Scusateci, siamo delle persone ignobili.
Lo sono io in prima battuta, lo ammetto e me ne prendo la colpa.
Lo é Aliceland, che, copio dal suo profilo pubblico, si descrive "Ho 43 anni, sono sposata e ho due figli: Charlie Brown (13) e Calvin (8). Sono insegnante di scuola media, naturalmente precaria".
Lo è Milady, che tra un lancio di dinosauro di Erede e la prima wagneriana della Scala tramava nell'ombra.
Lo è stato Migno, che da anni insegna e le tenta tutte. E lo è stato Giordano, lo è stato IgorB, lo sono stati parecchi.
Quel che è peggio, poi, è che La Noisette e la 'Povna, che da anni si sono sistemate tutte e due, ci hanno appoggiato, anche in tempi non sospetti.
A nome di tutti i succitati, quindi, chiedo scusa.
Chiedo scusa per essere rientrata, assieme a tanti altri, in quel 25% circa degli iscritti che è passato alla prova preselettiva del concorso per docenti.
Una sola annotazione: studiare no, eh?
Da Verona, con Dolcezza
5 anni fa
appunto...
RispondiEliminaGrazie. Anche per aver ricordato che io lo dicevo in tempi non sospetti, quando ancora difendere il concorso pareva atto volgare e sovversivo...
RispondiEliminaMi aggiungo anch'io, super precaria, che mi sono sentita dire "ah..hai preso un punteggio così alto? BEH AVRAI AVUTO FORTUNA CON LE DOMANDE".
RispondiEliminapuò darsi, ma sono anche abituata a studiare...
La fortuna non conta.
RispondiEliminaAmmetto che per il tipo di test che hanno predisposto per me era abbastanza facile: sono un informatico e leggo/scrivo in inglese tutti i giorni quindi quelle aree non mi preoccupavano; ho fatto 5-6 simulazioni sul sito del ministero per avere un idea della tipologia di domande di logica e comprensione e di quanto fosse "stretto" il tempo di 50 minuti (che a me non è sembrato per niente stretto).
Posso essere d'accordo con chi si lamenta che una prova del genere penalizzava un insegnante di lettere o di scuola dell'infanzia che non hanno dimestichezza quotidiana con questi argomenti.
Ma bastava studiare. La difficoltà massima (correggetemi se sbaglio) per i quesiti di logica era affrontabile da uno studente delle scuole medie (risolvere un equazione con una incognita).
Capisco che il tono del post sia ironico, ma sinceramente non sento di dovermi scusare con nessuno: ho affrontato la prima prova di un concorso indetto dal ministero con delle regole chiare.
Non ti stanno bene le regole? Lamentati con il ministero, non con me.
La prova l'ho superata perché le cose le so, non ho imbrogliato. Fine della discussione.
Alla seconda prova verrò sbattuto fuori quasi certamente: non so niente di didattica, di orientamenti, di leggi, di POF. In questa prova saranno sicuramente avvantaggiati coloro che già insegnano (io faccio tutt'altro), ma non per questo mi lamento. Anzi, da domani studio. E se non passo lo scritto sarà solo colpa mia.
Mi chiedevo anche un altra cosa: non bastava chiedere 10 euro per l'iscrizione alla prova pre-selettiva per ridurre i candidati? o forse è incostituzionale?
RispondiEliminaI docenti che facevano assistenza e sorveglianza al concorso non saranno stati li gratis... almeno si rientrava un po' dei costi, e si evutava un assenteismo esagerato. Nel mio turno erano presenti circa la metà degli iscritti.
Io sono proprio insegnante di scuola dell'infanzia, e ho trovato la prova fattibile.
RispondiEliminaAl mio turno eravamo presenti quasi tutti, ma ho sentito anche molte persone dire che erano lì "tanto per provare"..
@IgorB: Aggiungo, citandoti: "Non ti stanno bene le regole? Lamentati con il ministero, non con me" - oppure, a maggior ragione, poniti il problema se vuoi lavorare per uno Stato del quale non condividi i criteri di selezione. Assolutamente d'accordo con te.
RispondiEliminaGrazie. Ammetto di essrmi lamentata parecchio mentre facevo le simulazioni ("ma che palle, ma guarda se devo rispondere a 'ste domande cretine, e che ne so di quante palline devo tirar fuori e quante tessere e quante patate sbucciano...). Poi ti metti lì, ne fai un po' e vedi com'è. Tra l'altro io facevo le simulazioni con l'Erede che strepitava nel box per richiedere attenzioni e in 50 minuti rispondevo alle domande, el davo la merenda, le cambiavo il pannolino, rispondevo al telefono a quelli di infostrata, mettevo su le verdure per la cena...Insomma, nei tempi ci si stava comodi. Quando ho fatto la prova vera, nel silenzio, con carta e penna, concentrazione e calma, mi è parso più semplice che a casa.
RispondiEliminaDi questa prova non ho sentito parlare che in tv e su qualche giornale, non sono un'insegnante e non lo voglio diventare. Complimenti a chi è passato però, mi auguro che riusciate ad arrivare a fine selezione ed essere premiati come meritate. Questa scuola ha bisogno di insegnanti preparati, ed in un modo o nell'altro un po' di selezione va fatta. Se poi non è basata solo sui punteggi, meglio ancora.
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