Leggendo qua e là per il web, mi sono accorta che la maggior parte delle persone non ha la più pallida idea di come funzionerà il futuro, cioè di come e perché avremo una pensione. Ora chiariamo subito il punto uno: se abbiamo versato abbastanza contributi, nessuno ci potrà mai negare una pensione. Non credete alle Cassandre, i soldi per le nostre pensioni ci sono (soprattutto se lavoriamo nel privato, vi spiegherò poi il perché).
Il problema è: quanti sono "abbastanza" contributi? E, soprattutto, cosa sono i contributi?
Allora faremo una bella serie di post dal titolo: pensioni for dummies, io per prima.
Diciamo che la pensione è un po'come un salvadanaio: se abbiamo una busta paga regolare (ehmm...), una parte dello stipendio (i contributi, appunto) viene accantonata dal datore di lavoro (o da noi stessi, se siamo lavoratori autonomi) ed affidata alla "banca dei salvadanai", cioè all'ente pensionistico. Quando avremo raggiunto il diritto (possiamo raggiungerlo fondamentalmente in 3 modi, ed il terzo non si augura nemmeno al peggior nemico), ogni mese l'ente pensionistico ci erogherà un TOT, cioè la nostra pensione.
Il nostro scopo è: capire quanto sarà quel "tot" e quando potremo metterci le mani sopra. Pronti? Se avete domande, potete anche iniziare a farle, in modo tale che io possa studiare l'ordine dei post sull'argomento.
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7 anni fa
Io direi di iniziare con argomenti del tipo: Cosa si intende per pensione: discorso generale per poi scendere nei dettagli.
RispondiEliminaPoi quanto guadagno ora? Quanto metto via con la pensione? (Se posso o meno modificarla e negli articoli successivi anche integrarla con un fondo privato); ma soprattutto quanto riceverò di pensione? (In base a quanto lavoro, quanto deposito, etc.).
Ho degli mutui che mi condizionano la pensione (nel senso se posso mettere via di più).
Hai già beccato l'argomento del post di domani!
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