Lo facevo prima di iniziare a lavorare "da adulta". Facendo tanti piccoli lavoretti, di cui un giorno vi parlerò (ah, se avete figli, benedite il cielo che non abbia mai pensato di intraprendere la carriera di insegnante), avevo un rapporto molto "fisico" con il denaro (tipo, mazzette di banconote da dieci neuri da rimirare estasiata prima di versarle in banca).
Ora non più (maledetti bonifici), ma ho mantenuto una buona abitudine dei bei vecchi tempi andati: quando devo comperare un oggetto, valuto quanto del mio lavoro vale. Sì, proprio quante ore, giorni, o settimane, devo alzarmi alle 5,30, andare in ufficio, lavorare e guadagnarmi la busta paga per permettermi quello sfizio. Bhé, non ci crederete, ma nove volte su dieci rinuncio: non ne vale la pena!!!
Non avendo più il rapporto fisico con i soldi, riesco così a capire quanta fatica debba fare per comperare qualcosa, e funziona!
Sotto Natale è dura, lo so, ma ci si può provare. Are you ready????
Da Verona, con Dolcezza
5 anni fa
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