sabato 20 marzo 2010

L'Economa e l'allegro direttore poco sagace di un supermercato

L'Economa e famiglia hanno preso una decisione: non entreranno mai più in un dato supermercato e, forse, in tutta la catena a cui appartiene.
La ragione è di qualche interesse per i lettori del blog, quindi ve la riassumo e vorrei le vostre conclusioni.
Qualche tempo fa l'Economa concorsista aveva vinto un buono spesa da 100 euro con un concorso; ha deciso di spenderlo e quindi ha incaricato la di lei genitrice di accertarsi presso la cassa centrale del supermercato dove aveva effettuato l'acquisto se ci fossero problemi. Il personale ha detto che non ce ne sarebbero stati e quindi, dopo due giorni, trulla trulla ha riempito il carrello con 100 euro di merce per poi vedersi rifiutare l'acquisto perché "non ne sapevano nulla". La ciliegina sulla torta è stato il diniego maleducato e strafottente del direttore, che ha tenuto le mani in tasca durante tutto il dialogo. Ho riposato tutto, e me ne sono andata. Le mail di protesta alla ditta organizzatrice del concorso (che almeno mi ha richiamato) e alla catena di supermercati non hanno avuto esito.
L'Economa famigliola ha quindi trovato un altro supermercato un po'più lontano e che accetta i buoni pasto, principale condizione che cercavamo, dato che i due hard discount davanti casa non li prendono (per davanti casa intendo: attraverso la strada ed ho due bellissimi hard discount pieni di roba deliziosa). Non divaghiamo, però, e torniamo a noi.
Allora, il supermercato nuovo lavora molto sulle quantità (il vecchio non aveva banchi di servito, quindi era tutto a prezzo standard), soprattutto per carni, salumi e frutta. I superiori dell'Economa quindi sono riusciti ad ottimizzare la spesa con un accurato uso del freezer e del frigo, riducendo i viaggi frumentari da uno alla settimana a uno al mese, risparmiando sulla benzina nonostante la lontananza relativa. Abbiamo anche scoperto che sì, la raccolta punti del vecchio supermercato permette di riscattare 10 euro ogni tanto, ma che i prezzi erano comunque un tantinello fuori controllo, insomma era caro arrabbiato!
Siamo quindi lalleri e contenti della scelta fatta, un caso purissimo di Serendipità, se vogliamo.
Io ora vorrei beccare il direttore furbetto dei miei stivali e metterlo davanti ai suoi superiori per fare la mega scenata: per la sua ignavia hanno perso dei clienti fedeli e che spendevano un bel po'in quel supermercato e nella catena, il che in tempo di crisi non fa mai male per chi eroga i servizi.
Voglio solo sapere se la catena, vedendo che la tessera punti è ferma da qualche tempo, si decide a ricontattarmi. Vediamo un po'che succede.
Ah, che fine ha fatto il buono? Speso, ovviamente, in un ipermercato dello stesso circuito dove una gentilissima addetta non ha battuto occhio nello scontarlo (previo passaggio alla cassa centrale lo stesso giorno)! Ci ho comprerato anche un graziosissimo vestitino che mi sta un amore.

1 commento:

  1. Da grande farò il direttore maleducato e strafottente.

    Per sopprimermi prima di quel giorno -> guttatopo@gmail.com :-D

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