Seguire la maestra porta l'Economa a scoprire nuovi mondi culinari, e le persone che le sono accanto ad assaggiare cibi all'apparenza perfettamente normali, ma con l'ingrediente segreto che stupisce tutti (e che, carogna, rivelo solamente dopo l'assaggio).
Ieri, complice una pizzata in programma e la possibilità di ospitare due amici per il dopo cena, l'Economa ha provato la terza opzione (torta con l'aceto).
Quindi, per questa torta, avrete bisogno di:
- Una teglia piccola (la mia era rettangolare, grande più o meno come un foglio A4).
- Una spatola
- Una bilancia
- Un cucchiaio
- Un cucchiaino
- Una tazza
Ingredienti
- 170 grammi di farina
- 170 grammi di zucchero
- 3 cucchiai colmi di cacao amaro
- 1 cucchiaino di bicarbonato
- 1/2 cucchiaino di sale
- 6 cucchiai di olio di semi + quello necessario per ungere la teglia
- 1 cucchiaio di aceto bianco
- 250 ml di acqua
- Zucchero a velo
Procedimento
Preriscaldare il forno a 180 gradi. Cacciare dalla cucina tutti gli esseri umani in giro per casa perché potrebbero prenderti per pazza e farti rinchiudere nel vicino ed accogliente CIM. Ungere la teglia, mettere gli ingredienti secchi e mescolarli per ottenere un sabbione cacaoso omogeneo e senza grumi (il malefico cacao amaro....). Aggiungere i sei cucchiai di olio, l'acqua e mescolare per avere una "pastella" densa ed omogenea (che fin qui si può mangiare anche a cucchiaiate); a questo punto, mettete l'aceto e mescolate molto, molto, molto velocemente (l'impasto inizierà a friggere) per poi ficcare in forno per 35/40 minuti.
Sfornare, far raffreddare e possibilmente mettere in frigo fino al momento di servire con zucchero a velo (non avevo panna montata sottomano, come suggerisce l'Araba per completare la goduria).
Il risultato? Richieste di bis e teglia spolverata in tempo zero.
Nota di costume: si fa presto, non si sporcano che poche cose, gli ingredienti costano pochissimo e sono quasi tutti tra quelli che comunemente abbiamo già in casa. Per di più, la dimensione ridotta della torta la rende ideale per una cena con 4/6 convitati; la torta finisce e tutti sono felici e contenti (la padrona di casa, che sperava nell'avanzo-colazione, un po'di meno).
Quindi, se la Maestra dice che Martha Stewart fa torte buonissime con l'ingrediente "aceto bianco", è perché le ha sperimentate.
Ora ho una richiesta: qualcuno ha già provato questa ricetta con la farina di riso al posto di quella di frumento? Potrebbe diventare gluten free con questo accorgimento, ma vorrei il parere di qualche sperimentatore coraggioso.
a occhio, secondo me si può fare con la farina di riso... tra l'altro, è anche lactose-free!
RispondiElimina(io mi sono data alle torte ieri, ma purtroppo il vecchio forno della Mater mi frega sempre sui tempi di cottura...)
Maestra però è esagerato, terrei il titolo per la Martha ;-)
RispondiEliminaQualcuno dei miei lettori sta sperimentando gluten free, ma non ricordo cosa dicessero della farina di riso...credo ne vada meno di quella classica ma non avendo provato non so bene :-/
Grazie!!!! :-)
'spetta, 'spetta... Intanto comincio con lafarina normale, poi vedremo :-)
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