi 5 anni di vita e solo da inizio 2012. "

Vi posso dire che spannometricamente, si chiude entro 3 anni, quando iniziano ad arrivare le tasse da pagare (ci si arrabbatta, poi con la mazzata si chiude).

«La grave difficoltà che stanno vivendo le imprese, soprattutto quelle guidate da neoimprenditori - dichiara Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre - è causata da tasse, burocrazia, ma soprattutto mancanza di liquidità. Sono i principali ostacoli che costringono molti neoimprenditori a gettare la spugna anzitempo"

Vero, soprattutto se l'investimento iniziale (racimolato grazie all'aiuto di amici e parenti, perché le banche ormai non prestano nemmeno con la garanzia di immobili) non si ripaga. I soldi fanno la vigna, ma la vigna non sempre fa i soldi.

"È vero che molte persone, soprattutto giovani, tentano la via dell'autoimpresa senza avere il know how necessario, tuttavia è un segnale preoccupante anche alla luce delle tragedie che si stanno consumando in questi ultimi mesi".

Qui l'asino non casca. Crolla. Il sistema industriale all'Italiana, quello basato sulla lira svalutata, il lavoro nero, la scarsa attenzione a ricerca e sviluppo, misure per limitare la concorrenza dall'estero, ha avuto successo fino all'inizio degli anni 2000. Ora non ci sono più le condizioni per inventarsi imprenditori, i garages trasformati in micro fabbriche non bastano più. Eppure, tante persone ci provano, investendo i risparmi di genitori o i propri, se hanno perso il lavoro. Aprono partite iva per riciclarsi come artigiani, soprattutto nell'edilizia in crisi, rilevano attività commerciali, senza avere la formazione necessaria. In un paese dove si cercano laureati in economia ed ingegneria, in scienze infermieristiche e statistica, ci si improvvisa capitani d'industria. Dove servono operai specializzati, personale turistico con conoscenza delle lingue e contabili esperti, si apre la partita IVA come manovale non rifinito. Forse, dovremmo ripensare un intero sistema economico?

4 commenti:

  1. Il problema è che quando non trovi lavoro e campare devi campare, spesso un lavoro te lo inventi. Soprattutto se non puoi più passare come apprendista...

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  2. ma in 5 minuti non ricrei un sistema economico...
    e bisognerebbe avere le palle per far qualcosa di concreto.
    se il nostro competitor è la china inutile fare tanto qui in italia.. se gli imprenditori chiudono qui e se ne vanno in china per puro tornaconto economico, che cavolo faccio io?? mi reinvento un lavoro per cosa?? non ha senso.

    Blocchiamo queste delocalizzazioni in qualche maniera per tenerci il lavoro in casa. Non possiamo arrivare ad ucciderci per un tozzo di pane, non possiamo arrivare ad essere contenti di guadagnare 600 euro al mese per otto ore di lavoro. Non possiamo continuare questo esempio di vita.

    Un mega ribaltone serve, assolutamente. Drastico e completo.

    ma è la mia personale opinione....

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  3. Io per dieci anni ho fatto l'imprenditrice in proprio insieme a ad altri soci autosfruttandomi, senza orari di sorta, week end compresi per mettere insieme uno stipendio mensile simile a quello di oggi, che da lavoratrice dipendente, lavoro otto ore al giorno e quando esco dall'ufficio il lavoro non me lo porto dietro.
    Vuoi mettere? Alle condizioni di come si fa impresa in Italia oggi non c'è gara.
    Elisa

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  4. @ kmagnet

    Purtroppo i dati sulle chiusure delle nuove aziende in Italia non sono incoraggianti

    @ Chiara

    Molti investitori stanno tornando indietro dalla Cina, e così anche molte multinazionali (vedi IKEA che produce anche in Italia). Purtroppo non è una notizia del tutto bella

    @ Sportelloutenti

    Tu però hai potuto sfruttare il bagaglio culturale per trovare un'altra occupazione. Molti non sono stati così oculati da investire in cultura...

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