mercoledì 31 agosto 2011

Ho fatto la brava Economa e....

... come consigliano i vari economisti veri, per pianificare un budget ho stilato i conti del semestre. In realtà, il periodo di osservazione dovrebbe essere più lungo (al Nord i costi per il riscaldamento invernale sono abbastanza salati per evidenti ragioni climatiche, quindi incidono parecchio), ma già questo primo abbozzo ha portato a dei bei risultati.

Il primo è che il Radioamatore e la sottoscritta tutto sommato si sono dimostrati bravetti, nonostante i prevedibili piccoli disastri domestici caratteristici dei primi mesi di autogestione.

Il secondo è che Turz aveva stra ragione: vivere senza macchina è una gran bella cosa. Se ne sente la mancanza solo per gli spostamenti vacanzieri e per far la spesa nei supermercati fuori città (più forniti, convenienti e spesso abbinati a centri commerciali).

Il terzo è che vedi le spese sotto i tuoi occhi, ed è incredibile notare come quelle voluttuarie e/o d'impulso incidano sul volume totale. Ad esempio ho deciso di botto di non comperare più gratta e vinci, perché con quanto ho speso avrei potuto acquistare beni o servizi più utili e soddisfacenti (anche la semplice cena fuori...).

Quindi anche se è un'operazione abbastanza noiosa, il tenere un quaderno dei conti (o un foglio di calcolo, o tutti e due) effettivamente ha il suo perché. Ora passeremo al budget vero e proprio, tentando un bilanciamento.


7 commenti:

  1. è incredibile notare come quelle voluttuarie e/o d'impulso incidano sul volume totale

    Io ho smesso di prendere il caffè alla macchinetta (90 yen). Lo faccio in ufficio col bollitore e il nescaffe (che tanto anche quello della macchinetta è liofilizzato) e lo macchio con le piccole confezioni di latte che si trovano al supermercato per due lire.
    Costa molto meno.
    E se faccio conto di due caffè al giorno... 180 yen... per 25 giorni lavorativi al mese sono 4500 yen al mese, circa 40 euro.
    Sticazzi.
    Metti per 11 mesi, tolte le ferie e le assenze sono 440 euro all'anno. Metti che risparmio 400 euro, facciamo anche 350, tolti i costi per il barattolone del caffè e il latte... sticazzi (again), 350 euro all'anno mica sono pochi.
    Però a botte di 90 yen a caffè non te ne accorgi.

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  2. @ Mattia

    E'il cosiddetto Latte Factor, ne parlai nei primi tempi del blog ed è un argomento attualissimo!

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  3. Intanto anch'io non prendo più tè o cioccolata alla macchinetta (30 centesimi a botta), ci guadagno col portafogli e con la linea. Sul gratta e vinci, sto cercando di convincere il maritino, e ogni volta che vince qualcosa (due euro, dodici euro con la schedina), gli dico: eh, già, ma ne hai spese cinquanta in questi ultimi mesi. E lui sospira, dice di sì e ricomincia...
    Dovrò decidermi e tornare a segnare tutto, però. E' verissimo che vedere le spese che si accumulano nero su bianco, anche quelle più cretine (soprattutto quelle più cretine), è un bel freno al portafoglio!

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  4. @ La prof

    Vero Prof che ogni volta che NON prendi il caffé alla macchinetta metti l'equivalente nel barattolo dei risparmi? Vero che lo fai?

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  5. No... Li metto nel cassetto delle cartucce per le stilografiche, così nessuno li vede e nessuno li porta via ;-)

    (però non so se è valido: se non scendo nemmeno a vedere la macchinetta perché non mi viene voglia di bere il té, forse non è una vera rinuncia ;-)

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  6. La prof

    Tecnica perfetta, basta non spenderli. Per la seconda parte, è valido, tranquilla.

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  7. Se ne sente la mancanza solo per gli spostamenti vacanzieri e per far la spesa nei supermercati fuori città (più forniti, convenienti e spesso abbinati a centri commerciali).

    Per i supermercati hai ragione (è un compromesso fra il tempo impiegato ad andarci in bici o in autobus, il denaro risparmiato facendo la spesa là e il denaro risparmiato rinunciando alla macchina).
    Per gli spostamenti vacanzieri c'è sempre l'autonoleggio, che spesso è più comodo dell'avere una macchina propria:
    - hai sempre una macchina nuova;
    - puoi scegliere da quanti posti la vuoi;
    - puoi noleggiarla in un posto e restituirla in un altro (ad esempio per il tragitto casa-aeroporto);
    - appena non ti serve più, la restituisci così non la devi parcheggiare.

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