domenica 14 febbraio 2016

Inglese per economi: Wombling

Non si finisce mai di imparare. Ieri infatti sono stata resa edotta del fatto che "The Wombles" è stata una serie televisiva inglese andata in onda tra il 1973 e il 1975 la cui trama era basata su degli animaletti la cui attività principe era riciclare i rifiuti. 
Dato che l'Economa è culturalmente onnivora, la storia delle pantegane che vivono sotto terra a Wimbledon in una circostanza normale sarebbe stata sicuramente posizionata nel reparto "Se me lo chiedono a qualche quiz la so" del suo archivio cerebrale (che, tra l'altro, è la sezione di gran lunga più ampia del famoso archivio e probabilmente la più curata). 
In realtà, il termine in Gran Bretagna ha recentemente preso un significato ben preciso: dicesi wombling il raccogliere gli scontrini abbandonati al fine di ricavarne un vantaggio economico.
Il super Womble è il signor Stephen Auker, dotato anche di interessante canale youtube.  
Fin qui, sembra di parlare degli gnomi di South Park che rubavano le mutande per ricavarne un profitto: come per la biancheria intima, è alquanto difficile capire come un pezzo di carta stropicciato e spesso sporco possa regalare qualche soddisfazione in dindini. In realtà (mi dispiace signori gnomi), il sitema per ricavare denaro dagli scontrini in UK è abbastanza chiaro: i supermercati (Asda ad esempio) hanno un programma in cui se la stessa spesa (minimo otto pezzi per Asda) sarebbe stata più conveniente del 10% da anche un singolo loro concorrente restituiscono un voucher pari alla differenza di prezzo più un 10% sotto la forma di buono acquisto.
Il signor Auker, che è un pensionato, ha fatto di questo suo hobby un mestiere (ricava circa 200 sterline al mese da questa attività, ma ormai è divenuto un personaggio pubblico e penso che questo conti economicamente).

Voi direte: "E allora? In Italia una cosa così ce la sognamo, anche se usassimo solamente i nostri scontrini senza andare a raccogliere quelli zozzi in giro". Avete ragione, in effetti: da noi niente buoni spesa. Qui gli scontrini possono servire solamente per altro:

- Concorsi a premi
- Catalina
- Premi sicuri
- App con cashback

Anche senza andare a caccia dei cosiddetti "scontrini orfanelli" in giro. Bastano i vostri. Certo, se uno scontrino abbandonato nel carrello che avete appena preso al supermercato vi permette di avere un buono da 10 euro da spendere in detersivi è tutto di guadagnato (successo a me, era la Missione risparmio Dixan) vi lascio il dubbio su cosa fare, e se abitate vicino ad un negozio dell'insegna Acqua e Sapone non è raro che riusciate a guadagnare qualche buono da 25 euro per l'iniziativa Victoria Procter and Gamble. All'ora di punta i reparti dove scivola la spesa alle casse si riempiono di scontrini lasciati lì dai clienti, e li raccolgo assieme alla mia spesa e al mio scontrino. In questo modo ho potuto regalare al mio ente benefico del cuore cinque coppie di flute da champagne nuove di zecca ed imballate, perfette per la riffa: iniziativa Ferrero legata all'acquisto di pralines natalizie.

Nel blog commerciale, quindi, troverete sempre più spesso iniziative legate agli scontrini. E non scordate i Catalina!

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