mercoledì 1 agosto 2012

Più fuori dal coro che mai

Stimolata da La 'Povna, che in un suo interessante post ha detto i suoi due cent sulla questione dei Tirocini per l'Insegnamento, o come si chiamano, ho voluto rispondere con un'esperienza personale, non basata sul mondo dell'insegnamento, ma su quello dei concorsi pubblici.

L'Economa, che di mestiere fa la rompi(parolavolgareavostrascelta), qualche anno fa, seppur già impiegata, si iscrisse ad un concorso per vari motivi (tra cui alcuni seriamente lavorativi, ma questa è un'altra storia). Era uno dei pochi concorsi da parecchi anni che permettesse ai laureati in materie umanistiche di partecipare con buone possibilità di riuscita (materie d'esame, tra le altre, letteratura italiana, storia dell'arte, storia della musica, e simili).

L'Economa bella bella si presenta al test preselettivo con altri 30.000 candidati effettivi circa e fa la sua prova, che non le sembrava così impossibile soprattutto perché non aveva aperto libro a parte una storia del cinema italiano dalla nascita al neorealismo sfogliata durante un viaggio verso Torino in Intercity.

L'Economa, che con gli amici al bar si vanta di aver vinto vari premi ai quiz per locali, fa l'errore della pivella e risponde a domande dubbie che le hanno abbassato il punteggio e non passa il test per una domanda. Vabbuò. Capita. 

Quello che la sconvolge, però, è che comunque il suo era il duecentocinquantesimo punteggio (passarono il test circa 220 persone), e che più di 29.000 persone erano alle sue spalle. Ora, penso che di rompi(poteteanchecambiaremalaparolamailconcettorimanelostesso) come l'Economa che era lì per studio/fannullonismo estremo/varie ed eventuali alla prova preselettiva non ce ne fossero poi tanti.

Allora qualcuno mi spieghi: i laureati in materie umanistiche soffrono di disoccupazione cronica. Se avessi affrontato il concorso in altre condizioni come minimo mi sarei chiusa in casa con i libri dal bando di concorso alla prova (con questa tecnica persone laureate in giurisprudenza di mia conoscenza hanno vinto non uno, ma due concorsi pubblici...). La prova, come quella per i TFA descritta da 'Povna, era complessa, forse, non impossibile. Almeno la preselettiva, le altre non posso giudicarle, era perfettamente alla portata di un laureato con un buon background culturale. 

Perché questa strage? Prova presa sotto gamba? Impreparazione generica? Sovrastima delle proprie capacità? Io non l'ho capito, ma sono rimasta profondamente turbata da l'esito culturale di questa vicenda.

6 commenti:

  1. Cara Economa, hai colto esattamente il punto del mio post sui test dei TFA: al di là del metodo di selezione prescelto (su cui possiamo dire mille cose, tutte negative), chi scrive che i test dei TFA erano impossibili (ripeto: c'erano un paio di domande molto mal formulate che non ci dovevano essere, e non esito a dire che questo è moltissimo malissimo - ma resta il fatto che nella preselezione TFA c'è un margine di errore di 18 su 60, puoi sbagliare cioè quasi un terzo delle volte, non è poco) restano tre possibilità: o chi l'ha fatto davvero non sa una cippa lippa, oppure mente sapendo di mentire. Oppure, ed è la terza possibilità più inquietante, si è talmente abituata ad avere pappe pronte che nemmeno ci si rende più conto di che cosa sia la soglia minima di conoscenza. E questo inquieta.
    Concordo anche sulla tua osservazione cultural-sociologica (e cioè che, in un clima di carenza di lavoro, se c'è una selezione studi, non confidi nella botta di culo e non ci vai tanto per).

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    1. Io ci ero andata tanto per!!! Mi sono divertita un sacchissimo, sembrava una partita di Dr.Why (giuro!).

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    2. Tu avevi già un lavoro! Anche io sono andata a cose tanto per avendo già un lavoro (o a concordi di dottorato avendone già vinti altri due): non è paragonabile a chi ci va per investimento...

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  2. La laurea umanistica si prende in tanti modi - come tutte le lauree e i diplomi e le licenze di questo mondo, oggi più di prima, forse.
    Può darsi che ci abbia rovinato la legge dei grandi numeri, in un paese che teneva una solida tradizione di ignoranza di base e di altezza. Inoltre, se hai una buona preparazione culturale di base ce l'hai e basta, non è che devi ristudiartela ogni volta. Però, se ce l'hai, non te la sei fatta (solo) a scuola e all'università, te la sei costruita in vari modi e nel corso di una vita intera. SE ce l'hai.

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  3. Io credo ci sia anche un altro aspetto da considerare per questa strage: c'è chi di mestiere fa i concorsi. Tutti. Sperando che prima o poi gli vada di culo.

    Mio fratello qualche anno fa (2 o 3 non ricordo) ha fatto il concorso per i Vigili del Fuoco. 800 e qualcosa posti, oltre 100.000 iscritti.
    La prima prova era ovviamente un test di cultura generale fatto apposta per scremare il grosso di quelli che "ci provo, se mi va bene".
    Mio fratello, senza offesa, non è un genio, ma l'ha passato, e anche bene (mi pare fosse nei primi 1000), passavano i primi 10.000

    Ma la cosa che mi ha più lasciato di stucco è la seconda prova. Le prove fisiche.
    Sul bando di concorso sono descritte per filo e per segno: trazioni alla sbarra, percorso a ostacoli, prova in piscina, ecc.
    Per passare alla prova fisica successiva devi fare almeno il minimo previsto per quella in corso.
    La prima prova sono le trazioni alla sbarra: minimo 5, e più ne fai più prendi punti.
    Mio fratello mi ha detto che almeno 20 persone delle 100 che erano con lui quel giorno non hanno nemmeno fatto il minimo di 5.

    Cioè, fammi capire: hai superato la selezione della massa nella prova di cultura generale (e quindi un minimo di speranza di entrare in graduatoria ce l'hai), sai benissimo cosa ti aspetta e quindi, un minimo ti DEVI allenare.
    E arrivi il giorno prescelto senza riuscire a fare 5 trazioni? Allora hai sbagliato concorso. NON PUOI sperare che ti vada di culo e quel giorno riesci a fare 5 trazioni se a casa non hai mai neanche provato.
    Non è che dalla prova di cultura generale alla prova fisica siano passati 2 giorni. Sono passati almeno 4 mesi... avevi tutto il tempo per allenarti e non l'hai fatto.
    Non me la spiego sta cosa. Rimango basito...

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  4. @ IgorB

    Per non parlare di chi si fa beccare con punture di siringa tra le dita dei piedi e tracce di "fumo" nel sangue (sempre concorso per i VVF).

    Per la cronaca, hanno assunto tutti gli idonei del concorso di fine anni novanta....

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