L'argomento "riduzione del reddito" è abbastanza caldo in questi giorni. Anche perché oltre a quella effettiva c'è anche la riduzione percepita del reddito (sì, i prezzi aumentano, e tanto, per di più nei prossimi mesi si prevede un'ondata speculativa sui prezzi dei cereali).
Ad una riduzione del reddito, solitamente si risponde in due modi principali
a) Riduzione della spesa
b) Aumento degli introiti
Che detto così sembra pure semplice. Col fischio. Ci vogliono tempo, metodo e soprattutto tanta forza di volontà: probabilmente non sarete da soli ad affrontare questo percorso (se siete soli vi dovrete fare un discorsetto assai efficace...), quindi coinvolgete tutta la vostra famiglia/i vostri cari/le persone con cui dividete le spese.
Il discorso che farete (o vi farete) è semplice: bambole, non c'è una lira quindi dobbiamo cambiare registro. Ad esempio, se avete figli adolescenti e/o che non si mantengono da soli, date loro un budget personale e una cifra fissa per gli extra ogni mese. Dovranno cavarsela con quella e se hanno bisogno di altri soldi dovranno guadagnarseli da soli. Quindi sì al pagamento di libri e tasse universitarie, no al party di facoltà e budget per i pranzi in Università. Idem per coniugi e compagni: budget stretto, tanto entra, tanto meno un tot esce. Detratte le spese fisse (mutuo, tasse, bollette eccetera), si deve sguazzare in quanto rimane.
Il primo ve lo fornisco subito: date un'occhiata al blog commerciale, ho postato qualche dritta e qualche richiesta campioni. Per caso avete aderito? NO? Male... male... ;)
Come disse Garibaldi: ADERISCO!
RispondiEliminaCavolate a parte, io segno tutte le spese, sto attenta, faccio spesa con le offerte, porto i rifiuti riciclabili all'area ecologica così mi scontano la bolletta...ma poi...poi il reddito cala ancora. E mi sembra di dover ricominciare da capo.
Dico la mia, soprattutto per la parte "alimenti" visto che sono una laureata in economia con la passione per la cucina. Bisogna partire dal presupposto che NON è vero che solo i cibi costosi sono buoni, e che solo le materie prime costose sono di qualità. Se si impara a cucinare bene, ottimi pasti si possono realizzare con una spesa davvero minima.
RispondiEliminaI tagli di carne meno pregiati ad esempio sono tutti ottimi se sapete come prepararli, il pesce surgelato non è il massimo per essere fatto alla griglia ma al forno con le patate è qualcosa di eccezionale, e via dicendo. Il problema è che troppo spesso chi ha poca esperienza ai fornelli compra cose carissime, ottenendo un risultato decente. Lo stesso risultato che si può ottenere con una buona ricetta e ingredienti economici!
Certo, la qualità è qualità, ma se lo scopo è portare a tavola piatti pieni e buoni...
Come ultima cosa, una grande dispensa e un freezer capiente sono due ottimi investimenti. Perchè quando la pasta è in offerta si possono comprare confezioni per 6 mesi, e se la carne è scontata la si può surgelare. Non ha poi senso fare le melanzane alla parmigiana in inverno: prepariamole in estate quando la materia prima è buona e poco cara, surgeliamole e poi tiriamole fuori a Natale!
Spero di essere stata utile.
Quasi dimenticavo: spesso una cosa è costosa non perchè di qualità, ma perchè la vogliono tutti. Il dentifricio è più caro per via della pubblicità, la fettine di manzo perchè le casalinghe si sono fissate che vogliono solo quelle (mai provato il fianchetto?), i pomodori d'inverno perchè coltivati in Olanda. Prezzo non vuol dire qualità.
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