lunedì 28 settembre 2009

E anche in Italia si parla finalmente del consumatore consapevole!

Pare che una nuova figura sia apparsa nell'universo italico: il consumatore consapevole o critico.

Io dico: finalmente!

In Italia non è mai esistita questa figura, di chiaro stampo americano o anglosassone. Il consumatore è sempre stato molto passivo, anche perché anni di mancanza di concorrenza in tutti i settori (benzina, alimentari, farmacie....), la scarsa diffusione della grande distribuzione e dei discount e una mentalità un po'perversa (tipico dei paesi: compro solo roba costosa per fare vedere che posso permettermela, anche se poi devo pagare a sofferenza) hanno fatto in modo che chi smercia abbia sempre avuto buon gioco su chi compera.

Ora no: siamo diventati come gli americani, cioè se dobbiamo spendere un euro, possiamo e dobbiamo spenderlo per il servizio, il prezzo, il negozio che più ci convince.

Abbiamo internet, ci informiamo sulle offerte, spulciamo si siti di aste on line, negli outlet, all'estero. Il risultato è che finalmente i prezzi si sono abbassati in alcuni campi, tra cui i prodotti di marca, che per di più ci inondano di concorsi.
Speriamo solo che, passato lo spavento della crisi, non torni tutto come prima!

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