sabato 9 ottobre 2010

Richiesta

Lo sapete che l’Economa non sa resistere al fascino dei promoter. No, cosa avete capito… non è che tacchini la gente che lavora, è che molto spesso i promoter propongono nuovi prodotti e regalino assaggi e buoni sconto (va detto che spesso poi acquisto l’oggetto della promozione, se mi convince). Poi è sempre un divertimento per il povero pendolare professionista dare uno sguardo a qualcosa di nuovo.


Quindi uso le pagine del blog per lanciare un appello: signori governanti della Stazione Termini e delle altre stazioni italiche, mettetevi d’accordo una buona volta!


Evitate che lo stesso giorno ci siano tre stand differenti che offrono prodotti e che poi per settimane non ce ne sia nemmeno mezzo! Ah, e dato che ci avviciniamo a Natale, non fate come l’anno scorso che era una tristezza, vabbè la crisi, ma anche i pendolari hanno diritto ad un po’ di distrazione ogni tanto, o no?


Grazie per l’attenzione.

3 commenti:

  1. questa è ciò che si chiama legge di compensazione universale: anche io vado sempre in treno, anche io incontro un sacco di promoter. ma tendenzialmente, se va bene mi annoiano, se va male proprio non mi vanno giù. quindi, dopo che io li ho snobbati, incontrano te e si tirano su il morale. e la legge di compensazione universale ringrazia.

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  2. Ho avuto sentore che presto... No, ancora non ve lo dico!

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