domenica 1 novembre 2009

Il giuoco d'azzardo. Sì, no e perché?

All'Economa non piacciono gli eccessi, e questo penso che voi lo abbiate tutti capito. Prima di parlare del gioco d'azzardo in tutte le sue forme, ho quindi aspettato un po'. Sì, ho giocato a "Win for life", no, non ho vinto a "Win for life", no non intendo giocarci di nuovo. Come del resto al "Gratta e vinci" (una volta ne ho comperato uno da 3 euro!).

Gioco al superenalotto, a tutte le estrazioni. Sono una giocatrice modesta, con un budget preciso, una microscopica speranza e, spero, un po'di buon senso.

Negli ultimi anni, man mano che avanzava la crisi economica, si sono diffusi nuovi giochi legali d'azzardo, sia on line, sia in ricevitoria, che trasversalmente possono interessare tutti gli strati sociali e culturali della popolazione italiana. Non parlerò dei giocatori patologici, ma solo delle persone che ogni settimana, o ogni giorno, dedicano una sommetta alla speranza di migliorare il proprio tenore di vita. Tutto è lecito, basta usare la moderazione e il budget.

Le speranze di fare il "colpo grosso" sono poche, ma spendere un paio di euro a settimana (totale annuale 104 euro) è anche un buon rapporto costi benefici (ci possiamo stare, dai, a sognare la fortuna). Spendere un euro al giorno diventa già più pesante (365 euro all'anno, caspiterina, non son pochi!). Spendere cinque euro al giorno fa perdere uno stipendio l'anno, e non andiamo su cifre maggiori per non spaventarci. Il gioco d'azzardo è un buon esempio di
latte factor e come tale non va subìto nè combattuto, ma semplicemente gestito.

Misurate la vostra propensione al gioco d'azzardo in base alle vostre possibilità (io spendo due euro a settimana). Mettete la somma del mese da parte, e NON toccate quei soldi se non per giocare. Finiti quelli, au revoir, ci si rivede il mese prossimo. Gli esperti di marketing fanno affidamento sul nostro cedere all'aspetto ludico (il gratta e vinci) o sulla tendenza a rigiocare le piccole vincite, è nostro dovere fregarli con le loro stesse armi. In bocca al lupo!

3 commenti:

  1. premetto ... io non sono una giocatrice e credo poco nella MIA buona sorte (per lo meno al gioco)e penso che farò una cosa: invece di giocarli farò la formichina
    3 euro a settimana in un bel salvadanaio a prova di scasso (mio e di mio figlio ... già :( ) e alla fine dell'anno avrò un piccolo gruzzolo per comprarmi un bel regalino
    Cosa ne dici?
    Persino nel mio quadro astrale c'è scritto: lascia perdere il gioco ... non ti porterà a nulla !!!
    e quindi per vincere qualcosa mi tocca crearmi la vincita da me

    buona domenica e tantisssimi in bocca al lupo

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  2. Io sono una di quelle giocatrici da "due euro a settimana".
    In pratica quando vado a fare la spesa, entro nel bar che sta di fianco al supemercato e prendo un "gratta e vinci".
    Se vinco, lo giudico un buon segno ed allora gioco al "win for life" (una giocata da due euro). Se perdo me ne torno a casa.
    Detto questo, mi piacerebbe tanto leggere la tua opinione sul "gratta e vinci" e sul Win for life".

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  3. Volevo farci un post apposito, ho visto che l'argomento è di grande interesse.

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