Gira su internet un presunto sonetto di Giuseppe Gioacchino Belli, che per onor di cronaca vi trascrivo:
Mentre ch'er ber paese se sprofonna
tra frane, teremoti, innondazzioni
mentre che so' finiti li mijioni
pe turà un deficì de la Madonna
Mentre scole e musei cadeno a pezzi
e l'atenei nun c'hanno più quadrini
pe' la ricerca, e i cervelli ppiù fini
vanno in artre nazzioni a cercà i mezzi
Mentre li fessi pagheno le tasse
e se rubba e se imbrojia a tutto spiano
e le pensioni so' sempre ppiù basse
Una luce s'è accesa nella notte.
Dormi tranquillo popolo itajiano
A noi ce sarveranno le mignotte.
Subodorata la bufala? No? Secondo voi Belli usava il termine "deficì"? Se pur lo avesse fatto, la trascrizione più probabile sarebbe stata "deficitte". "Atenei"? "Atenei"? Il concetto di Università moderno nella roma papalina era alquanto sconosciuto, e non parliamo di "pensioni", che in Italia furono introdotte come previdenza obbligatoria nel primo ventennio del ventesimo secolo. Il bufalometro (copyright Paolo Attivissimo) è schizzato a livelli critici.
Sotto il profilo stilistico, non ci siamo proprio, puzza di falso lontano un miglio: da brava fan del Belli, quindi, sono andata a prendere l'edizione critica dei sonetti, ed ho potuto verificare che questo non esiste nel corpus belliano. Economa Domestica 1- Finto sonetto del Belli 0
Da Verona, con Dolcezza
5 anni fa
Veramente dubito che si parlasse di Milioni ai tempi... basta la terza la quarta riga che sentir puzza di bufala
RispondiEliminaEsiste la possibilità che ci sia qualcosa di simile e questo sia un riadattamento...
Quando vado a casa controllo Trilussa :-P
Anche i "cervelli ppiù fini" che "vanno in artre nazzioni a cercà i mezzi" sono un fenomeno molto recente.
RispondiEliminaBrava Economa!
La metto nella lista con "Elsa Morante su Mussolini", "Marx 1867" e "Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura".
e poi Belli, preunitario, non avrebbe mai parlato di "popolo italiano", ma al massimo di popolo romano...
RispondiEliminavorrei capire chi può credere al fatto che questo sia un sonetto di Belli...
Il finto Belli ci ha pppreso come direbbe il mio romanissimo nipote.... seguito da un "ce beccamo zì"
RispondiEliminaElisa
Per la cronaca stamattina sul treno un signore davanti a me disquisiva con la sua compagna di viaggio dell'italico sfacelo e le ha promesso che in giornata le avrebbe mandato un sonetto del Belli scritto 300 anni fa ma incredibilmente attuale... ho avuto la tentazione di dirgli che era farlocco ma ho preferito fargli fare una figura di *erda a posteriori :-P
RispondiEliminaCioè adesso vanno pure a scomodare e infangare il Belli... Uff. Come mai non è ancora saltato fuori Nostradamus?
RispondiElimina(ma consola sapere che qualcuno riesce ancora avedere dietro le parole dello schermo :-)
@ Tutti
RispondiEliminaE'che noi abbiamo il bufalometro incorporato!
hai proprio ragione: il sonetto puzza di falso lontano un miglio, a discolpa dell'anonimo burlone, però, non è stato scritto per ingannare, ma solo per illustrare la situazione italiana (occhieggiando un diecino di percentuale a Belli e parecchio invece a Trilussa). Bufalo è il popolo bue della rete che ci crede e rimanda in giro con il tam tam!
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=_taN9noQuGQ
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