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Critica letteraria Economa: Tom Standage, The Victorian Internet
Perché i libri più interessanti per chi smanetta sono sempre in inglese?
Qualche tempo fa mi sono imbattuta per caso nella definizione "Internet vittoriano" ed approfondendo l'argomento ho scoperto che il termine deriva da un libro del 1998, "The Victorian internet", scritto da Tom Standage.
Ho cercato, ovviamente, la versione in italiano, ma non esiste. Quindi, Paypal ed Ebay alla mano, ho ordinato il libro negli USA, e dopo qualche giorno ho avuto tra le mani il mio bel volumetto che narrava, in maniera agile e coinvolgente, lo sviluppo e il declino della rete di comunicazioni dell'epoca vittoriana.
Come i più arguti di voi avranno potuto notare, l'internet vittoriana è semplicemente il telegrafo, che ha delle interessanti analogie con il modo di trasmettere dati ed informazioni che utilizziamo da qualche anno.
Va subito detto che come quasi tutti i libri che parlano di tecnologie a rapida evoluzione, la parte finale in cui si fa il paragone tra il telegrafo e la concezione di internet del 1998 (e del 2007, anno a cui risale la postfazione dell'edizione che ho io e di cui ho riprodotto la copertina) mostra un po'il fiato corto.
La parte storica vera e propria è invece eccezionale: da un mondo in cui i messaggi erano trasmessi a mano e le notizie pubblicate dai giornali potevano risalire ad un mese prima, si passò alla comunicazione istantanea, grazie anche ad enormi sforzi logistici (i cavi transoceanici furono il frutto di enormi investimenti economici e tecnici).
Graziosissime sono le biografie dei pionieri: Morse, Edison, Cooke, escono dall'ingessata visione di oggi per divenire persone piene di pregi, difetti, principi ed idee.
Al Radioamatore è piaciuto tanto (stiamo nel bel mezzo di una joint venture letteraria: io traduco e lui mi spiega i passaggi tecnici più ostici).
Quindi, anche se è un libro di qualche anno fa, se amate la storia delle comunicazioni e masticate benino l'inglese, vi consiglio questa lettura per il mese di agosto.
Fotografia, telegrafo e treno sono considerate le tre grandi invenzioni che hanno rimodellato l'immaginario della modernità. E ci sono proprio per questo moltissimi interessanti saggi su questo essenziale snodo.
RispondiEliminaSe ti interessa l'argomento, più in generale è assai buono il libro di Stephen Kern ("Il tempo e lo spazio"), che ricostruisce la cornice culturale di cui Standage analizza lo specifico delle telecomunicazioni. Lui è uno abbastanza bravo (giornalista labour, collaboratore del Guardian) e scrive cose di divulgazione a livello medio-alto (anche se, divulgationis causa, i titoli sono a volte, come questo, inutilmente ammiccanti).
Una sola nota 'da economa': essendo British, spesso non conviene acquistarlo dall'America, ma vale la pena di cercarlo su una libreria online italiana (tipo amazon.it) oppure europea!
L'ho preso su ebay da un rivenditore che aveva una sede in UK... Compresa la spedizione, circa 12 euro.
RispondiEliminaOttimo l'altro consiglio!!!
Da Amazon.it, nuovo: http://www.amazon.it/Victorian-Internet-Remarkable-Nineteenth--Line/dp/0802716040/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1312830241&sr=8-1
RispondiElimina(però è vero che io la spedizione gratuita la do per scontata perché non faccio mai ordini di un solo libro).
Kern è davvero uno bravissimo, se lo leggerai, poi fammi sapere se ti piace, ché sono curiosa!
Ma io da Amazon ho la spedizione gratuita sempre, anche quando mi mandano un singolo librino da 4 euro.
RispondiEliminaCerto che devo proprio imparare 'sto inglese, eh!