giovedì 21 giugno 2012

The IMU Game: i barbatrucchi dell'Economa per la dispensa

La pasta. Ne avevo di tutti i tipi. Aperta. Ho dovuto iniziare dai pacchi di pasta e, cosa incredibile, li ho tutti terminati.

Premessa dovuta: per smaltire le scorte in fretta, dovrete con molta probabilità fare delle spartizioni perché, ovviamente, si tratta di piccole quantità. Quindi benedite i pentolini vari, se ne avete.

La mia pasta ha fatto una fine tutto sommato gloriosa: l'ho usata nelle mitologiche zuppe di recupero, aumentando di un paio di minuti il tempo di cottura dato dalla casa produttrice e aggiungendo alla zuppa abbastanza acqua da renderla fluida (la pasta assorbe un casino d'acqua, sapevatelo). Se volete fare veramente gli snob, sappiate che negli anni ottanta nelle trattorie finto rustiche della provincia di Roma andava di moda servire le zuppe e le minestre con vari tipi di pasta: in effetti, la pasta e fagioli con vari formati di pasta lunga (spezzata) e corta aveva il suo perché. Bisogna solo avere un po'd'occhio con i vari tempi (la pasta va aggiunta man mano a seconda del tempo di cottura e aggiungendo un paio di minuti di sicurezza per permettere di superare il raffreddamento che si ha ogni qual volta si aggiunge altra pasta).

Se non vi piace mangiare pasta "mescolata", usatela per un'insalata di pasta "ricca", in cui un altro ingrediente la fa da padrone (tipo il tonno, uno a caso). Pubblicherò un mio comfort food estivo a base di pasta e tonno a breve, ottimo per pranzi da ufficio.

La pastina piccola può essere utilizzata... come contorno, arricchendola di sugo di carne (anche ricavato dall'estratto). Una volta era un comune accompagnamento per l'arrosto!!!

Il cous cous precotto invece va bene anche nelle insalate, oltre che come contorno, come ho provato oggi e vi dimostrerò, siori e siore, con un'altra ricetta di recupero. 

Passiamo ora al tonno: NON comperate il tonno all'olio di semi (grazie mamma!!!). Il tonno tanto più è in confezioni grandi (o è costoso), tanto è più pregiato e con pezzi grandi. Quindi il tonno all'olio di semi è composto oltre tutto da "briciole" quasi impossibili da scolare se non con il colino (che ovviamente andrà pulito con acqua bollente e liquido per piatti...). Tonno e alici sono attualmente la delizia dell'insalatona del Radioamatore (io non sopporto alici e acciughe...), e va detto che abbiamo praticamente rinnovato del tutto la scorta. 

Biscotti, fette biscottate, grissini e compagnia cantante: triturate nel mixer tutti gli avanzi. 

Aggiungete cacao e legate le briciole con marmellata passata (o gelatina). Andrebbe bene anche l'albume, ma non mi fido. Dovrete avere un composto abbastanza sodo per formare delle palline da ricoprire con codetta (o cacao) e servire come tartufini (sì, come pensate siano fatte le paste a tartufo???). Se siete in buona vena, sciogliete quella cioccolata che staziona in dispensa a bagnomaria e glassate le bombe ipercaloriche prodotte (soprattutto se avete quella bustina di farina di cocco in giro e avete avuto la geniale idea di aggiungerla al composto di biscotti...).

Se invece la marmellata non siete proprio riusciti a finirla, sostituitela al pomodoro dei salatini furbi e fate dei dolcetti furbi, magari spolverando la sfoglia di zucchero prima di tagliarla. Si può fare anche con la crema di cacao e nocciole. In questo caso però vi avverto che sarete costretti al bis.... 


Notate che ho solamente parlato degli ingredienti "da dispensa", con la collaborazione di frigo e freezer avremo molta più varietà.


Quali sono le vostre idee ulteriori?

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