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Leggere le parole chiave con cui le persone arrivano a questo blog è molto interessante, non solo per il gusto statistico, ma perché si scopre che è in testa alla classifica, e di gran lunga, la stringa "come si scrive una lettera".
Ho quindi deciso di continuare sulla scia delle burofollie con il post su "Come riempire un modulo". Non iniziate a ridere, perché in vita mia ho visto cose che voi umani...
Il modulo soffre di schizofrenia: può essere il nostro miglior alleato o il nostro peggior nemico. Anche perché la sua funzione (richiesta di un bene o servizio) ci metterà in contatto con un altro essere umano e spesso la sua benevolenza nei nostri confronti potrà aumentare in base a come presentiamo il modulo.
Prima parte: il modulo.
E'un modulo on line? Bene, di solito ha i suoi bei campi obbligatori, le sue crocette da mettere, eccetera eccetera. Parte dei possibili problemi non è presente. Quindi una sola, ma fondamentale, raccomandazione. State attenti a quello che scrivete e come lo scrivete (poi vedrete perché). E'un modulo di carta? Sì? Allora il vostro primo compito è procurarvi una copia intonsa e non spiegazzata del modulo. Stampatelo da internet, se serve, ma aborrite le malecopie spiegazzate, le fotocopie di fotocopia sbiadite et cetera. Non abbiate mai una sola copia del modulo: due o tre vi leveranno parecchi imbarazzi in caso di errore. Conservate qualche copia di moduli di pronta beva in una bella cartellina ordinatamente posta in piano in uno dei vostri cassetti (evergreen: moduli per raccomandate e bollettini di conto corrente in bianco, su cui ci saranno post appositi).
Ora passiamo alla parte pratica: riempire il modulo. La penna, innanzitutto: non troppo sottile, di colore blu o nero (vi immaginate il burocrate di turno intento a decifrare il vostro codice fiscale scritto in lilla?), che non spanda generose macchie di inchiostro per il mondo. Mettetevi comodi per scrivere: ponete altri fogli sotto il modulo, affinché le scritte siano più chiare.
Ora vi chiedo uno sforzo: siate ordinati!!! Centrate le caselline, scrivete stampatello, fatevi aiutare dal primo calligrafo di vostra conoscenza che vi viene in mente (non dico chi sia, ma conosco una persona che riempie la dichiarazione dei redditi a macchina. NON al PC, a macchina!).
Fate attenzione a ciò che vi viene richiesto: sovrappensiero, vi potrebbe capitare di invertire nome e cognome, cap e numero civico, via di abitazione e comune (ogni riferimento alla sottoscritta è puramente voluto). Eventuali errori vanno sanati non con macchie nere, ma con il cambio del modulo (ricominciate da capo).
Non scordate mai la firma!!! Anzi, per prima cosa firmate il modulo, così non ci sono problemi.
Finita la compilazione lasciate riposare per qualche tempo: rileggete il tutto a mente fredda e consultando di nuovo le istruzioni. Se il modulo passa l'ultimo test qualità, inseritelo in una cartellina rigida fino alla consegna o alla spedizione.
Questo post probabilmente vi parrà scritto da una pericolosa psicopatica maniaca della burocrazia, e starete già chiamando la neurodeliri. Quando vi ho detto che ho visto cose che voi lettori non potete neanche immaginare non mentivo. Moduli bagnati, moduli modello origami, moduli scritti con inchiostro giallo, moduli non firmati, moduli che necessitavano di un esperto in lingua ittita per la decifrazione.
Ricordate che Edgar Allan Poe vinse un concorso letterario perché il suo racconto aveva subito catturato l'attenzione dei giudici per la spettacolare grafia dello scrittore.
Il prossimo post sarà sempre sui moduli e sui piccoli accorgimenti da avere quando si entra in un ufficio per chiedere un servizio.
Il caldo di questi giorni fa venire voglia di piatti leggeri e trasportabili per il pranzo da ufficio o gustosi per la cena.Un evergreen estivo a casa mia sono i rotolini di bresaola e formaggio morbido. Ingredienti- Bresaola
- Formaggio morbido e saporito (Philadelphia, stracchino, robiola...)
Esecuzione difficilissimaMescolare il formaggio ben bene con una forchetta per renderlo omogeneo. Prendere una fetta di bresaola, mettere al centro un cucchiaino del composto di formaggio, arrotolare. Proseguire fino ad esaurimento degli ingredienti. Conservare al fresco (frigorifero o borsa termica) prima di consumare. Con un pacchetto di crackers sono un pranzo da ufficio delizioso, con un'insalata mista e/o patate lesse una cena leggera. Buon appetito!
Molti di voi, soprattutto all'ora di cena, sicuramente riceveranno telefonate delle più svariate compagnie telefoniche, società di vendita per corrispondenza, organizzazioni di corsi di lingue che propongono i loro servizi.Qualora non voleste più essere disturbati, vi scrivo la formula magica: "Ai sensi dell'articolo 7 del Decreto legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 (Codice in tutela dei dati personali) NON voglio più ricevere comunicazioni pubblicitarie e, inoltre, esigo la cancellazione dal vostro data base". Non insisteranno più di un paio di volte. Avvertenza, funziona con le grandi società, con quelle piccole è più difficile.
Il mio prolungato silenzio è stato causato da una serie di avvenimenti totalmente dipendenti dalla mia volontà, ma che hanno avuto conseguenze impreviste. - Il lavoro (e fin qui ci siamo)
- Le vacanze (ed anche questo va bene)
- La dieta post vacanze (questo non va benissimo, ma facciamo finta di sì)
- I concorsi a premio (non potete capire che cosa ho combinato)
E la cosa peggiore: L'Economa si è reiscritta all'università. Direi che tutti gli argomenti meritano un post personale, isn't it?
Non ho resistito. Ho assaggiato la confettura. Non è una confettura "tre passi nel delirio". E'una confettura "Après nous, le deluge".
Ovvero confettura "Tre passi nel delirio"Il soprannome ve lo spiego in breve. I tre passi sono- Questa ricetta che mi frulla in testa da un anno http://www.cookaround.com/yabbse1/showthread.php?t=87929
- Il fatto che le confetture di frutta e cioccolato viaggino sui 4 euro a barattolino mini
- Scoperta dell'esistenza del metodo Ferber per le confetture (basato su una prebollitura, un riposo in frigo per una notte ed una seconda bollitura, per una cottura totale di 20/25 minuti contro l'ora canonica). Di solito uso la pectina, che permette di bollire meno la confettura ed ottenere un gusto di frutta più marcato, ma è arrivata quasi a due euro a confezione, quindi ciccia!
Svolgimento: complici delle pesche di tre tipi che giacevano in frigo nel cassetto della frutta e un sacco di cacao olandese inutilizzato causa dieta, ieri pomeriggio, in un orario adatto, a cucina libera mi sono messa alacremente all'opra.Ingredienti1 chilogrammo di pesche650 grammi di zucchero (io ho usato zucchero vanigliato home made)150 grammi di cacao amaro (io adoro quello a tostatura olandese che compero a sacchi da un chilo)Ho lavorato con 400 grammi di pesche ed ho fatto le proporzioniStrumenti- Una pentola in acciaio inox con il fondo ben resistente (il cacao tende a bruciare e serve un fondo che distribuisca bene il calore)
- Cucchiaio di legno
- Cortello per sbucciare e tagliare
- Bilancia
- Cucchiaino e piatto da prova
- Barattoli (ne son venuti due piccolini)
Prendere la pentola che si userà per la cottura. Sbucciare le pesche e tagliarle a micropezzetti (più sono piccoli, meglio è) e metterli direttamente in pentola.
Pesare zucchero e cacao e mescolarli bene assieme per eliminare i grumi di entrambi; gettare in pentola e, con allegria, dare qualche girata. A questo punto il composto pesche/zucchero/cacao sarà alquanto polveroso. Non vi preoccupate: va messo in frigo per un'ora e mescolato un paio di volte. Le pesche faranno uscire il loro liquido e dopo il riposo il composto avrà l'aspetto di una corrusca (erano anni che volevo scriverlo) crema cioccolosa.
Resistere alla tentazione di mangiarla a cucchiaiate e mettere il tutto sul fuoco allegrotto mescolando continuamente ed evitando che si attacchi al fondo. Far bollire per 5/8 minuti. Coprire con un coperchio e far riposare al fresco o in frigo per tutta la notte.
La mattina dopo preparare i barattoli lavandoli bene o sterilizzandoli. Far ribollire il composto per 10/15 minuti e fare la prova piatto (per i non confetturofili: mettere un cucchiaino di lava bollente su un piatto ed inclinarlo. Se non scivola via la marmellata è pronta). Passata la prova piatto, invasettare ed aspettare che si freddi (almeno 24 ore). Il delirio dove sta? Dalla quantità di confettura che è sparita durante i vari passaggi, e dal profumo che sprigiona 'sto veleno. Penso che i due vasetti non dureranno tanto....
La vostra Economa sta partecipando ad un'interessante iniziativa promossa da Paolo Attivissimo. Si tratta di acquistare dei filmati ad alta definizione relativi alle missioni Apollo per realizzare un documentario di libera diffusione.Vi rimando al link per tutte le informazioni del casohttp://attivissimo.blogspot.com/2009/07/video-migliorati-dello-sbarco-lunare.htmlA presto per gli aggiornamenti, partecipate numerosi!
Vestitevi con fibre naturali ed indumenti ampiPortate sempre con voi una bottiglietta d'acqua frescaEvitate le bibite gassate (danno un falso senso di idratazione), l'alcool e liquidi ghiacciatiBevete acqua, succhi di frutta (anche diluiti) a temperatura fresca (evitate la caffeina, è un diuretico). Concedetevi un gelato al giornoMangiate poco e spesso; niente salse pesanti, condimenti sovrabbondanti e fritture. Frutta a volontà! Non uscite nelle ore più calde, se non è necessario. Se siete obbligati a farlo, cercate l'ombraNon passate da ambienti caldi a quelli freddissimi per l'aria condizionata troppo spesso. Ambienti refrigerati con criterio invece non possono far altro che bene. Se conoscete persone anziane, aiutateli: fate in modo che la loro idratazione sia sempre sufficiente, fate loro la spesa per non farli uscire con il caldo, portateli in luoghi freschi quando possibile.E dato che ci è andata bene fino al 16 luglio, speriamo che questa ondata di caldo passi al più presto!
Secondo voi è l'Apollo XVI o il XVII? Non si riesce a capire se il lancio sia notturno o meno (la missione Apollo XVII fu l'unica a partire di notte).
... Capo Kennedy e quel cosino del Saturn V (un'astronave, ovvio)
C'era un'epoca senza I Pod, senza PC e senza nemmeno videoregistratori. La TV in Italia non era nemmeno a colori. Era un'epoca in cui per vedere gli sbarchi sulla luna non c'erano televisioni HD, ma piccole scatoline dallo schermo tondeggiante. E per avere un ricordo di quei momenti, i nostri papà fotografavano la TV.
E nel 1972 un papà a cui vogliamo un sacco di bene per svariate ragioni fece in modo di darcene un'altra: signore e signori, "In diretta dalla Luna", le sue foto probabilmente dell'Apollo XVII.
Doccia e colazione con un po'di calmaMettere in ordine per benino la stanzaOccuparsi dei vari concorsi a premi (scrittura indirizzi su buste, preparazione tagliandi di controllo eccetera)Vedere vecchi documentari sui canali della tv digitaleControllare le scorte in cucina, e decidere come smaltirleSistemare i cassetti della biancheriaSistemare le scarpe (sono una delle poche donne che detesta collezionarle)Scrivere un po'di post per il blogContare i soldi nel porcellino salvadanaio dei soldi trovati in terraBuona domenica
.... che vi avessi abbandonato? No, semplicemente l'economa è stata inguaiata per qualche tempo. Da oggi si ricomincia con l'attività, anche perché ho un po'di cose da dirvi... Stay tuned!