giovedì 3 settembre 2009

Spesa furba 3: professionisti della spesa

In realtà, sareste tutti già pronti per affrontare una spesa furba con criterio, ma vi ho voluto ammorbare con questo terzo post che è la versione "professional" dell'argomento, cioè: se la nostra casa è un'azienda, produciamo ulteriore valore al momento di scegliere i nostri acquisti.

No, non chiamate la neuro, ora vi spiego.

Molti di noi, ad esempio, hanno il benefit dei buoni pasto, ed alcuni supermercati generosamente li accettano (con alcune limitazioni, ad esempio solo gli alimentari o metà dell'importo). Bene, se c'è un supermercato che vi sta comodo e accetta i buoni sfruttatelo senza pietà; di solito sono dei franchising di fascia medio/alta (leggi: supermercato caro), ma i prodotti a marchio sono spesso di ottima qualità e farina, zucchero, olio, possono essere comperati senza problemi. Se il punto vendita accetta i buoni anche per i prodotti per la detergenza, allora siamo a cavallo!!! In questo modo il nostro barattolo dei risparmi si godrà il doppio introito del risparmio da pranzo da casa e del risparmio da spesa furba.
Studiate sempre il percorso per andare al supermercato, trovate quelli più convenienti per voi (più vicini, che accettano i buoni, che hanno ampio parcheggio, che fanno orario continuato).

A che ora fare la spesa? O all'apertura, o alla chiusura, evitate il casino di mezza mattina o dell'orario di chiusura uffici. Gli scaffali sono meglio riforniti e si gira con più calma. Non fregate, e rispettate la lista della spesa: i supermercati hanno gli scaffali posti in maniera strategica per farvi spendere di più (product placement) ed i posti più ambiti sono le gondole vicino alle casse: evitatele come la peste. Guardate sempre il peso al chilo o al litro e le date di scadenza. Se hanno lo scaffale delle offerte, buttateci un occhio: una confezione di detersivo con l'etichetta rovinata contiene un prodotto che lava come tutti gli altri.

Tessere punti: segnatevi alle allerte via e mail del supermercato, a volte ci sono ulteriori sconti in giorni prestabiliti e se possedete la tessera (ad esempio, uno sconto del 10% se si spende più di un tot). Fateci caso, potrebbe aiutarvi a rimpinguare il barattolo dei risparmi (noi facciamo così, tot risparmiato, tot nel barattolo).

Ora mi vergogno un po', ma chiudo l'argomento con un fatto accadutomi dalla primavera scorsa. Se vi dicessi che l'economa da maggio ha vinto circa 2500 euro in concorsi a premio, ci credereste? Bhè, preparatevi al prossimo post!

2 commenti:

  1. l'economa da maggio ha vinto circa 2500 euro in concorsi a premio,
    Ecco, in effetti questo sarebbe un articolo interessante :)

    (specie dopo aver appreso che c'è gente che prende 120.000 euro l'anno :( )

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  2. Quelli non li prendo, ma i 2500 euro sono veri, e presto ci sarà un post apposito!

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