Siamo partiti dal presupposto che "è il centesimo che fa l'euro" (o, per gli anglofoni, "Look after the pennies, the pounds will look after themselves"). Dobbiamo iniziare a riempire il nostro barattolo, iniziando da qualche semplice dritta. Vi ricordate il fattore cappuccino? Bene, iniziamo ad analizzare le piccole spese voluttuarie e vediamo se possiamo ridurle partendo dal titolare della definizione.
So benissimo che è dura. Ci svegliamo presto la mattina, con i minuti contati, non facciamo colazione a casa e la facciamo al bar dell'ufficio. Costo in euro dall'uno e mezzo ai tre.
Proviamo a organizzare una colazione a casa? La prossima volta che andate al supermercato, stabilite una cifra, magari 5 euro, con cui comperare, ad esempio, due litri di latte ed una confezione di brioches o cornetti. Preparate la caffettiera la sera prima di andare a letto, alzatevi 5 minuti prima e tentare per una settimana di fare colazione a casa. Se reggiamo, avremo risparmiato 10 euro, avremo evitato di assumere troppi grassi (il cornetto è pasta brioches addizionata con un 50% di grasso, se ci va di lusso burro, di solito margarina a base di olio di palma), ed avremo ripreso una buona abitudine.
Il caffé al bar ce lo possiamo concedere per il dopo pranzo, in una pausa ristoratrice. Ah, ovviamente, i 10 euro vanno dritti dritti nel barattolo il venerdì sera.
Da Verona, con Dolcezza
5 anni fa
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