venerdì 20 marzo 2015

La settimana etica: Col ghigno e l'ignoranza

A volte le cose più belle emergono da uno spunto. La Settimana dell'Etica e della Morale, da un'idea di IoMe, sta creando in tanti piccoli blogger un percorso di riflessione.

Un'Economa ogni tanto se lo chiede: "Perché lo fai, disperata ragazza mia?". 

Perché non te ne freghi, e lasci che la vita scorra senza troppi pensieri?

Perché in un contesto in cui lo Stato è visto come un nemico astioso che pretende il rispetto delle regole o come una vacca da mungere in maniera indefinita tu quelle regole ti impegni per rispettarle (in primis) e farle rispettare (con una certa energia, oserei dire).

Perché il lavoro lo vuoi fatto bene, pulito, tracciabile, insindacabile, quando tanti lo eseguono alla "Va' là Peppone" e la notte dormono bene lo stesso?

Perché invece di stravaccare il regal deretanone sul divano ed affondarsi, a seconda della giornata, in libro a scelta o loop di programmi di cucina (o documentari) stai lì a studiare, limare, perfezionare, aggiornarti? 

Molto semplice. Perché così io sto bene. 

Sto bene perché ho fatto il mio dovere e grazie al mio dovere ho reso la vita più facile a qualcuno. O, molto spesso, più difficile (e vi posso garantire che di questa mia attività sareste anche voi molto soddisfatte/i).

Sto bene perché io sto facendo in modo che tante, troppe persone possano beneficiare di un diritto nella maniera più equa ed insindacabile possibile: in base alle norme. Non in base alle conoscenze, non in base ad una fila saltata, non in base ad un piacere fatto o ricevuto. 

Sto bene perché la sera vado a dormire nella piena consapevolezza di aver fatto del mio meglio, con tanti errori, tante omissioni, ma sicuramente con dignità e serietà.

Sto bene perché non ho curato il mio giardinetto, non ho curato nemmeno quello di amici, parenti e affini, ho curato quello di una collettività. Un giardinetto che fino a qualche tempo fa era secco e incolto, e su cui ora spunta qualche aiuola fiorita ed armonica. Un giardinetto dove possono giocare i bambini e riposare gli anziani, passeggiare gli adulti e riposare i ragazzi. 

Un giardinetto che non sarà mai perfetto, lo so, ma che ogni tanto qualcuno guarda dicendomi: "Però, non me lo sarei aspettato così migliorato". 

Un giarinetto che vorrei nessuno frequentasse, ma purtroppo è sempre pieno di gente. Ed è il mio dovere farlo trovare fiorito.

8 commenti:

  1. Bravissima economa (non sto copiando da noisette, avevo deciso di scriverlo anche prima) 😉
    Anche per me è così, l'ho scritto anche da me, le soddisfazioni arrivano, quasi mai dai luoghi deputati, ma arrivano!

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  2. L'economa non è solo bravissima. È anche una gran donna. E non lo dico abitualmente

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  3. Grande Economa,
    te lo dico dopo una settimana di sclero a cercare di fare le cose bene e con una collega che come tutta risposta si è presa una settimana di ferie non programmate (e strategiche)
    Poi dicono perchè ci si incazza
    Elisa

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