giovedì 25 febbraio 2010

Il curriculum vitae ovvero ho visto cose....

Per una serie di motivi che è un po'lungo spiegare qualche tempo fa l'Economa si è trovata nel bel mezzo di una selezione di personale, e, cosa strana, era dalla parte di chi doveva visionare i curricula.

Diciamo che da questa esperienza ho capito molte cose, tra cui il fatto che informatica ed italiani NON vanno a braccetto.

Dopo questa premessa, posso permettermi di dare qualche consiglio, basato sulle casistiche che più danno ai nervi ai selezionatori. Sì, perché la prima scrematura è data proprio da questo fattore: più il selezionatore va fuori dai gangheri, minori solo le possibilità anche remote di assunzione.

Quindi, se vi chiedono un curriculum, una lettera di presentazione ed una copia del documento, il tutto oramai va per e mail, avete quattro possibilità.
  1. Usare tre formati diversi del genere più improbabile e sconosciuto possibile, che il selezionatore, di solito Microsoft munito o se va di lusso utilizzatore anche di Open Office, non potrà aprire se non previo scaricaggio di applicazioni varie. Livello incavolatura: tendente ad infinito
  2. Usare tre formati diversi di uso comune o una cartella zippata: il selezionatore dovrà armeggiare un po' per aprire i files pesanti, e non è un bene. Livello dell'incavolatura: abbastanza sostenuto.
  3. Usare per tutti i file lo stesso formato, di solito il .doc, ma mantenere i files separati. Il selezionatore comunque dovrà aprirli tutti e tre. Livello dell'incavolatura: sostenibile.
  4. Trasformare i tre files in un'unico .doc (benino) o .pdf (se è un .pdf testo, siete dei grandi). Con il primo ci possono essere rallentamenti (se applicate le .jpg o .tif o .bpm su un word rimangono pesanti), con il secondo il selezionatore gioirà come Grosso dopo il gol contro la Germania. Livello dell'incavolatura: assente, anzi vi adoreranno.
Inoltre, evitate i servizi di maximail o jumbomail, che faranno fare giri assurdi ai selezionatori. Soprattutto, se siete abbastanza masochisti da optare per questa soluzione, non impostate per il link scadenze brevi (tipo 24 ore che scadevano di domenica, visto con i miei occhietti santi), ma optate per 15 o 30 giorni. Mai e poi mai vi richiameranno se il link è scaduto!!!

Ovviamente, la mail deve essere "leggera", e gli allegati leggibili.

Non barate. Armeggiate voi con il PC fin quando non trovate la soluzione, chiamare il/la nipote ventenne vi metterà davanti al rischio di essere sgamati se non saprete rifare quanto proposto nella mail. Se proprio siete frane, scrivete passo passo il procedimento che l'astuto/a quadrilustre metterà in pratica, ed esercitatevi a ripeterlo.

Detto questo, il prossimo post è sulla fase 2: cosa si troveranno davanti i selezionatori nel momento in cui apriranno i vostri allegati???
Il seguito alla prossima!

3 commenti:

  1. L'ultimo curriculum vitae l'ho dovuto scrivere ieri.... in effetti mi sono limitato a dare un'aggiustatina ad un documento che mi segue da tanto, e che nella prima versione era un file scritto in WordStar (quando ancora WS era l'editor di testi più utilizzato, e windows non esisteva ancora).
    Hai ragione.... l'ho spedito in formato .pdf :-)
    Non me la sento comunque di colpevolizzare chi usa il formato .rtf (rich text format), perchè nel mondo windows salvare un .pdf implica l'utilizzo di Acrobat, che è un programma a pagamento.
    Io sono un utente Mac (a casa ho quattro mac, e solo mac), e le cose sono molto diverse. Il .pdf è implementato nativamente....
    Con mela-p dai il comando di stampa da QUALUNQUE applicazione, e ti basta un click sull'icona "PDF" per salvare immediatamente il file.
    In effetti però, a pensarci bene.... se uno usa Windows.... fanno bene ad escluderlo a priori dalle selezioni :-))))

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  2. ...eh lo so, ma di solito i PC aziendali sono tutti ZioBillMuniti ed a quello ci dobbiamo attenere.

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  3. @Bormioli Rocco :-)
    No, salvare un .pdf implica l'utilizzo di PDF Creator o PDF995 o altre amenità simili, che sono aggratis. Acrobat Reader per leggerli è aggratis pure lui. SumatraPDF per leggerli senza il rischio di beccarsi virus è ancora più aggratis.

    WordStar, che ricordi...

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