giovedì 8 dicembre 2011

Come muore un paesello

Il paesello del Radioamatore è un classico paese di montagna. C'è un buon turismo estivo, grazie anche ad una squadra di serie A che in luglio l'ha scelto come sede del ritiro, ma d'inverno la mancanza di piste da sci (ce n'è una sola) lo rende meno attraente.

Il paesello, da bravo paese di montagna alpino, è un paese sorto accanto ad un fiume e ad un lago artificiale: si sviluppa in lunghezza per parecchi chilometri.

Ci sono varie frazioni, con la chiesa, il bar, i negozi. Vicino a casa del Radioamatore c'era una bella piazzetta, con un bar pasticceria molto buono, una succursale delle Poste, una pizzeria, un centro estetico e un gioielliere.

Un anno fa, le Poste sono state rapinate da un balordo che ha ferito l'impiegata; dopo un paio di mesi, sono state chiuse per motivi di sicurezza. Il fatto che fosse una succursale ne ha accelerato la fine, ma il plesso principale è a circa 3 chilometri (eh, il paese è lungo); tre mesi fa, il bar ha chiuso.

Gli affari andavano benone per chi lo gestiva, intendiamoci, ma l'affitto preteso e i servizi offerti dalla proprietaria dell'immobile non lo rendevano più un buon investimento. Tanto che seppure alcune persone avessero dimostrato interesse per rilevare l'attività, ancora le vetrine sono sconsolatamente deserte e vuote (e noi non sappiamo dove andare a prendere il cappuccino).

Il mese scorso ha chiuso il centro estetico (affitto troppo alto) che si è spostato in un paese a 15 chilometri in un'altra sede della stessa società. Sono state licenziate due persone. Rimangono la pizzeria (che vivacchia in inverno) e il gioielliere (tentativo di furto con destrezza scampato 4 mesi fa).

Oltretutto, il turismo qui è prevalentemente basato sulle doppie case: con l'aumento dell'ICI/IMU parecchie saranno vendute. I servizi offerti dal paesello sono sempre meno (anche nelle altre frazioni stanno succedendo fenomeni simili), e la vicinanza con le verdi vallate Sudtirolesi sta facendo il resto.

C'è però una buona notizia: un albergo della piazzetta è nel pieno della ristrutturazione. Il proprietario, un giovane in gamba con esperienza in tutta Italia, vuole aprirlo per tutto l'anno, con tanto di bar.

Quella che vi abbiamo trasmesso è una storiella zen.

3 commenti:

  1. penso proprio di aver capito il posticino... sono stata due settimane in vacanza estiva a san vito, abbastanza vicino, no?!?

    bei posti, moltissimo..ma mi son sempre chiesta chi ci vivesse e come in inverno...

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  2. Si chiama urbanesimo (che non è l'adorazione di papa Maffeo Barberini).

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  3. @ Kia

    Penso che tu abbia proprio indovinato ;)

    @ Turz

    Sì, ma è triste....triste!!!

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