giovedì 23 gennaio 2014

... e Berta filava

Io no. Non so lavorare la lana. Non so ricamare. I miei lavori all'uncinetto rasentano il ridicolo.

Nell'antica Roma mi avrebbero buttato dalla rupe Tarpea senza passare dal via ("Domi mansi, lanam fecit" a chi? Qui tifiamo per le Etrusche, si sa da sempre). 

Però.

La manutenzione la faccio. Rammendo, cucio, rafforzo bottoni che è un piacere. Se vi chiedete come riesca ad infilare l'ago vedendoci notoriamente doppio, vi rivelo che ho sviluppato una tecnica particolare (non infilo il filo nell'ago, ma il contrario) che non fallisce mai. 

Quindi oggi parleremo di cucito per negati. 

Se, come me, siete al livello immediatamente superiore alla negazione totale avete la facoltà di costituirvi un kit da cucito minimo, ma efficace. 

Il mio è composto da forbici, ago (mi raccomando, aghi di buona qualità aiutano tantissimo) e.... 

Avete presente quelle strisce da cucito da viaggio, le matassine multicolori? Questa, per intenderci.

Immagine presa qui
Per il momento mi è bastata ed avanzata: i lavori "grossi" (sì, imparerò a fare gli orli a macchina! Un giorno di questi sarà la mia conquista) sono rimandati a madri del Radioamatori a caso, ma per rammendi e bottoni basta.

Avete cannibalizzato i kit da cucito degli alberghi, nevvero? Tenetene sempre uno in borsa, non si sa mai (a me è servito più volte). 

Sappiatelo: alcuni consigli del giorno saranno proprio sul rammendo d'emergenza. Allungare la vita a tutto ciò che è tessile è buono. 

4 commenti:

  1. Io sono sotto il livello di negazione totale.
    Mi sa che con me non c'è proprio niente da fare
    Elisa

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  2. Parli con una che non sa neanche ATTACCARE UN BOTTONE!! E non lo dico per scherzo eh! Il kit del cucito d'emergenza ce l'ho. devo averlo rubato in qualche albergo hi hi!! Sarò tutta orecchi! Anzi tutta occhi!

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    1. Scarleeett! Lo sai che i Cippi tendono a distruggere i calzini, vero?

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