Confesso apertamente il mio debole. Adoro fare la spesa. Girerei per negozi di alimentari per tutto il giorno, anche se non devo comperare nulla. La mia perversione totale sono i negozi di alimentari storici o quelli vecchio stampo; ricordo con commozione Bologna e Parma, sotto questo aspetto il non plus ultra. Fui fulminata dalla food hall di Harrod's nel 1987, in Italia non esistevano ancora esposizioni di questo tipo, ed ho continuato a cercare l'eccellenza visiva e gustativa.
Esposto il mio delirio, passiamo alle cose serie: comperare cibo e consumabili spreme gran parte del nostro tempo libero (e del nostro stipendio). I bloggers americani hanno studiato una serie di tattiche al limite della paranoia per ridurre i costi della spesa. Calma e gesso, vediamo di trovare una via italiana al risparmio.
Come ho già detto per gli articoli da toilette, la prima fase è di esplorazione: analizzate il contenuto di ogni posto di casa vostra in cui c'è, o ci potrebbe essere, cibo. Smaltite le scorte. Inventatevi ricette che vi permettano di eliminare il salmone affumicato comperato per Natale e surgelato (ce lo abbiamo tutti, confessate), la confezione di besciamella pronta prossima alla scadenza, il tonno o la carne in scatola che "sono in offerta, compriamone 8!" (aggiungerò delle ricette con questi ingredienti), i crakers che ci guardano con cattiveria dallo stipetto del pane. L'opzione "pranzo da ufficio" è opportuna.
Tentate un record: quanti giorni riuscite a sopravvivere con le scorte senza fare la spesa se non per pane, latte (se non avete la scorta anche di quello UHT!) e frutta e verdura. Mettete i vostri rimasugli alimentari in bella vista e combinateli per studiare dei menù. Vi stupirete di quanto potrete andare avanti! Idem per detersivi e articoli da toilette.
FATTO? Bene. Ora pentitevi delle spese sbagliate (il burro al tartufo, ad esempio, sempre per le tartine di Natale: o mescolate burro vero e tartufo vero, o non vale! Il deodorante per ambienti all'orchidea di Timbuctù vi perseguiterà per un paio di mesetti, sappiatelo). Giurate a voce alta di non ripetere gli errori fatti (la penitenza la avete già avuta, dover ingurgitare quintali di cibo di cui non sospettavate nemmeno l'esistenza). Ora fate un bel respiro e riorganizzate la vostra vita e la vostra dispensa.
Al prossimo post!
Da Verona, con Dolcezza
5 anni fa
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