domenica 18 settembre 2011

Sì, ma.... come organizzare un patrimonio?

Qualche giorno fa mi è stata fatta una domanda da un milione di dollari, che ha un po'messo in crisi la vostra Economa Domestica: "Quali sono le basi dell'investimento?".

Caspiterina, mi sono detta, ecco qui sciorinato uno dei dubbi principali di qualsiasi persona che voglia avere almeno un'idea di come proteggere il proprio patrimonio, o parte di esso. D'altra parte, se ci pensiamo bene, nessuno, se non i genitori illuminati e chi segue corsi di studi specifici, in età adolescenziale e giovanile riceve un'istruzione sia sulla gestione delle spese sia sulle basi dell'investimento.

Stranamente, anche il Corriere Economia della scorsa settimana affronta questo argomento: evidentemente, le notizie che arrivano dai tg stanno convincendo tante persone di buon senso ad affrontare in maniera mirata la gestione dei propri soldi, pochi o tanti che siano.

Dopo un'accurata analisi in giro per il web e sui libri che la mia capoccia dura mi ha portato ad analizzare dopo averci sbattuto il naso (e, fidatevi, partire da zero in questo argomento è dura), ho verificato che secondo gli esperti esiste un preciso schema di suddivisione dei nostri liquidi.

Esso è formato da:

1) Un fondo d'emergenza
2) Il grosso degli investimenti
3) Gli investimenti casinò

Del primo abbiamo già parlato più volte, ma oggi inizieremo a dare delle indicazioni ben precise, per poi passare successivamente agli scogli duri del secondo e del terzo.

Il Fondo d'emergenza

Chiamatelo cuscino, chiamatelo coperta di Linus, ma fatelo il prima possibile, soprattutto se avete un mutuo e/o prestiti da restituire. Deve essere il vostro primo pensiero quando ritirate la busta paga, dovete incrementarlo con le varie tecniche del Money for Nothing, insomma, fatelo.

Secondo i bloggers americani, monitorate per almeno sei mesi le vostre spese, e fate un budget di previsione: il fondo di emergenza dovrà essere pari a tre mesi di spese (comprensive di rate e mutuo) aumentando di un mese per ogni figlio.

Decidete quanto togliere dalle vostre entrate per iniziare il fondo, e quando vi arriva lo stipendio, o in un giorno preciso del mese, mettete la somma da parte.

Dovrà essere la vostra prima preoccupazione.

Dove mettere i soldi? Devono essere accessibili, ma non troppo. Io per il fondo ho iniziato così: primi 50 euro in Poccellino, poi libretto postale (fino a 1000 euro), infine conto deposito a zero spese.

Inoltre, siate rigidi sull'utilizzo di questo cuscino, scrivendo dei campi precisi per cui ammettete l'utilizzo: mi vengono in mente salute (per prima), riparazione casa, elettrodomestici, auto, bollette più care del previsto causa aumenti, multe.

Se doveste svuotare per una di queste ragioni il fondo, reintegratelo il prima possibile.

Una volta fatto questo, bhé, siamo ad ottimo punto: la maggior parte delle persone non può affrontare spese impreviste di 500 euro, noi saremmo pronti a rovesci ben peggiori.

Si passerà quindi al grosso degli investimenti: quelli che ci serviranno per la casa, la pensione, i rovesci maggiori, le spese per i figli.

1 commento:

  1. Io accantono ormai, quando posso, sulla carta ricaricabile per le mie spese (libri, su tutto), e sul libretto postale per il resto. Di solito svuoto, ma appena posso rimetto. E' tutto un andare e venire. Che stress!

    (ma è vero che, se non avessi prelevato dallo stipendio e "nascosto" nel libretto postale, per poi attingere alla bisogna, in certi mesi saremmo stati nei guai!)

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