giovedì 4 luglio 2013

Farmaci introvabili, che bello!

E'iniziato tutto ad aprile. Un tam tam sui forum dedicati. "Non si trova" "Le farmacie non ce l'hanno" "C'è solo qualche flacone"

L'Economa si è messa in moto subito, perché quel medicinale, un salvavita, le serve per impedire che i suoi polmoni si blocchino di notte. Gira le farmacie di paesello, il suo farmacista di fiducia trova un flacone nel negozio gemello a 25 chilometri di distanza, un'altra farmacia se ne fa venire due da fuori regione. Al paesello del Radioamatore ne trovano un altro, da Trieste (scoprirà poi l'Economa che i due flaconi venivano da Teramo).

Ok, abbiamo un po'di scorta, ma il farmaco è ancora introvabile, peggio delle carte vincenti del concorso McDonald's Uno. Eppure la casa farmaceutica assicura che la produzione non ha subito rallentamenti. 
 
L'Economa ricorda quando comperava il farmaco in Vaticano perché in Italia non era commercializzato, costava seimila lire a pasticca, nel 1994. Ora è sui due euro a pasticca, tutto sommato è sceso di parecchio.

Se non riuscirà più a trovarlo, dovrà di nuovo ridosare l'altra forma del farmaco (quella che impedisce ai polmoni di fermarsi di giorno), ma sarebbe complicato perché non è a rilascio prolungato. Un nuovo tam tam, da una settimana "Non si trova nemmeno l'altro" "Non lo avevano in farmacia". 

Caspita, non si trova un farmaco da venti centesimi a pasticca e che è in commercio da almeno quaranta anni. Un salvavita. Un venticello iniziava a girare sui forum dedicati. Un venticello leggero. Una voce non controllata a cui l'Economa stentava a credere.

L'Economa ha appena letto un articolo, questo qui.

Il farmaco che in Italia costa circa due euro a pasticca negli USA potrebbe essere venduto a cinque dollari a pasticca e quello da venti centesimi... bhé, a dieci volte tanto.

L'Economa deve fare scorta. Perché, se fosse sfuggito, l'Economa senza quel farmaco ci può rimettere le penne. E non si sente tanto tranquilla. 

3 commenti:

  1. Purtroppo non mi dici nulla di nuovo Economa, io sono tre anni quasi che combatto con questa malaprassi per i miei farmaci antiepilettici, prima quelli da 100 e pussa euro a scatola e poi anche quelli da quattro euro a scatola. Vai sempre in farmacia con l'angoscia del "si troverà sto capperi di medicinale?" Avevo scritto e telefonato di persona alla casa farmaceutica all'AIFA al Ministero della Sanità e alla Federazione Italiana Epilessie, mi avevano risposto quello che è denunciato nell'articolo. Probabilmente ne avevo anche fatto un post. Le ragioni sono quelle dell'articolo e le prime Regioni coinvolte in questo giochetto, pessimo primato, sono state Piemonte e Liguria. Qui, se proprio non si trovasse in nessun magazzino della penisola - una volta il farmaco è arrivato da Matera- hanno tamponato la situazione con dei numeri telefonici diretti tra farmacie e case farmaceutiche che fanno arrivare su richiesta direttamente il farmaco al punto vendita in tre giorni. Ma è solo una soluzione tampone, sarebbe da normalizzare la normativa a livello europeo e anche i prezzi.
    Grazie del link
    Elisa

    RispondiElimina
  2. @ Elisa

    Dovremo fare la caccia al tesoro per i salvavita. Il che non mi pare molto civile.

    RispondiElimina