giovedì 2 settembre 2010

L'ufficio in casa

Come sapete ormai tutti l'Economa è una pericolosa psicopatica. Tipico suo atteggiamento è quello del voler organizzare l'universo mondo.
In uno dei suoi accessi meno pericolosi (immaginate gli altri) la folle ha deciso di creare un "Ufficio di casa". In cosa consiste? Semplicemente nello strutturare la burocrazia domestica come una burocrazia aziendale. Il che sarà anche da pazzi furiosi, ma ha una certa utilità in termini di spazio, tempo e soldi risparmiati.
Come cominciare? Penna, inchiostro e calamaio
Per prima cosa, inziamo dai materiali: le penne e le matite. Tutti abbiamo penne e matite ovunque per casa, ma quando le afferriamo per un appunto importante, non scriveranno mai. Quindi step 1: raccattate tutte le matite e le penne che sono in giro e mettetele sulla scrivania. Fate il test scrittura: se non scrive, cestino dei rifiuti, se scrive, mettetela in una scatola/borsa/busta. Temperate tutte le matite. TUTTE. Mettetele assieme alle penne. Se rinvenite gomme per cancellare, mandatele a far loro compagnia.
Ora, quanti punti/scrittura avete? Uno vicino ad ogni telefono, suppongo, uno per ogni scrivania, uno in cucina. Abbinate allora una penna ed una matita e posizionatele nel punto scrittura. Ad ogni evenienza saranno pronte per l'uso.
E la carta? I blocchetti per scrivere potranno essere creati da fogli stampati solo per metà, come ad esempio il retro di calendari, o da vecchie agende (ne ho alcune del 1992 che sono una favola per i conti). I blocchetti "buoni" metteteli da parte.
Un rotolo o due di scotch trasparente con relativo portarotolo dovrebbero troneggiare su ogni scrivania, assieme alla scatolina delle attaches (le attaches giacciono spesso abbandonate nei punti più impensati, dentro e fuori casa, raccoglietele, se necessario lavatele e mettetele nella scatolina).
Ora, trovate un cassetto e fatelo diventare il cassetto della cancelleria. Metteteci la borsa delle penne e delle matite, un temperamatite buono, i blocchetti di carta di riserva, la spillatrice e la levapunti, se siete maniaci come me anche la forafogli, ricambi di scotch, un tubetto di colla per carta e una scatola di puntine da disegno.
Fatto? Ora se finisce una penna, saprete subito come e dove trovarla. L'importante è rimettere ogni oggetto a posto dopo l'uso.
Ah! Avete presente le penne e le matite che regalano come gadget nei congressi e nelle fiere? Bene, sono una fonte preziosissima per il vostro cassetto della cancelleria, prendetene sempre una se ve la offrono (ho detto UNA, ok?). Se siete fortunati si rimediano persino gli evidenziatori!!!
La prossima lezione sarà più difficile: un archivio in casa.

6 commenti:

  1. Ahahaha!
    Fantastico!
    Anch'io da un po' di tempo uso il tuo metodo e mi trovo molto bene.
    Il tempo che non spendi a cercare le cose è tempo guadagnato, per cui sii ordinato.
    Credo che una frase simile l'abbia detta Gandhi.
    Sono curioso di leggere cosa scriverai a proposito dell'archivio.
    Grazie.

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  2. Io ho sette cassettini pieni di penne, matite, gomme e temperini. E nemmeno una scrivania, sob.

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  3. non vorrei sembrare disfattista, ma in casa non ho nemmeno un punto scrittura. in compenso, però, ho due cordless... ;-)

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  4. @ Tutti

    Sto facendo archivio. Poveri voi, vi sorbirete un post a riguardo.

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  5. Meraviglioso!!!! Anche io ho fatto una mossa del genere e leggere che anche tu lo hai fatto mi fa sentire meglio.

    Besos, Melampa.

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